5 minuti con Gesù

Commento al Vangelo del giorno a cura di P. Antonio Maria Carfì

21 Settembre 2023 - Giovedì

21 Settembre 2023 - Giovedì

 

Carissimi Amici, buongiorno a tutti! Dio è Amore!

Mettiamoci in ascolto della Parola di Gesù:

Dal Vangelo secondo Matteo – 9,9-13 –

In quel tempo, mentre andava via, Gesù, vide un uomo, chiamato Matteo, seduto al banco delle imposte, e gli disse: «Seguimi». Ed egli si alzò e lo seguì.
Mentre sedeva a tavola nella casa, sopraggiunsero molti pubblicani e peccatori e se ne stavano a tavola con Gesù e con i suoi discepoli. Vedendo ciò, i farisei dicevano ai suoi discepoli: «Come mai il vostro maestro mangia insieme ai pubblicani e ai peccatori?».
Udito questo, disse: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati. Andate a imparare che cosa vuol dire: “Misericordia io voglio e non sacrifici”. Io non sono venuto infatti a chiamare i giusti, ma i peccatori».

Il Vangelo di oggi racconta la chiamata di Levi, il pubblicano, che diventerà Matteo l’Evangelista. Che passaggio: da collaboratore dei Romani nell’esigere le tasse degli Ebrei (magari facendoci anche la cresta sopra) a collaboratore di Dio! Da rappresentante di una classe – i pubblicani – considerata l’ultima nella scala sociale dei Giudei a rappresentante di Dio!
Diciamoci la verità: un “bel” salto! E siccome ciò che Gesù opera con una persona non è mai solo per “quella” persona, ma per tutti, attraverso la chiamata di Matteo il buon Dio ci rivela alcune cose fondamentali per la nostra vita. Innanzitutto il fatto che Dio – che è Onnipotente, Onnisciente, Creatore di tutto dal nulla – non vuole fare nulla senza di noi! Pensiamo a quanta stima ha l’eterno Padre per ognuno di noi. Siamo stati creati per un disegno di amore e siamo sulla Terra per realizzare qualcosa che solo noi possiamo fare, a prescindere dalle chiamate particolari (matrimonio, sacerdozio, vita consacrata, professioni etc. etc.).
E a cosa siamo chiamati tutti? Ad introdurre nello spazio della nostra vita il seme dell’Amore di Dio perché amando e lasciandoci amare possiamo fare lievitare tutta la “pasta” del nostro piccolo mondo personale verso Dio: «Il regno dei cieli è simile al lievito, che una donna prese e mescolò in tre misure di farina, finché non fu tutta lievitata» (Matteo 13,33); perché vivendo con sapienza evangelica la nostra esistenza terrena possiamo dare sapore al nostro tempo umano: «Voi siete il sale della terra» (Matteo 5,13); perché lasciandoci accendere ed illuminare dalla Parola di Dio possiamo diventare piccoli fiammiferi che danno luce e riscaldano chi ci sta accanto: «Voi siete la luce del mondo» (Matteo 5,14).
È bellissimo sapere che Dio vuole “avere bisogno” di noi! Lo metto tra virgolette perché Dio ovviamente non ha bisogno di nessuno, ma nella Sua infinita libertà ha scelto di fare alleanza con noi uomini e nel Figlio ci ha lasciato la Via da seguire, la Verità in cui credere, la Vita da vivere già su questa terra attraverso piccoli atti di fede: «Chi crede nel Figlio ha la vita eterna» (Giovanni 3,36). La chiamata di Dio alla vita e le Sue chiamate alle nostre vocazioni personali ci danno la cifra della Sua paternità amante e, cosa che ci sorprende sempre, della fiducia che Lui ripone in noi.
Ma c’è di più. Dalla sorpresa scandalizzata dei farisei vedendo Gesù a tavola con pubblicani e peccatori apprendiamo una cosa stupenda: Gesù non è venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori a conversione. Non è venuto a fare la conta dei “sani”, ma di tutti coloro che sono malati, nell’anima nel corpo e nello spirito: cioè tutta l’Umanità! Questa notizia è splendida perché ci libera finalmente da ogni ansia da prestazione nei confronti di Dio! Dalla paura di dovere essere perfetti per presentarsi a Lui nella preghiera. Dalla paura di dovere fare delle cose grandi ed importanti per piacerGli. È venuto a chiamare me che sono peccatore per dirmi di non avere più paura di Lui, ma di affidarGli ogni cosa a cominciare proprio dal peccato che solo Lui può perdonare. Infine stamattina Gesù ci consegna l’unica unità di misura con la quale legge la nostra vita: la misericordia, letteralmente l’attitudine di un Dio che dà il Cuore ai miseri.

Caro Gesù,
che spettacolo
vedere Matteo alzarsi
dal banco delle imposte.
Alzarsi da una posizione
in cui guardava solo i soldi
e le mani dei debitori,
per fissare ora il suo sguardo smarrito e perso
nei Tuoi occhi di Amico degli uomini.
E dall’incontro con la Tua Voce
e il Tuo Sguardo tutto cambia!
Ora posso guardare il cielo e le stelle
e la sabbia del mare e le acque limpide che scorrono
e riconoscervi grato il dono di Dio!
Ora posso guardare una creatura
non per possederla, ma per amarla, col Tuo Cuore.
Ora soprattutto posso smettere
di avere paura di Te!
Pensavo che fossi venuto a cercare i Santi
e i perfetti e coloro che non sbagliano mai,
né con Te né con i fratelli.
E invece dici che sei venuto proprio per i peccatori
e allora sento di alzarmi anch’io in piedi
per gridare: “Eccomi Gesù, stai cercando me!”.
È bellissimo sentirsi cercati dall’Amore
che sa guardare e guarire le ferite del cuore!
È bellissimo sapere che non vuoi sacrifici,
ma che la misericordia,
l’unica moneta che ha corso in Cielo,
circoli anche tra di noi per farci ricchi di amicizia
e di gioia e di relazioni nuove libere e liberanti,
con Te e con i fratelli.
Grazie Gesù, non smettere mai di chiamarmi
e sarò per sempre figlio di Dio e fratello di tutti!

 

Buona giornata a tutti! La Mamma Celeste ci benedica e sorrida sempre!

Appuntamenti

Orari

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10.30
18.00


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La Fraternità accoglie quanti desiderano unirsi
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(Lunedì ore 7.00)
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