5 minuti con Gesù

Commento al Vangelo del giorno a cura di P. Antonio Maria Carfì

17 Giugno 2025 - Martedì

17 Giugno 2025 - Martedì

Carissimi Amici, buongiorno a tutti! Dio è Amore!

Mettiamoci in ascolto della Parola di Gesù:

Dal Vangelo secondo Matteo - Mt 5,43-48

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Avete inteso che fu detto: “Amerai il tuo prossimo” e odierai il tuo nemico. Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli; egli fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti.
Infatti, se amate quelli che vi amano, quale ricompensa ne avete? Non fanno così anche i pubblicani? E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani?
Voi, dunque, siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste».

«Ma io vi dico»: una frase che cambia il cuore dell’Uomo e perciò il cuore del mondo. È come raggiungere la cima di un monte, dopo una faticosa salita, e guardare la valle ai piedi del monte da un’altezza diversa che permette di abbracciare tutto con uno sguardo. Gesù introduce nelle relazioni tra gli esseri umani una novità assoluta: l’amore per colui che noi chiamiamo “nemico”! Ma com’è possibile amare i “nemici” se noi già facciamo tanta fatica ad amare… gli amici; se facciamo tanta fatica ad amare… noi stessi…!?!?! Eppure se Gesù lo chiede vuol dire che è possibile, anzi, Lui lo rende possibile. Come? La Parola di Dio non è semplicemente la formulazione scritta o vocale di un concetto che esprime ciò che Lui pensa. Niente affatto. La Parola di Dio “fa” ciò che “dice”: «Dio disse: “Sia la luce!»”. E la luce fu» (Genesi 1,3); «Dio disse: “Sia un firmamento in mezzo alle acque per separare le acque dalle acque”. Dio fece il firmamento e separò le acque che sono sotto il firmamento dalle acque che sono sopra il firmamento. E così avvenne» (Genesi 1,6-7). Nel momento in cui Gesù ci comanda di amare i nemici, questa Sua Parola entra in noi e diventa il motore, la forza, la motivazione per agire secondo questa Parola. Sempre se la accogliamo, ovviamente, perché Dio rispetta la nostra libertà, anche di non accogliere il Suo Amore. Allora il termine giusto per indicare il nostro cammino di discepoli non è la parola “imitazione”: devo imitare quello che Gesù fa e dice… È ovvio che non ce la farò mai! Il termine giusto è: “partecipazione”. Grazie al Battesimo partecipo ormai della stessa vita di Gesù. È ciò che Lui stesso cercherà di far capire all’Apostolo Pietro che manifestava ritrosia nel farsi lavare i piedi durante l’Ultima Cena: «Gli rispose Gesù: “Se non ti laverò, non avrai parte con me”» (Giovanni 13,8). È Gesù stesso che desidera vivere la Sua vita in noi e quando glielo permettiamo anche noi possiamo dire con l’Apostolo Paolo: «Sono stato crocifisso con Cristo, e non vivo più io, ma Cristo vive in me. E questa vita, che io vivo nel corpo, la vivo nella fede del Figlio di Dio, che mi ha amato e ha consegnato sé stesso per me» (Galati 2,19-20). Gesù Risorto vive in noi attraverso il Suo Spirito: «E voi non avete ricevuto uno spirito da schiavi per ricadere nella paura, ma avete ricevuto lo Spirito che rende figli adottivi, per mezzo del quale gridiamo: “Abbà! Padre!”» (Romani 8,15). E ancora Paolo nella Lettera a Filemone: «La tua partecipazione alla fede diventi operante, per far conoscere tutto il bene che c’è tra noi per Cristo» (1,6). Pertanto nel momento in cui Gesù ci chiede di amare i nemici e di pregare per chi ci fa soffrire, Lui stesso li ama dentro di noi, Lui stesso ci dona il Suo Amore che dilata i nostri cuori sino a renderli capaci di accogliere tutti, amici e nemici! Ecco perché quando ci fidiamo della Sua Parola e diamo la nostra disponibilità ad amare e perdonare ci sentiamo bene, benissimo; sentiamo che “polmoni” e “cuore” spirituali si dilatano ed entra aria pura e i nostri cuori battono al ritmo danzante del Cuore di Dio. Sì, perché l’accogliere la Parola di Gesù e viverla provoca una trasformazione importante in noi: da “uomini” (che si inventano mille categorie per descrivere i propri simili: nemici, antipatici, avversari, rivali…), a figli di Dio, figli dell’unico Padre e per questo fratelli di tutti! Poi certamente ci saranno fratelli che dovrò tenere “a distanza”, con i quali sarà necessario un cammino di conversione (mio e dell’altro) prima di poter ricominciare a frequentarsi in fiducia. E tuttavia non sarà il rancore e la rabbia e la recriminazione da fare da sottofondo a queste relazioni difficili, ma la preghiera: «pregate per quelli che vi perseguitano, affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli». La preghiera sarà il balsamo da spalmare sulle ferite provocate da relazioni difficili e ci aiuterà, se non potremo farlo ancora fisicamente, ad abbracciare il mondo intero e tutta l’Umanità quando riusciremo a dire Padre nostro, riconoscendoci figli dello stesso Padre e per questo fratelli di tutti.

Caro Gesù,
oggi più che mai
abbiamo bisogno dei Tuoi:
“Ma io vi dico”!
Abbiamo urgentemente bisogno
di rivedere le nostre relazioni
ingabbiate negli schemi pagani:
simpatico/antipatico,
bello/brutto/, amico/nemico,
mi piace/non mi piace
perché seguendo queste categorie
abbiamo trasformato il mondo
in una polveriera!
Ti preghiamo, Gesù:
torna a gridare i Tuoi
“Ma io vi dico”
quando l’odio ci acceca,
quando l’altro lo viviamo
come un pericolo da eliminare…
Ti preghiamo, Gesù:
torna a gridare i Tuoi
“Ma io vi dico”
come terremoti forti
che facciano crollare
i muri delle differenze
e delle indifferenze
che rendono freddi e difficili
i nostri passi su questa Terra.
Ti preghiamo, Gesù:
torna a gridare i Tuoi
“Ma io vi dico”
per risvegliare le nostre coscienze
inebetite e sedate dai social
e ritrovare la bellezza di un pensiero,
il Tuo, che ci fa ritrovare
la nostra vera identità
di figli dell’unico Dio Amore,
e per questo fratelli Tuoi
e fratelli tra di noi.
E finalmente taceranno le armi
e parlerà l’Amore!
Perché Tu ancora una volta
nella Tua infinita pazienza,
dinanzi ai nostri ragionamenti assurdi,
avrai fatto risuonare
come musica nuova
i Tuoi: “Ma io vi dico”,
indicandoci percorsi nuovi
e nuovi stili di vita.

Buona giornata a tutti! La Mamma Celeste ci benedica e sorrida sempre!

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Orari

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