Carissimi Amici, buongiorno a tutti! Dio è Amore!
Mettiamoci in ascolto della Parola di Gesù:
Dal Vangelo secondo Giovanni - Gv 15,9-11
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli:
«Come il Padre ha amato me, anche io ho amato voi. Rimanete nel mio amore.
Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore.
Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena».
“Rimanere” = voce del verbo “amare davvero”! Alla gioia vera si giunge rimanendo nell’Amore fra il Padre e il Figlio; Amore che il Padre e il Figlio vogliono donarci. Ossia, Gesù ci dice che ci ama con lo stesso Amore che circola tra Lui e il Padre, per cui possiamo dire che non si tratta tanto di un ‘sentimento’ per quanto straordinario e soprannaturale, ma di una vera e propria Comunione tra il Padre e il Figlio. Siamo dunque invitati a ‘rimanere’ dentro questa Comunione, a gustarla, a viverla come un dono immenso ed immeritato; dobbiamo ‘rimanerci’ perché è l’unica realtà stabile e sicura della nostra vita; tutto il resto, infatti è fragile ed effimero. Se ci sembra difficile questo discorso, Gesù ci indica subito la via concreta per ‘rimanere’ in questa Comunione divina che riempie di gioia la nostra vita: osservare i Comandamenti! Dinanzi a questa rivelazione il nostro cuore deve gioire profondamente! Perché finalmente comprendiamo che i Comandamenti non vanno osservati per paura del ‘castigo’ di Dio; perché altrimenti Dio poi ‘non ci fa le grazie’; perché alla fine risultiamo scritti ‘nel libro dei cattivi’… Niente affatto! In gioco c’è l’Amore, la Comunione con Dio e con i nostri fratelli e sorelle in umanità! È straordinario ciò che dice Gesù: l’osservanza dei Comandamenti non ci rende schiavi, persone prive di personalità (come vuol farci credere la cultura atea e pagana di oggi). Lo afferma con grande forza l’Apostolo Paolo: «E voi non avete ricevuto uno spirito da schiavi per ricadere nella paura, ma avete ricevuto lo Spirito che rende figli adottivi, per mezzo del quale gridiamo: “Abbà! Padre!”» (Romani 8,15). Pertanto l’osservanza dei Comandamenti ci rende ‘figli’!!! Infatti Gesù ha appena detto: «Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore». Osservare i Comandamenti ci rende figli, proprio come Gesù! Fratello e Sorella mia che hai la bontà e la pazienza di leggermi: è alta la posta in gioco, molto alta. Non c’è in gioco qualche ‘rimprovero’ del Signore per non avere obbedito… C’è in gioco la nostra identità di ‘figli di Dio”, dalla cui presa di coscienza dipende la nostra gioia e la nostra pace. Perché se prendo coscienza che sono figlio di Dio allora sentirò rivolte direttamente a me queste parole di Gesù: «Le mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco ed esse mi seguono. Io do loro la vita eterna e non andranno perdute in eterno e nessuno le strapperà dalla mia mano» (Giovanni 10,27-28). Nessuno può strappare la nostra vita dalle mani di Gesù, nostra Signore e Fratello; mani forate perché ferite dall’Amore per noi. Ancora Paolo ci ricorda con il fervore di sempre: «Chi ci separerà dall’amore di Cristo? Forse la tribolazione, l’angoscia, la persecuzione, la fame, la nudità, il pericolo, la spada? […] Ma in tutte queste cose noi siamo più che vincitori grazie a colui che ci ha amati. Io sono infatti persuaso che né morte né vita, né angeli né principati, né presente né avvenire, né potenze, né altezza né profondità, né alcun'altra creatura potrà mai separarci dall'amore di Dio, che è in Cristo Gesù, nostro Signore» (Romani 8,35-39). Se dunque nulla può separarci dall’Amore di Dio allora la nostra gioia non può esserci tolta e sebbene le preoccupazioni possono farci conoscere momenti difficili, tuttavia il fondo del cuore rimane tranquillo perché sappiamo che come figli di Dio siamo costantemente custoditi nel Suo Amore, anche quando non lo ‘sentiamo’! Se dunque ‘rimaniamo’ nell’Amore di Dio osservando i Suoi comandamenti è lecito chiederci: qual è il Comandamento da osservare? Ed ecco un’altra stupenda rivelazione di Gesù: «Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi. Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici. Voi siete miei amici, se fate ciò che io vi comando» (Giovanni 15,12-14). E allora osservando il Comandamento dell’Amore diventiamo ‘Figli’; ma non solo, anche ‘Amici’: siamo gli amici di Dio! Ed è il come che fa la differenza: ci è offerta la possibilità di amare come ama Gesù, perché Lui riversa nel nostro povero cuore l’abbondanza del Suo Amore. E Gesù ci ha amati dando la vita per noi, per cui possiamo dire: ‘dare la vita’ = voce del verbo amare!
Caro Gesù,
noi siamo figli del nostro tempo
e Tu sai quanto siamo allergici
a parole come
‘obbedire’ e ‘comandamenti’.
Siamo adulti! Siamo grandi!
Noi vogliamo essere liberi!
Però dobbiamo ammettere che in realtà,
alla fine ci ritroviamo schiavi:
di noi stessi, delle nostre paure,
del giudizio degli altri,
delle nostre fragilità,
degli idoli che abbiamo finito per servire
e che alla fine
ci hanno asservito ad essi, disumanizzandoci.
Eppure pensavamo di essere liberi
proprio ‘liberandoci’ di Te!
E Tu, invece, oggi ci fai capire
che siamo veramente liberi e felici
solo quando viviamo
da ‘figli’ del Padre e ‘amici’ di Tuoi.
Sì, perché obbedire a Te e al Padre
è l’unico modo autentico
per ritrovare sé stessi
e la propria identità di figli amati
sino alla follia della Croce.
E, pur sapendo quanto siamo fragili,
ci offri le chiavi del Tuo Cuore,
per accedervi liberamente
ed imparare da Te l’arte dell’amare
che, alla Tua scuola,
consiste nel dare la vita!
Donaci di comprenderlo,
per fare della nostra vita
un capolavoro di bellezza,
un dono a Te
e ai nostri fratelli e sorelle in umanità.
E saremo veramente liberi perché felici,
di quella felicità che è figlia
del Tuo Amore per noi.
Buona giornata a tutti! La Mamma Celeste ci benedica e sorrida sempre!