5 minuti con Gesù

Commento al Vangelo del giorno a cura di P. Antonio Maria Carfì

29 Giugno 2023 - Giovedì

29 Giugno 2023 - Giovedì

 

Carissimi Amici, buongiorno a tutti! Dio è Amore!

Mettiamoci in ascolto della Parola di Gesù:

Dal Vangelo secondo Matteo – 16,13-19 –

In quel tempo, Gesù, giunto nella regione di Cesarèa di Filippo, domandò ai suoi discepoli: «La gente, chi dice che sia il Figlio dell’uomo?». Risposero: «Alcuni dicono Giovanni il Battista, altri Elìa, altri Geremìa o qualcuno dei profeti». Disse loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente». E Gesù gli disse: «Beato sei tu, Simone, figlio di Giona, perché né carne né sangue te lo hanno rivelato, ma il Padre mio che è nei cieli. E io a te dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli: tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli».

Ecco la domanda che oggi Gesù rivolge a Pietro e a noi personalmente: «Ma voi, chi dite che io sia?». A Gesù non importa ciò che si dice di Lui, ciò che il mondo pensa di Lui. Gli interessa sapere che cosa io e te pensiamo di Lui. È una domanda personale, necessaria! Quando due persone si amano è normale che di tanto in tanto verifichino a che punto sia il loro rapporto. E Gesù stamattina guarda ognuno di noi nel profondo del cuore e chiede: “Chi sono Io per te?”. La bellezza e l’importanza di questa domanda consistono nel fatto che nessuno può rispondere al posto nostro! Quando la domenica recitiamo la Professione di fede, diciamo: “Credo in un solo Dio…”. Sì, lo diciamo all’interno di un’assemblea, ma ognuno lo deve dire in prima persona: “Io credo…”. È evidente che non è la domanda di un esame di teologia. È qualcosa che ci coinvolge personalmente e la risposta non può nascere dai libri, ma dell’esperienza personale che ognuno di noi ha fatto di Lui.

E allora sarebbe interessante stamattina attingere al tesoro della nostra memoria per ripercorrere la nostra vita e saper riconoscere i passaggi di Dio, i momenti in cui abbiamo fatto esperienza concreta della Sua presenza, della Sua provvidenza, della misericordia con cui ci ha rigenerati dopo cadute rovinose. Richiamare alla memoria come e dove lo abbiamo “visto” in azione attraverso fatti, incontri, eventi importanti o in situazioni banali e quotidiane, giacché Lui è venuto al mondo duemila anni fa con un’identità precisa: il Dio-con-noi che resterà con noi sino alla fine dei secoli (cfr. Matteo 28,20). A Pietro dice stamattina: «Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa». I Fondatori della Chiesa sono Gesù e lo Spirito Santo, ma è bello sapere che desiderano la collaborazione degli uomini. È bello sapere che l’Onnipotente e Creatore dell’Universo chiama l’umanità a collaborare al progetto di salvezza. E proprio la chiamata di Pietro ci rivela che Dio non chiama i perfetti, i supereroi della fede, quelli che non cadono mai, i forti… Se rileggiamo la storia di Pietro ci rendiamo conto che era un uomo fragile, che più volte ha dovuto convertirsi per imparare a seguire davvero Gesù. Due episodi su tutti: nello stesso brano di oggi, nei versetti successivi, dopo la professione di fede Pietro prova a dissuadere Gesù dal parlare di sofferenza e di morte ricevendo una riposta durissima: «Va' dietro a me, Satana! Tu mi sei di scandalo, perché non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini!». Oppure nell’Ultima Cena quando dirà a Gesù che non gli potrà accadere nulla di male in quanto lui è disposto a dare la vita per il suo Signore e Gesù gli risponderà che quella notte stessa prima che il gallo avesse cantato lui lo avrebbe tradito tre volte. Cosa voglio dire con questo? Che la Roccia della Chiesa è l’Amore di Dio che non potrà mai venire meno e che tuttavia si affida alla risposta dell’uomo, vuole la collaborazione, mia e tua. E non abbiamo più alibi, non possiamo più dire che non vogliamo impegnarci col Signore, a prescindere dalle vocazioni personali, perché le nostre fragilità e debolezze e miserie umane non sono più un “problema”, ma ciò di cui Dio si serve per realizzare in noi e attraverso di noi il Suo disegni di amore. Un’ultima annotazione. Gesù fa un’affermazione che ci riempie il cuore di gioia e consolazione: «Le potenze degli inferi non prevarranno su di essa». È bello sapere che la Chiesa nel corso dei secoli sarà tentata, subirà attacchi di ogni genere, ma le forze del Male non potranno prevalere su di essa. È vero che stiamo vivendo un momento di grande confusione, dentro e fuori la Chiesa e a volte possiamo sentirci smarriti e confusi. Quando questo dovesse accadere dobbiamo impedire alle paure di scoraggiarci e di farci perdere la speranza. Gesù lo ha promesso: il Male non vincerà, mai! E a questa promessa del Signore aggiungiamo ciò che la Madonna ha detto a Fatima: «Alla fine il mio Cuore Immacolato trionferà!». E se consideriamo che Maria è Madre della Chiesa ci sentiamo abbracciati dall’Amore. E le paure lasciano il passo alla gioia e alla pace che solo Gesù può donare.

Caro Gesù, è bello ascoltare la Tua Parola
che attraversa i secoli eppure
giunge sempre fresca in ogni tempo.
È bellissimo immaginare dietro la Parola il Tuo sguardo
libero, profondo e anche commosso
che scruta i nostri cuori, per cercarvi briciole di amore.
Tu il Re dei Re che Ti fai pellegrino
e mendicante del nostro povero amore.
È bellissimo sapere che Ti interessa cosa pensiamo di Te
e non come massa anonima,
ma ognuno di noi personalmente!
È bello sapere che Tu che sei il Creatore dell’Universo
Ti rivolgi a ciascuno di noi e ci chiedi:
“Chi sono io per te?”!
Sì, perché l’amore esige sempre il riconoscimento dell’altro.
E noi per Te non siamo numeri,
ma persone singole,
uniche ed irripetibili
alle quali donare il Tuo Amore.
Grazie Gesù, perché ci fai comprendere che la Chiesa
è fondata sulla Potenza del Tuo Amore
e sulla fragilità dell’umanità!
Mai l’Una senza l’altra.
Se fondata solo sulla Tua Potenza,
sarebbe la Casa di un Dio Onnipotente
nella quale sentirsi solo ospiti.
Se fondata sull’umanità,
sarebbe solo una Casa di carta,
pronta a crollare al minimo soffio di vento.
Così invece è la Sposa dell’Amore che porta in dote la povertà dell’uomo
e riceve in dono la ricchezza di Dio.
Così non ci sono più alibi!
Ognuno di noi, unito a Cristo,
può essere un piccolo frammento di quella Roccia
che annuncia al mondo sino alla fine dei tempi
la Bellezza dell’Amore di Dio!

Buona giornata a tutti! La Mamma Celeste ci benedica e sorrida sempre!

Appuntamenti

Orari

Sante Messe Domenicali

10.30
18.00


Preghiera quotidiana

La Fraternità accoglie quanti desiderano unirsi
alla preghiera comunitaria

6.30 Lodi e Santa Messa
(Lunedì ore 7.00)
12.00 Ora media e Santo Rosario
16.30 Vespri, Adorazione eucaristica e Santo Rosario

Logo bianco Cittadella dell'Immacolata