Carissimi Amici, buongiorno a tutti! Dio è Amore!
Mettiamoci in ascolto della Parola di Gesù:
Dal Vangelo secondo Luca - Lc 8,1-3
In quel tempo, Gesù se ne andava per città e villaggi, predicando e annunciando la buona notizia del regno di Dio. C’erano con lui i Dodici e alcune donne che erano state guarite da spiriti cattivi e da infermità: Maria, chiamata Maddalena, dalla quale erano usciti sette demòni; Giovanna, moglie di Cuza, amministratore di Erode; Susanna e molte altre, che li servivano con i loro beni.
Il Vangelo di oggi sembra consegnarci soltanto alcuni dati di cronaca. In realtà contiene tre spunti importanti. Innanzitutto si sottolinea l’itineranza di Gesù. Gesù è veramente il Pastore buono e bello che va in cerca degli smarriti, dei perduti, dei senza volto perché sfigurati dal peccato (cfr. Luca 15,4-7). È Lui che attraversa le strade polverose della Palestina per annunciare che il Dio dei padri è il Padre di ogni consolazione (cfr. 2Corinzi 1,3), che è presente in tutti ed agisce per mezzo di tutti (cfr. Efesini 4,6), che si compiace del Suo Figlio, e in Lui, di tutti i Suoi figli (cfr. Marco 1,11). Ecco allora la buona notizia: il Regno dei Cieli non è più un “luogo” come indicato nelle cosmogonie di tutte le religioni, ma è una Persona. È Gesù il Regno di Dio fatto di pace, consolazione, misericordia, perdono, amicizia, vita senza fine offerta gratuitamente a tutti gli uomini di ogni tempo. E come Gesù anche la Chiesa dovrà attraversare i secoli ed essere “itinerante” ossia non perdere mai il fervore dell’annuncio che Dio è Amore e ha salvato tutti gli uomini. La seconda nota teologica inserita in questo breve sommario è relativa ai Dodici apostoli. La loro identità non è più data dalle loro origini, dai loro mestieri, dalle loro provenienze, ma dal fatto di essere “con” Gesù! È la familiarità con Lui a determinare la loro missione. Non sono stati chiamati per annunciare sé stessi, ma per dire al mondo sino alla fine dei tempi che Dio è Padre e noi siamo Suoi figli perché inseriti nel Figlio Unigenito attraverso il Battesimo. E questo è il compito di ogni battezzato: annunciare con la vita che abbiamo incontrato il Signore e che il Suo Amore ha dato senso a tutta la nostra esistenza. La sequela di Gesù è fatta di amore, di desiderio di “stare” con Lui, di ascolto fedele della Sua Parola. I Vangeli sono giunti fino a noi perché pur non avendo visto Gesù personalmente possiamo conoscerlo e farlo conoscere nell’obbedienza alla Sua Parola fino a quando non saremo per sempre con Lui che poi è il fine di tutta la Creazione (cfr. 1Tessalonicesi 4,17). D’altra parte “essere con Gesù” è la nostra risposta al Suo desiderio ardente e che non conosce tentennamenti, di essere “con noi”. Lo apprendiamo già dal Nome del Bambino: «Ecco, la vergine concepirà e darà alla luce un figlio: a lui sarà dato il nome di Emmanuele, che significa Dio con noi» (Matteo 1,23). E tutta la vita di Gesù confermerà questa “vocazione” di Dio ad “essere con” l’uomo. Infatti nella chiamata dei Dodici l’Evangelista specificherà: «Ne costituì Dodici - che chiamò apostoli -, perché stessero con Lui» (Marco 3,14). Ancora: nel momento dell’addio, poco prima della Passione, Gesù dirà ai Suoi discepoli: «Quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, verrò di nuovo e vi prenderò con me, perché dove sono io siate anche voi. E del luogo dove io vado, conoscete la via» (Giovanni 14,3). Infine, nel momento della morte, Gesù dirà al ladrone pentito: «In verità io ti dico: oggi con me sarai nel paradiso» (Luca 23,43). L’ultima annotazione: ci viene segnalata la presenza di un gruppo di discepole. È una rottura definitiva con la tradizione giudaica che non prevedeva il discepolato femminile verso i rabbini. Gesù annuncia che tutti possiamo seguirLo se vogliamo trovare la pace vera e la gioia di una vita vissuta e donata nell’Amore di Dio e dei fratelli.
Caro Gesù,
Ti ringraziamo
dal profondo del cuore
perché sei venuto sulla Terra duemila anni fa
per cercare l’Uomo
e dirGli a nome del Padre e Tuo
che è finito il tempo
della schiavitù del peccato
e dell’orrore della morte.
Sei venuto ad annunciare il Tuo Regno
che non è l’ennesimo luogo
dove alcuni comandano
e mandano gli altri
a sacrificarsi e a morire per loro.
Dove il più forte detta la legge.
Sei venuto a dirci che il Regno sei Tu,
e che desideri talmente tanto
condividerlo con noi
che hai offerto la Tua vita per noi.
Il Regno è il Tuo Cuore
senza steccati e senza gerarchie
dove la comunione con Te e tra di noi
è il fondamento della felicità
e della Vita senza fine.
È un Regno aperto a tutti,
come è stato aperto
il Tuo costato sulla Croce,
soprattutto per gli ultimi, i senza volto,
i senza voce della Storia dei potenti.
È un Regno che ha già
le Sue radici sulla Terra
e che riconosciamo quando incontriamo
uomini e donne dagli occhi di brace
che non hanno paura
di vivere e morire per amore.
Che riconosciamo in quei gesti
e in quelle parole
che testimoniano che in questo Regno
finalmente il potere dell’Amore
è più forte dell’amore per il potere.
Grazie Gesù per averci spalancato
le porte di questo Regno,
le porte del Tuo Cuore.
Buona giornata a tutti! La Mamma Celeste ci benedica e sorrida sempre!