5 minuti con Gesù

Commento al Vangelo del giorno a cura di P. Antonio Maria Carfì

3 Aprile 2025 - Giovedì

3 Aprile 2025 - Giovedì

Carissimi Amici, buongiorno a tutti! Dio è Amore!

Mettiamoci in ascolto della Parola di Gesù:

Dal Vangelo secondo Giovanni - Gv 5,31-47

In quel tempo, Gesù disse ai Giudei:
«Se fossi io a testimoniare di me stesso, la mia testimonianza non sarebbe vera. C’è un altro che dà testimonianza di me, e so che la testimonianza che egli dà di me è vera.
Voi avete inviato dei messaggeri a Giovanni ed egli ha dato testimonianza alla verità. Io non ricevo testimonianza da un uomo; ma vi dico queste cose perché siate salvati. Egli era la lampada che arde e risplende, e voi solo per un momento avete voluto rallegrarvi alla sua luce.
Io però ho una testimonianza superiore a quella di Giovanni: le opere che il Padre mi ha dato da compiere, quelle stesse opere che io sto facendo, testimoniano di me che il Padre mi ha mandato.
E anche il Padre, che mi ha mandato, ha dato testimonianza di me. Ma voi non avete mai ascoltato la sua voce né avete mai visto il suo volto, e la sua parola non rimane in voi; infatti non credete a colui che egli ha mandato.
Voi scrutate le Scritture, pensando di avere in esse la vita eterna: sono proprio esse che danno testimonianza di me. Ma voi non volete venire a me per avere vita.
Io non ricevo gloria dagli uomini. Ma vi conosco: non avete in voi l’amore di Dio. Io sono venuto nel nome del Padre mio e voi non mi accogliete; se un altro venisse nel proprio nome, lo accogliereste. E come potete credere, voi che ricevete gloria gli uni dagli altri, e non cercate la gloria che viene dall’unico Dio?
Non crediate che sarò io ad accusarvi davanti al Padre; vi è già chi vi accusa: Mosè, nel quale riponete la vostra speranza. Se infatti credeste a Mosè, credereste anche a me; perché egli ha scritto di me. Ma se non credete ai suoi scritti, come potrete credere alle mie parole?».

La polemica tra Gesù e i Giudei si fa sempre più accesa e sarà un crescendo come vedremo nei prossimi giorni. I Suoi rimproveri oggi raggiungono anche noi e dobbiamo ascoltarli con attenzione per non correre il pericolo di “credere di credere” ossia di illuderci di avere fede solo perché celebriamo dei riti religiosi. Il primo rimprovero: «Ma voi non avete mai ascoltato la sua voce né avete mai visto il suo volto, e la sua parola non rimane in voi». È vero: possiamo anche sentire proclamare tanta Parola di Dio, in molteplici occasioni, ma questa non diventa “voce” dentro le nostre coscienze. La Parola può fermarsi agli orecchi che ascoltano o qualche volta sfiorare anche le nostre intelligenze, senza però scendere in profondità nei nostri cuori. E per questo la Parola non rimane in noi, cioè non porta frutto, non converte la vita, non ci spinge a vivere la carità. È Seme, potente, ma che non facciamo “morire” in noi e per questo rimane sterile, non illumina il cammino e non riscalda il cuore. Da questo deriva la mancanza di fede: «Infatti non credete a colui che egli ha mandato». L’Apostolo Giovanni scrive così in un altro passaggio: «Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito» (3,16). Allora non credere in Gesù significa non credere all’amore col quale il Padre lo ha mandato a noi; ma se non crediamo all’Amore la nostra vita è destinata all’oscurità e al gelo dei sentimenti veri. Da qui deriva l’altro, durissimo rimprovero: «non avete in voi l’amore di Dio». L’Amore non è questione di sentimenti o di emozioni; non è un Amore che impegna immediatamente la nostra emotività, ma raggiunge e fortifica le nostre volontà. Per farvi un esempio: quando si tratta di perdonare qualcuno, non ci è chiesto di provare simpatia per chi ci ha fatto soffrire, ma di rinunciare a ricambiare il male con il male e, se possibile, di fare anche del bene a chi ci odia; e questo tocca la nostra volontà, non le emozioni. Infine, l’ultimo rimprovero: «Ma voi non volete venire a me per avere vita». Qui Gesù mette il dito nella piaga: come esseri umani sappiamo di essere mortali, che da qualche parte del nostro essere c’è una “data di scadenza” eppure ci ostiniamo a riempirci di cose materiali, andiamo in cerca di sicurezze umane, fragili anch’esse e che diventano a loro volta fonte di paure: è vero, preferiamo morire di paura che vivere di amore! L’invito è invece di andare da Gesù, Vita nostra, Vita che non muore, le cui Parole non passeranno mai.

Caro Gesù,
i Tuoi rimproveri oggi
scuotono le coscienze
come una tempesta di vento
fa oscillare gli alberi di una foresta.
È vero: possiamo proclamare la Parola
senza ascoltarla col cuore.
Possiamo circondarci di icone
e quadri che Ti raffigurano
senza però mai conoscere
davvero il Tuo Volto.
Possiamo andare a Messa e pregare
e celebrare tanti riti
e fare tanti discorsi su di Te
senza avere in noi il Tuo Amore.
E non abbiamo il Tuo Amore
quando il nostro io diventa il nostro “dio”;
quando l’orgoglio e la superbia
invadono con prepotenza
lo spazio del cuore riservato a Te;
quando preferiamo le oscurità delle menzogne
alla chiarezza della verità;
quando permettiamo all’indifferenza
di congelare i sentimenti;
quando consentiamo alle paure
di paralizzare la nostra vita
e così finiamo per morire di paura
piuttosto che vivere di amore;
quando rifiutiamo di spendere i nostri giorni
come figli di Dio e fratelli di tutti!
Sì, perché in fondo, pur dicendoci “cristiani”
non abbiamo ancora davvero creduto
al Tuo folle Amore per noi.
L’unica Follia capace di guarire
le nostre pazzie umane.

Buona giornata a tutti! La Mamma Celeste ci benedica e sorrida sempre!

Liturgia

Orari

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