5 minuti con Gesù

Commento al Vangelo del giorno a cura di P. Antonio Maria Carfì

24 Giugno 2025 - Martedì

24 Giugno 2025 - Martedì

Carissimi Amici, buongiorno a tutti! Dio è Amore!

Mettiamoci in ascolto della Parola di Gesù:

Dal Vangelo secondo Luca - Lc 1,57-66.80

Per Elisabetta si compì il tempo del parto e diede alla luce un figlio. I vicini e i parenti udirono che il Signore aveva manifestato in lei la sua grande misericordia, e si rallegravano con lei. Otto giorni dopo vennero per circoncidere il bambino e volevano chiamarlo con il nome di suo padre, Zaccarìa. Ma sua madre intervenne: «No, si chiamerà Giovanni». Le dissero: «Non c’è nessuno della tua parentela che si chiami con questo nome». Allora domandavano con cenni a suo padre come voleva che si chiamasse. Egli chiese una tavoletta e scrisse: «Giovanni è il suo nome». Tutti furono meravigliati. All’istante si aprirono la sua bocca e la sua lingua, e parlava benedicendo Dio. Tutti i loro vicini furono presi da timore, e per tutta la regione montuosa della Giudea si discorreva di tutte queste cose. Tutti coloro che le udivano, le custodivano in cuor loro, dicendo: «Che sarà mai questo bambino?». E davvero la mano del Signore era con lui. Il bambino cresceva e si fortificava nello spirito. Visse in regioni deserte fino al giorno della sua manifestazione a Israele.

Oggi la Chiesa festeggia la natività di Giovanni il Battista che Gesù stesso ha definito “il più grande tra i nati da figli di donna”. È il Precursore, colui che Dio ha scelto per preparare la via al Messia. È bello pensare che Dio si serva degli uomini per realizzare il Suo progetto di salvezza per l’Umanità. È sorprendente questo desiderio di Dio di voler avere “bisogno” di noi anche se potrebbe fare tutto senza di noi. Questo ci fa comprendere che il rapporto con Lui non è una relazione tra Padrone e schiavi, ma tra Padre e figli. Ed è un Padre che vuole sollecitare nei Suoi figli il senso di appartenenza e di corresponsabilità! È bello potersi sentire parte di un’immensa famiglia, l’Umanità, per salvare la quale Dio ha mandato il Figlio nel mondo perché il mondo si salvasse per mezzo di Lui. Allora al di là della santità personale del Battista sarà bene comprendere che tutti i battezzati siamo chiamati a svolgere la sua stessa missione profetica, quella cioè di indicare al mondo che Gesù è l’Agnello di Dio, Colui che toglie il peccato del mondo e vince per sempre la morte col Suo Amore. Non si tratta di “imitarlo” nel vestirsi con pelli di cammello o nel cibarsi di miele selvatico! Si tratta piuttosto di aguzzare la vista del cuore per riconoscere Gesù presente in mezzo agli uomini, come ha fatto il Battista lungo le rive del Giordano. Il profeta non è colui che indovina il futuro, ma è colui che costruisce la vita sulla Parola di Dio e ne fa la Roccia della propria esistenza, come ha fatto Giovanni. Infine chiediamo a questo grande Santo il dono della coerenza e del coraggio della testimonianza. Forse non saremo chiamati a versare il nostro sangue per Gesù come ha fatto lui. Tuttavia nella vita di tutti i giorni siamo chiamati a vivere quelle piccole morti al nostro egoismo, all’orgoglio, alla superbia, alla lussuria per fare crescere in noi l’Amore di Cristo!

Caro Gesù,
è bella la figura del Battista, l’uomo dallo sguardo così purificato dai silenzi del deserto che sulle rive del Giordano ha potuto riconoscerTi come l’Agnello di Dio, Colui che toglie il peccato dal mondo. Abbiamo bisogno di figure come la sua! Siamo stanchi dei tanti radicalismi religiosi che producono odii e guerre e tanta sofferenza. Siamo stufi dei tanti maestri dai discorsi vuoti, non accompagnati dalla testimonianza della vita. Vogliamo imparare da lui, invece, l’arte della vera “radicalità” che non consiste nel diventare fondamentalisti, ma nel “mettere radici” nell’Amore. Come il Battista, anche noi vogliamo affinare lo sguardo del cuore per riconoscerTi come l’Amore fatto Uomo, che viene nel mondo non per condannarlo, ma per salvarlo! Come il Battista, anche noi vogliamo essere uomini e donne che non hanno paura del deserto e dell’emarginazione, per diventare voci credenti e credibili dell’unico Amore possibile e vero, quello di un Dio che non uccide, ma muore per Amore degli uomini, per dare Vita a chi è destinato a morire, come tutti gli uomini di ogni tempo. Grazie Gesù, per questi Santi che doni all’Umanità, segno e garanzia che non ci abbandonerai mai, perché grazie a loro, dai tanti deserti dell’esistenza si leveranno voci che inviteranno sempre a sperare in Te.

Buona giornata a tutti! La Mamma Celeste ci benedica e sorrida sempre!

Liturgia

Orari

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