5 minuti con Gesù - Archivio

Commento al Vangelo del giorno a cura di P. Antonio Maria Carfì

16 Maggio 2024 - Giovedì

16 Maggio 2024 - Giovedì

Carissimi Amici, buongiorno a tutti! Dio è Amore!

Mettiamoci in ascolto della Parola di Gesù:

Dal Vangelo secondo Giovanni - Gv 17,20-26

In quel tempo, [Gesù, alzàti gli occhi al cielo, pregò dicendo:]
«Non prego solo per questi, ma anche per quelli che crederanno in me mediante la loro parola: perché tutti siano una sola cosa; come tu, Padre, sei in me e io in te, siano anch’essi in noi, perché il mondo creda che tu mi hai mandato.
E la gloria che tu hai dato a me, io l’ho data a loro, perché siano una sola cosa come noi siamo una sola cosa. Io in loro e tu in me, perché siano perfetti nell’unità e il mondo conosca che tu mi hai mandato e che li hai amati come hai amato me.
Padre, voglio che quelli che mi hai dato siano anch’essi con me dove sono io, perché contemplino la mia gloria, quella che tu mi hai dato; poiché mi hai amato prima della creazione del mondo.
Padre giusto, il mondo non ti ha conosciuto, ma io ti ho conosciuto, e questi hanno conosciuto che tu mi hai mandato. E io ho fatto conoscere loro il tuo nome e lo farò conoscere, perché l’amore con il quale mi hai amato sia in essi e io in loro».

Siamo ormai nel cuore di quella che viene detta la ‘preghiera sacerdotale’ di Gesù E ciò che dice oggi dovrebbe essere una lama di fuoco che penetra fin nelle profondità del nostro cuore per guarirlo da tutte le ferite, da tutti i dubbi, da tutte le paure che rallentano il nostro cammino nella comprensione piena di quanto veramente siamo amati da Dio!
Il nostro ‘essere in Dio’ non è un modo di dire né è qualcosa di marginale, ma occupa un posto centrale nel pensiero e nella preghiera di Gesù perché Lui ci mostra il modello di come si realizza questa immersione in Dio: “Come tu, Padre, sei in me e io in te, siano anch’essi in noi”.
Capisco che il linguaggio scritto non rende, per questo adesso vorrei gridarlo con tutte le mie forze: Gesù vuole che in noi si realizzi la stessa intimità che c’è tra Lui e il Padre!!! Non è una metafora, è la realtà!!! Pensa quanto siamo amati!!! È smascherata per sempre l’antica menzogna del Maligno che ha cercato e cerca sempre di farci credere che Dio è geloso delle Sue cose, della Sua creazione, della Sua divinità. È falso! Dio ci ama a tal punto da aver mandato il Figlio sulla terra per morire e risorgere per noi!!! E perché in noi si realizzi quella unità con Dio che è il senso della vita sulla terra e dell’eternità.
Questa unione con Lui è fondamentale anche perché ad essa è legata l’efficacia della testimonianza: “Perché il mondo creda che tu mi hai mandato”. Se viviamo con gratitudine il dono di questa unione allora la nostra testimonianza cristiana nel mondo sarà efficace; non perché siamo bravi, buoni e santi, ma perché l’Amore di Dio sarà libero di esprimersi in noi e attraverso di noi. E se l’Amore di Dio ha creato tutto dal nulla, pensa a cosa farà del nostro povero cuore: il Suo tempio, la Sua dimora, la Sua stanza preferita!
Poi ci fa ancora un’altra dichiarazione d’amore sbalorditiva: “Io in loro e tu in me, perché siano perfetti nell’unità e il mondo conosca che tu mi hai mandato e che li hai amati come hai amato me”. Come ti ama Dio? Come ama il Suo Figlio! Lo stesso Amore! Non un ‘battito’ di cuore in meno! Non un pensiero in meno! E infatti prosegue: “E io ho fatto conoscere loro il tuo nome e lo farò conoscere, perché l’amore con il quale mi hai amato sia in essi e io in loro”.
Vi prego di porre attenzione all’«Io ‘in’ loro». Quante energie abbiamo sprecato nel cercare Gesù fuori di noi, anche in cose belle, in esperienze gratificanti. Ma il viaggio verso la pace del cuore inizia da questa presa di coscienza: in questo preciso momento che leggi, ripeti a te stesso: “Gesù è in me”, realmente, con tutta la forza del Suo Amore, ma anche la delicatezza e tenerezza con cui rispetta la nostra libertà.
E infine, per un attimo, toglie il velo al mistero del nostro destino ultraterreno: “Padre, voglio che quelli che mi hai dato siano anch’essi con me dove sono io, perché contemplino la mia gloria, quella che tu mi hai dato; poiché mi hai amato prima della creazione del mondo”. La nostra vocazione, quella vera, radicale, prima ed ultima, è la Vita eterna: Gesù chiede al Padre che noi un giorno possiamo essere ‘con’ Lui.
Sì, perché legge immutabile dell’Amore è desiderare di avere ‘con sé’ le persone che si amano! Non ci attende il freddo buio di una tomba, ma la calda Luce dell’Amore che è prima della creazione dell’universo. Per questo siamo stati creati: per vivere per sempre nell’Amore!

Caro Gesù,
Ti ringraziamo perché attraverso la Tua preghiera
ci riveli il volto del Padre
e lo mostri sereno e benevolo,
desideroso di realizzare con noi e in noi
la stessa unione e intimità che ha con Te.
E noi che pensavamo
fosse così irraggiungibile
e talmente perfetto
da guardarci solo dall’Alto in basso.
Aiutaci a liberarci
da tutte le false immagini di Dio
che ci siamo costruiti nel tempo:
un dio lontano, arrabbiato col mondo,
da conquistare con le opere buone,
che manda sofferenze e castighi…
Perdonaci, Gesù,
se questo Volto lo abbiamo cercato fuori di noi
e se abbiamo vissuto la fede
e il rapporto con noi stessi
e con gli altri
alla luce (o meglio… al buio) di questo falso volto.
Fa’ che ci decidiamo, una buona volta,
ad iniziare il viaggio più lungo e difficile,
quello dentro noi stessi,
quello che dalla testa porta al cuore:
pochi centimetri in realtà,
ma che spesso ci impegnano per tutta la vita.
Preferiamo infatti cercarTi fuori di noi
perché abbiamo paura di guardarci dentro,
di affrontare tanti sensi di vuoto e di solitudine.
Aiutaci a rientrare in noi stessi,
per scoprirTi come il Vivente in noi,
partecipi della stessa vita Tua e del Padre.
E scopriremo finalmente anche
la nostra vera identità:
figli amati, da sempre e per sempre.

Buona giornata a tutti! La Mamma Celeste ci benedica e sorrida sempre!

Liturgia

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