5 minuti con Gesù

Commento al Vangelo del giorno a cura di P. Antonio Maria Carfì

4 Aprile 2024 - Giovedì

4 Aprile 2024 - Giovedì

Carissimi Amici, buongiorno a tutti! Dio è Amore!

Mettiamoci in ascolto della Parola di Gesù:

Dal Vangelo secondo Luca - Lc 24,35-48

In quel tempo, [i due discepoli che erano ritornati da Èmmaus] narravano ciò che era accaduto lungo la via e come l’avevano riconosciuto nello spezzare il pane.
Mentre essi parlavano di queste cose, Gesù in persona stette in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!». Sconvolti e pieni di paura, credevano di vedere un fantasma. Ma egli disse loro: «Perché siete turbati, e perché sorgono dubbi nel vostro cuore? Guardate le mie mani e i miei piedi: sono proprio io! Toccatemi e guardate; un fantasma non ha carne e ossa, come vedete che io ho». Dicendo questo, mostrò loro le mani e i piedi.
Ma poiché per la gioia non credevano ancora ed erano pieni di stupore, disse: «Avete qui qualche cosa da mangiare?». Gli offrirono una porzione di pesce arrostito; egli lo prese e lo mangiò davanti a loro.
Poi disse: «Sono queste le parole che io vi dissi quando ero ancora con voi: bisogna che si compiano tutte le cose scritte su di me nella legge di Mosè, nei Profeti e nei Salmi». Allora aprì loro la mente per comprendere le Scritture e disse loro: «Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno, e nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. Di questo voi siete testimoni».

L’apparizione di Gesù risorto provoca inizialmente sgomento e paura perché i discepoli erano convinti si trattasse di un fantasma! La risposta di Gesù è forte: “Ma egli disse loro: «Perché siete turbati, e perché sorgono dubbi nel vostro cuore? Guardate le mie mani e i miei piedi: sono proprio io! Toccatemi e guardate; un fantasma non ha carne e ossa, come vedete che io ho». Dicendo questo, mostrò loro le mani e i piedi”.
I temi di oggi sono estremamente attuali. Anche a noi Gesù chiede perché siamo turbati e perché i nostri cuori sono ancora pieni di dubbi! Forse i discepoli potevano essere giustificati: i fatti si stavano svolgendo sotto i loro occhi e grande era il coinvolgimento emotivo.
Ma noi, come facciamo ancora a dubitare dell’Amore di Dio dopo duemila anni! Schiere innumerevoli di Beati e di Santi hanno lasciato una profonda traccia della loro fede e della loro esperienza di Dio. Qualche nome a noi vicino nel tempo: Madre Teresa, Padre Kolbe, Padre Pio, San Giovanni Paolo II… Ogni epoca ha avuto i suoi autentici testimoni della fede.
Probabilmente per molti cristiani, Gesù è ancora un ‘fantasma’, cioè una specie di spirito senza consistenza e quindi incapace di venire in nostro aiuto. Anzi, proprio perché è considerato un fantasma, fa paura, si prendono le distanze da Lui. Infatti l’esperienza ci dice che la paura domina i rapporti di molte persone con Dio; la paura e non l’amore. Ma il Signore non vuole spaventare nessuno! E per questo mostra loro e offre da toccare le mani e i piedi che portano i segni della Passione.
Stupendo questo gesto! Lo farà domenica prossima nei confronti di Tommaso. È come se Gesù volesse annunciare la realtà della Sua risurrezione con i segni dell’Amore. Sì, perché le Sue sono ferite gloriose che parlano il linguaggio per tutti comprensibile dell’Amore di Dio per noi e per questo ci invita a passare dalla paura alla fede stupita e grata. Non dobbiamo avere paura di un Dio che soffre e muore d’Amore per noi. Le ferite di Gesù ora sono diventate ‘feritoie’ da cui non passa più il sangue e il dolore, ma la Luce della Pasqua che vuole raggiungere anche la nostra vita.
Dunque, non la paura, ma la gioia pura deve accompagnare ogni nostro incontro con Gesù, sia che avvenga attraverso la mediazione dei Sacramenti, sia che accada nella nostra preghiera personale, sia che succeda nell’incontro con il prossimo. E poi fa un dono grande ai discepoli: “Allora aprì loro la mente per comprendere le Scritture e disse loro: «Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno, e nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. Di questo voi siete testimoni»”.
Anche noi dobbiamo chiedere la grazia che il Signore dilati le nostre intelligenze spirituali per comprendere, a partire dalle Scritture, il mistero della croce e della sofferenza che Gesù non ha esitato a vivere nella Sua vita terrena. Il Cristo infatti non è venuto per togliere il dolore, ma per salvarci anche attraverso di esso. E allora neanche una sola nostra lacrima è sconosciuta al Signore e tutte le nostre sofferenze e tribolazioni trovano in Lui, crocifisso e risorto, senso e consolazione. Tutte le nostre sofferenze sono luogo di salvezza e non di disperazione se le guardiamo attraverso le ferite della Passione.

Caro Gesù,
spesso i nostri cuori sono chiusi per la paura:
degli altri, della malattia,
della sofferenza, della morte.
A volte abbiamo paura perfino di Te!
Abbiamo bisogno del Tuo aiuto
perché ci intestardiamo a spiegare tutto
in modo razionale e scientifico
e siccome non ci riusciamo,
restiamo nel dubbio e nell’angoscia.
Dimentichiamo di possedere ormai
un punto di osservazione privilegiato
per guardare al grande mistero della vita:
le Tue ferite!
Le stigmate profumate del Tuo Amore per noi.
Esse ci offrono la possibilità
di spingere lo sguardo del cuore
oltre il dolore per cogliere in ogni cosa
la Tua presenza amica e consolatrice.
E il ghiaccio della paura si scioglie
per lasciare il posto alla calda gioia della Tua Amicizia.
E il nostro lamento lascia il posto
ai nostri primi, timidi passi di danza.

Buona giornata a tutti! La Mamma Celeste ci benedica e sorrida sempre!

Appuntamenti

Orari

Sante Messe Domenicali

10.30
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La Fraternità accoglie quanti desiderano unirsi
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