5 minuti con Gesù

Commento al Vangelo del giorno a cura di P. Antonio Maria Carfì

12 Dicembre 2023 - Martedì

12 Dicembre 2023 - Martedì

Carissimi Amici, buongiorno a tutti! Dio è Amore!

Mettiamoci in ascolto della Parola di Gesù:

Dal Vangelo secondo Matteo – 18,12-14

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Che cosa vi pare? Se un uomo ha cento pecore e una di loro si smarrisce, non lascerà le novantanove sui monti e andrà a cercare quella che si è smarrita?
In verità io vi dico: se riesce a trovarla, si rallegrerà per quella più che per le novantanove che non si erano smarrite.
Così è volontà del Padre vostro che è nei cieli, che neanche uno di questi piccoli si perda».

Quanti insegnamenti in pochi versetti! Partiamo dalla… fine: qual è la volontà di Dio? Molte volte ce lo chiediamo e spesso mettiamo questa volontà in correlazione con eventi tristi e dolorosi finendo per costruirci un’immagine distorta di Dio: Colui che manda disgrazie, fa ammalare, pone ostacoli sul cammino degli uomini…
Gesù stesso in un altro racconto aveva lasciato intravedere la volontà del Padre: «Due passeri non si vendono forse per un soldo? Eppure nemmeno uno di essi cadrà a terra senza il volere del Padre vostro» (Matteo 10,29). Tradotto così sembrerebbe che il Padre “voglia” che i passeri cadano, ma la traduzione in italiano non è corretta, poiché si dovrebbe tradurre così: “Nemmeno uno di essi cadrà senza che il Padre ne rimanga coinvolto”! Allora questa è la volontà di Dio: non che l’uomo soffra, ma dato che questo è inevitabile a causa della nostra natura umana limitata e ferita dal peccato, Egli se ne lascia “coinvolgere”, poiché la nostra sofferenza provoca in Lui la compassione e la misericordia, ed è sempre dalla nostra parte.
Così risultano più chiare le parole di Gesù sul Monte delle Beatitudini: «Beati quelli che sono nel pianto, perché saranno consolati»; non è volontà di Dio che l’Uomo pianga e soffra, ma quando questo avviene Lui è sempre il nostro consolatore!
L’Apostolo Paolo a sua volta ci aiuterà a comprendere quale sia davvero la volontà di Dio quando scriverà che Egli «vuole che tutti gli uomini siano salvati e giungano alla conoscenza della verità» (1Timoteo 2,4). La salvezza dell’Uomo è la volontà di Dio! La volontà di Dio è che nessuno di noi si perda! E perché questo non avvenga ha mandato il Suo Figlio come Pastore Buono e Bello per venirci a cercare quando perdiamo la strada perché Lui è la Via; per illuminarci quando il Menzognero parla alla nostra esistenza, perché Gesù è la Verità; per farci rialzare da tutte le cadute terrene, gli scoraggiamenti, la paura della morte, perché Lui è la Vita.
Per capire questo però dobbiamo accettare la “follia” di Dio! Sì, perché nessun uomo ragionevole lascerebbe novantanove pecore incustodite sui monti per andare a cercare l’unica che si è smarrita! È il segno di quanto ognuno di noi siamo unici ed irripetibili agli occhi di Dio. Di quanto siano deleterie le logiche quantitative con le quali costruiamo le nostre relazioni fatte di do ut des, ti do per avere in cambio, mentre ciò che rende veramente felice e libero il cuore dell’uomo è la gratuità.
Ancora: Gesù ci insegna a dare valore alle piccole cose (una pecora di fronte a cento), ad amare sempre, disposti anche a perdere, a non cercare il favore della maggioranza, del “così fan tutti”, ma ad avere il coraggio di “cercare” l’altro, di non cadere nella trappola di Caino: «Allora il Signore disse a Caino: “Dov'è Abele, tuo fratello?”. Egli rispose: “Non lo so. Sono forse io il custode di mio fratello”». Gesù ci vuole educare ad essere cercatori e custodi infaticabili degli altri, di quelli che non ce la fanno nella vita, di quelli che si sono smarriti, di quelli che, forse anche per colpe proprie, sono caduti in pericolosi burroni. E spesso queste persone non sono lontane, ma vicine a noi, nella nostra famiglia, nella comitiva, negli ambienti che frequentiamo.
Se vogliamo davvero guarire dalle malattie dell’indifferenza, del pensare solo a sé stessi, dell’usare gli altri per i propri scopi dobbiamo accogliere la “follia di Dio”, l’unica capace di guarirci dalle nostre pazzie umane.

Caro Gesù,
è proprio vero
che Tu in matematica saresti stato bocciato!
Già ci avevi stupito quando
di fronte ad una folla di cinquemila persone
Ti sei fatto bastare cinque pani e due pesci
per sfamare tutti.
E oggi ci sorprendi ancora.
Per noi “novantanove” è una cifra superiore ad “uno”.
Per Te, uno, uno qualsiasi,
quell’uno magari povero
che non ha nulla da dare e da darTi
ha lo stesso valore di tutti gli altri messi insieme.
E allora Gesù trasmettici
un po’ della Tua follia d’Amore,
che ci fa dare importanza
alle piccole cose, ai piccoli gesti,
che ci trasforma da “ragionieri” dell’amore
che fanno calcoli su tutto,
in amanti dell’Amore,
capaci di donare e donarsi senza riserve.
Abbiamo bisogno della Tua follia
per ritrovare noi stessi
oltre gli steccati dei nostri freddi razionalismi,
per andare a cercare chi si è perduto,
chi ha smarrito la via,
chi ha perso il sorriso e la speranza
per essere anche noi folli e giullari dell’Amore
che fa rinascere la gioia di vivere
che dona nuovi colori ai nostri orizzonti opachi
che spezza le catene
delle solitudini e degli scoraggiamenti.
E che ci fa sentire cercati, da Te,
da sempre e per sempre!

Buona giornata a tutti! La Mamma Celeste ci benedica e sorrida sempre!

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Orari

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