5 minuti con Gesù

Commento al Vangelo del giorno a cura di P. Antonio Maria Carfì

10 Aprile 2025 - Giovedì

10 Aprile 2025 - Giovedì

Carissimi Amici, buongiorno a tutti! Dio è Amore!

Mettiamoci in ascolto della Parola di Gesù:

Dal Vangelo secondo Giovanni - Gv 8,51-59

In quel tempo, Gesù disse ai Giudei: «In verità, in verità io vi dico: “Se uno osserva la mia parola, non vedrà la morte in eterno”». Gli dissero allora i Giudei: «Ora sappiamo che sei indemoniato. Abramo è morto, come anche i profeti, e tu dici: “Se uno osserva la mia parola, non sperimenterà la morte in eterno”. Sei tu più grande del nostro padre Abramo, che è morto? Anche i profeti sono morti. Chi credi di essere?».
Rispose Gesù: «Se io glorificassi me stesso, la mia gloria sarebbe nulla. Chi mi glorifica è il Padre mio, del quale voi dite: “È nostro Dio!”, e non lo conoscete. Io invece lo conosco. Se dicessi che non lo conosco, sarei come voi: un mentitore. Ma io lo conosco e osservo la sua parola. Abramo, vostro padre, esultò nella speranza di vedere il mio giorno; lo vide e fu pieno di gioia».
Allora i Giudei gli dissero: «Non hai ancora cinquant’anni e hai visto Abramo?». Rispose loro Gesù: «In verità, in verità io vi dico: prima che Abramo fosse, Io Sono».
Allora raccolsero delle pietre per gettarle contro di lui; ma Gesù si nascose e uscì dal tempio.

Per la seconda volta in pochi versetti Gesù ripete l’espressione “IO SONO” che, come abbiamo già visto qualche giorno fa è la definizione che Jahvè aveva dato di sé stesso a Mosè quando gli si era rivelato come il Dio che voleva liberare gli Ebrei dalla schiavitù d’Egitto (cfr. Esodo 3,14). Ecco perché può affermare: «Se uno osserva la mia parola, non sperimenterà la morte in eterno». La Sua Parola non è umana, non appartiene al mondo umano. Se così fosse non potrebbe comunicare la Vita, perché tutto ciò che è umano, anche le cose più belle e sante, sono segnate dal limite creaturale e pertanto destinate ad incontrare la morte. Solo ciò che è di Dio può trasmettere quella grazia che altro non è se non la comunicazione della stessa Vita di Dio all’uomo. E se appartiene a Dio, allora non può morire! Questa affermazione molto forte di Gesù deve invitarci a riflettere sul nostro rapporto con la Parola di Dio, sia quando l’ascoltiamo annunciata e predicata dalla Chiesa, sia quando la leggiamo e meditiamo personalmente. Ci rendiamo conto che non veniamo a contatto con una parola piena di sapienza o di insegnamenti etici, ma piuttosto con la Parola stessa di Dio? Questo è il motivo per cui i sacerdoti baciano il Vangelo dopo averlo proclamato nella Santa Messa: perché ciò che è stato letto non è solo inchiostro nero stampato su carta bianca, ma è veramente la Parola di Dio, la parola di Gesù che è Dio! È la Parola che esce dalla bocca del Vivente che dà la Vita e per questo la si bacia, per ricevere ancora il soffio vitale che alle origini trasformò un po’ di polvere del suolo in persona umana. Ecco perché la Bibbia va sempre trattata con sommo rispetto, anche quella che abbiamo a casa, dove spesso invece è custodita nella libreria, magari bisognosa di una buona spolverata… Che strano: abbiamo la Parola di Dio in casa, un Dio che parla d’Amore e noi lo ignoriamo, pensiamo che sia solo una raccolta di libri per specialisti, per professionisti del sacro. È troppo grande il vuoto che abbiamo nel cuore perché possa essere riempito solo di cose materiali (pure utili e necessarie). E questo vuoto, questa vera e propria voragine è il nostro bisogno di infinito, di verità e di bellezza. È la stigmata inguaribile del nostro bisogno di amare e di essere amati, proprio perché creati ad immagine e somiglianza di Dio che è Amore. Chiediamo al Signore di farci innamorare della Sua Parola per imparare a conoscerlo ancora di più. Come infatti possiamo conoscerlo e amarlo se non sappiamo ciò che ha detto e ciò che ha fatto? Cos’è dunque la Sacra Scrittura? È una lunga, intensa, drammatica, appassionata e appassionante lettera d’amore che Dio ha scritto all’uomo, di ieri, di oggi e di sempre per fargli sapere che è un figlio amato, così importante e prezioso agli occhi del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo da meritare di essere redento con il Sangue del Figlio di Dio! Sì, la Scrittura non è stata scritta con inchiostro, ma con il Sangue dell’Agnello, dalla voce più eloquente di quella di Abele, che è venuto a togliere il peccato del mondo: il costruirsi false immagini di Dio! È questo il vero peccato di ogni tempo! La Parola di Dio toglie le cateratte dai nostri occhi spirituali e ci permette di dire con l’apostolo Pietro: «E noi abbiamo creduto e conosciuto che tu sei il Santo di Dio» (Giovanni 6,68-69).

Caro Gesù,
perdonaci!
Per tutte quelle volte
che abbiamo ascoltato la Tua Parola
con distrazione o con noia e sufficienza,
convinti di conoscerla già,
perché già tante altre volte ascoltata.
Perdonaci per tutte le volte
che ci siamo accostati ad Essa
con la presunzione di avere capito tutto
e così abbiamo fatto scendere il gelo in noi
e le abbiamo impedito di sorprenderci
e di incendiare la nostra vita.
Perdona noi predicatori,
per averla annunciata agli altri
senza prima averla fatta scendere nel nostro cuore,
col risultato che siamo sembrati
dei bronzi che rimbombano,
trasformando le Tue Parole
in rimproveri aspri e fini a sé stessi,
in pietre lanciate all’assemblea.
E dalle pietre la gente si scansa…
Aiutaci a prendere coscienza come Pietro
che senza la Tua Parola
siamo come morti che camminano
e poter dire con lui e come lui:
“Signore, da chi andremo?
Tu hai parole di vita eterna”.
Solo Tu Gesù,
puoi parlare al cuore dell’uomo
e spezzare le sue catene,
dissipare tutti i dubbi,
dissolvere le paure.
Perché la Tua Parola
crea, ricrea e fa nuove tutte le cose.

Buona giornata a tutti! La Mamma Celeste ci benedica e sorrida sempre!

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Orari

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