Carissimi Amici, buongiorno a tutti! Dio è Amore!
Mettiamoci in ascolto della Parola di Gesù:
Dal Vangelo secondo Luca - Lc 4,31-37
In quel tempo, Gesù scese a Cafàrnao, città della Galilea, e in giorno di sabato insegnava alla gente. Erano stupiti del suo insegnamento perché la sua parola aveva autorità.
Nella sinagoga c’era un uomo che era posseduto da un demonio impuro; cominciò a gridare forte: «Basta! Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!».
Gesù gli ordinò severamente: «Taci! Esci da lui!». E il demonio lo gettò a terra in mezzo alla gente e uscì da lui, senza fargli alcun male.
Tutti furono presi da timore e si dicevano l’un l’altro: «Che parola è mai questa, che comanda con autorità e potenza agli spiriti impuri ed essi se ne vanno?». E la sua fama si diffondeva in ogni luogo della regione circostante.
Chi ascolta Gesù percepisce nelle Sue parole un’autorità diversa dai nostri autoritarismi. Altre volte ci siamo detti – perdonatemi se mi ripeto – che per comprendere questa particolarità abbiamo bisogno di ricorrere all’etimologia della parola “autorità”. Essa in latino ha due radici. La prima è “augere” che significa “aumentare”.
Chi ascolta Gesù sente aumentare la propria importanza agli occhi di Dio Padre, sente crescere la propria dignità spesso calpestata dagli altri. Pensate per esempio alla folla accorsa sulla montagna per ascoltare le Beatitudini (cfr. Matteo 5,1-12), tanti poveri e “miserabili della vita” ed emarginati. Eppure proprio a loro è rivolto l’invito alla speranza di essere “beati” ossia già felici su questa terra pensando di essere figli del Dio Amore che se si prende cura perfino dei passeri (cfr. Luca 12,6-7) figuriamoci quanta attenzione ha verso gli esseri umani.
Cosa prova il nostro cuore quando sentiamo l’Evangelista Giovanni proclamare: «Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna» (3,16)? Non pensiamo forse che l’Eterno Padre ha considerato noi “più importanti” dell’Unigenito sacrificandolo sulla Croce per amore nostro? Non sentiamo “aumentare” a dismisura la nostra dignità umana?
Il secondo significato lo deduciamo dalla radice latina “auctor” che significa “principio”, “origine”. Chi ascolta e accoglie nella propria vita Gesù percepisce che nella Sua Parola c’è l’origine di ogni cosa creata. Lo ricorda ancora san Giovanni: «tutto è stato fatto per mezzo di lui e senza di lui nulla è stato fatto di ciò che esiste» (1,3).
La Parola di Dio è origine e fonte di ogni cosa. Lui è il Principio senza principio di tutto ed ecco perché Pietro esclamerà con stupore e riconoscenza: «Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna e noi abbiamo creduto e conosciuto che tu sei il Santo di Dio» (6,68-69). Ma se Gesù è Dio e Dio è Amore e la Sua Parola è il principio fondativo di tutto l’universo allora vuol dire che noi proveniamo dall’Amore e verso l’Amore stiamo ritornando.
Questo ci ricorda la nostra vocazione universale di amare ed essere amati e ricorda anche la nostra destinazione finale: l’Amore della Trinità che ci accoglierà per sempre al termine della nostra vita terrena.
Infine, questa Parola è potente contro il Male. Allora nutrirsi quotidianamente della Parola di Dio ci permetterà di indossare un’armatura contro le insidie nel Nemico dell’Uomo, illuminerà le nostre intelligenze, ci donerà quel discernimento necessario per sfuggire alle trappole mortali del demonio, creerà dentro di noi il «pensiero di Cristo» (1Corinzi 2,16) che ci aiuterà a vivere ogni giorno da figli di Dio, consapevoli di essere stati «scelti prima della creazione del mondo per essere santi e immacolati di fronte a lui nella carità, predestinandoci a essere per lui figli adottivi mediante Gesù Cristo, secondo il disegno d'amore della sua volontà, a lode dello splendore della sua grazia, di cui ci ha gratificati nel Figlio amato» (Efesini 1,4-6).
Caro Gesù,
anche noi
ci sentiamo affascinati
dalla Tua Autorità,
così diversa dai nostri autoritarismi terreni,
spesso caricature di poteri e sopraffazioni
a danno dei più deboli.
Con Te no! È diverso!
Perché quando ci parli
sentiamo crescere in noi
la dignità umana,
sentiamo che le nostre tante povertà
non sono una barriera impenetrabile
per il Tuo sguardo
pieno di amore e di misericordia.
Sentiamo che agli occhi Tuoi
e del Padre Tuo e nostro
siamo importanti, così importanti
che sei salito sulla Croce per noi!
Ti ringraziamo per la Tua Parola
sempre delicata,
anche quando ci rimproveri,
perché intuiamo che è la Fonte
di tutto ciò che esiste.
Sentiamo che è l’origine
del nostro “essere”
e se Tu sei l’Amore
allora la nostra radice
è buona, affonda nell’Amore,
siamo stati creati
per amare ed essere amati,
siamo ognuno di noi
una sillaba dell’immenso vocabolario
col quale parli all’Umanità di ogni tempo.
Sì, perché vuoi parlare di Amore
ad un’umanità assetata di Amore vero
anche attraverso ognuno di noi!
Buona giornata a tutti! La Mamma Celeste ci benedica e sorrida sempre!