5 minuti con Gesù

Commento al Vangelo del giorno a cura di P. Antonio Maria Carfì

12 Aprile 2025 - Sabato

12 Aprile 2025 - Sabato

Carissimi Amici, buongiorno a tutti! Dio è Amore!

Mettiamoci in ascolto della Parola di Gesù:

Dal Vangelo secondo Giovanni - Gv 11,45-56

In quel tempo, molti dei Giudei che erano venuti da Maria, alla vista di ciò che Gesù aveva compiuto, [ossia la risurrezione di Làzzaro,] credettero in lui. Ma alcuni di loro andarono dai farisei e riferirono loro quello che Gesù aveva fatto.
Allora i capi dei sacerdoti e i farisei riunirono il sinèdrio e dissero: «Che cosa facciamo? Quest’uomo compie molti segni. Se lo lasciamo continuare così, tutti crederanno in lui, verranno i Romani e distruggeranno il nostro tempio e la nostra nazione».
Ma uno di loro, Caifa, che era sommo sacerdote quell’anno, disse loro: «Voi non capite nulla! Non vi rendete conto che è conveniente per voi che un solo uomo muoia per il popolo, e non vada in rovina la nazione intera!». Questo però non lo disse da se stesso, ma, essendo sommo sacerdote quell’anno, profetizzò che Gesù doveva morire per la nazione; e non soltanto per la nazione, ma anche per riunire insieme i figli di Dio che erano dispersi. Da quel giorno dunque decisero di ucciderlo.
Gesù dunque non andava più in pubblico tra i Giudei, ma da lì si ritirò nella regione vicina al deserto, in una città chiamata Èfraim, dove rimase con i discepoli.
Era vicina la Pasqua dei Giudei e molti dalla regione salirono a Gerusalemme prima della Pasqua per purificarsi. Essi cercavano Gesù e, stando nel tempio, dicevano tra loro: «Che ve ne pare? Non verrà alla festa?».

Siamo alle battute conclusive degli scontri tra Gesù e i Giudei che hanno ormai apertamente rifiutato sia la Sua messianicità sia il Suo essere Figlio di Dio. Domani entreremo trionfalmente con Gesù a Gerusalemme, ma l’aria di trionfo e di glorificazione da parte degli uomini si spegnerà presto allorché ascolteremo il Vangelo della Passione. Siamo pronti ad entrare anche noi nella Settimana Santa che ci offrirà, attraverso la ricostruzione degli ultimi giorni di Gesù, la contemplazione dell’Amore di Dio per noi. Ormai è chiaro: Gesù deve morire perché costituisce un pericolo per l’intera nazione – afferma Caifa –, ma mentre dice qualcosa che urta la nostra sensibilità (il sacrificio di una persona, a qualsiasi titolo ci indigna), non sa che sta rivelando il vero motivo per cui Gesù è venuto sulla terra: Gesù-Dio muore perché l’Umanità riabbia la vita! Mentre Caifa sta pensando egoisticamente a difendere gli interessi del suo popolo, ci sta facendo capire la portata universale del sacrificio di Gesù. Siamo ormai pronti ad assistere al duello definitivo tra la Luce e le tenebre, tra la Grazia e il peccato, tra la Vita e la morte, tra Dio e il male! L’uomo che dopo il peccato originale era schiavo del peccato e della morte, ora sta per essere liberato dal Cristo, dal Figlio di Dio, fatto uomo come noi per dare la Vita a noi attraverso la Sua morte! Non ha realizzato tutto questo con una benedizione dall’alto dei Cieli o con una marcia trionfale accompagnata da successi e onori. Lo ha fatto assumendo tutto il Male su di Sé perché scendesse tutto il Bene su di noi! Non chiediamoci: ‘perché’? Perché tutto questo dolore, questa sofferenza, questo sangue versato… I ‘perché’ ci costringono a camminare su sentieri razionali e c’è ben poco di razionale in tutto quello che rivivremo nelle sante Liturgie. Il Mistero dell’Amore donato non si spiega scientificamente: l’Amore non si ‘dimostra’ ma si ‘mostra’. E la Passione di Gesù è il luogo benedetto e santo in cui questo Amore incomprensibile ed infinitamente misericordioso ci viene mostrato. Non la razionalità può accogliere tutto ciò: solo la fede!

Caro Gesù,
hanno pensato
che Tu fossi un problema.
E questo rifiuto – Tu lo sai bene –
non è mai cessato nei Tuoi confronti:
c’è anche oggi e anche oggi è più frequente
e doloroso quando viene dai ‘ Tuoi ’,
da noi che dovremmo testimoniarTi,
annunciarTi, amarTi.
Sei un problema quando vieni a svegliarci
dai nostri maldestri tentativi
di addomesticare le Tue parole;
quando ci chiedi di toglierci
le comode calzature
che ci fanno camminare
sulle vie dei compromessi di coscienza
e ci fai indossare i sandali scomodi della coerenza.
Sì, sei un problema perché Ti sei fissato
ad identificarTi con i poveri, gli ultimi,
i senza voce della terra;
mentre noi preferiamo le amicizie più rassicuranti
dei potenti di turno;
quelle più gratificanti
che ci restituiscono il bene fatto.
Ma ora la Passione è vicina.
Cadono le maschere.
Rimane solo l’Amore.
E anche oggi dobbiamo scegliere
da quale parte stare!

Buona giornata a tutti! La Mamma Celeste ci benedica e sorrida sempre!

Liturgia

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