5 minuti con Gesù

Commento al Vangelo del giorno a cura di P. Antonio Maria Carfì

31 Ottobre 2024 - Giovedì

31 Ottobre 2024 - Giovedì

Carissimi Amici, buongiorno a tutti! Dio è Amore!

Mettiamoci in ascolto della Parola di Gesù:

Dal Vangelo secondo Luca - Lc 13,31-35

In quel momento si avvicinarono a Gesù alcuni farisei a dirgli: «Parti e vattene via di qui, perché Erode ti vuole uccidere».
Egli rispose loro: «Andate a dire a quella volpe: “Ecco, io scaccio demòni e compio guarigioni oggi e domani; e il terzo giorno la mia opera è compiuta. Però è necessario che oggi, domani e il giorno seguente io prosegua nel cammino, perché non è possibile che un profeta muoia fuori di Gerusalemme”.
Gerusalemme, Gerusalemme, tu che uccidi i profeti e lapidi quelli che sono stati mandati a te: quante volte ho voluto raccogliere i tuoi figli, come una chioccia i suoi pulcini sotto le ali, e voi non avete voluto! Ecco, la vostra casa è abbandonata a voi! Vi dico infatti che non mi vedrete, finché verrà il tempo in cui direte: “Benedetto colui che viene nel nome del Signore!”».

Oggi ho bisogno di qualche minuto in più per spiegare alcune affermazioni un po’ “misteriose” di Gesù e alcuni segni che ci offre e che richiedono di essere chiariti.
Chi lo vuole uccidere? Intanto il potere politico rappresentato da Erode Antipa, figlio di Erode il Grande che teme di perdere il suo regno, pur sentendosi forte come un leone. Questo accade in ogni epoca: chi esercita il potere “contro” altri e non “a favore” degli altri si sente forte come un leone ed utilizza la “furbizia” delle volpi. Ma guardate come Gesù smonta Erode e i “potenti” di ogni epoca: si sentono leoni, ma in realtà sono solo delle volpi. Il riferimento è sì alla furbizia, ma anche ad una caratteristica che le rende particolarmente “odiose” perché erano considerate “immonde” in quanto di notte succhiavano il sangue delle galline. E il “potere in mano agli uomini” rappresentato da “vampiri” e “sanguisughe” è tutt’altro che immagine antica e decaduta… E infatti di lì a poco Gesù dirà di Sé stesso di essere la “chioccia” pronta al sacrificio per i pulcini (che siamo noi!).
Alla paura dei potenti di perdere il potere, Gesù risponde che non è venuto per affermare un altro “potere”, fosse anche quello divino. Se un “potere” Gesù ha dato agli uomini è quello di diventare figli di Dio: «A quanti però lo hanno accolto ha dato potere di diventare figli di Dio» (Giovanni 1,12). Dunque il potere di amare come ama Dio: «Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi» (Giovanni 15,12). Allora Gesù ribadisce che si è fatto Uomo per combattere il male spirituale e quello fisico: «Andate a dire a quella volpe: “Ecco, io scaccio demòni e compio guarigioni oggi e domani”».
È chiaro che se anche i potenti accogliessero il Suo messaggio capirebbero che, nel nuovo stile di vita che Gesù è venuto ad insegnare e parteciparci, “regnare” vuol dire “servire”. Così dirà ai Suoi discepoli che litigavano per chi tra di loro fosse il più grande: «Come il Figlio dell'uomo, che non è venuto per farsi servire, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti» (Matteo 20,28). Il potere politico e religioso di ogni tempo vuole uccidere l’Amore! Quell’Amore che ci rende figli e fratelli di tutti. E se anche qualcuno dovrà assumere la responsabilità del governo e della dirigenza lo farà in modo “cristiano” ossia senza angariare coloro che devono essere “governati”.
Sì, in ogni tempo il potere politico e religioso vuole uccidere l’Amore! E l’Amore si farà uccidere! Gesù infatti ribadisce il Suo fermo proposito di raggiungere Gerusalemme non per sfuggire ad Erode, non per paura della morte, ma piuttosto per andare incontro a quelle “volpi” che succhieranno il Suo Sangue credendo di ucciderlo, senza sapere che in realtà si sta compiendo il disegno di Dio di salvarci attraverso il sacrificio del Figlio. Infatti la “fine” ignominiosa e terribile di Gesù non è il trionfo del Male sul Bene, ma la vittoria definitiva dell’Amore sulla Morte! La “fine” di Gesù è in realtà il raggiungimento del “Fine” della Sua Incarnazione/Passione/Risurrezione: la salvezza dell’Umanità. Lo profetizza l’Apostolo Giovanni nel suo vangelo raccontandoci l’Ultima Cena: «Prima della festa di Pasqua Gesù, sapendo che era venuta la sua ora di passare da questo mondo al Padre, avendo amato i suoi che erano nel mondo, li amò fino alla fine» (Giovanni 13,1). Questa di Giovanni non è un’indicazione di tempo: «fino alla fine» della vita terrena di Gesù. È piuttosto una dichiarazione di amore: ci amò sino al raggiungimento del Fine che è la nostra salvezza dal potere del Diavolo e della Morte. E per questo muore per noi; per questo la Volpe uccide la Gallina, ma facendo questo i “pulcini” della Gallina saranno salvi per sempre.
C’è ancora un’annotazione: davanti a questa dichiarazione di amore si può restare indifferenti? Sì, l’Amore autentico presuppone sempre la risposta libera dell’amato! Per questo vale la pena soffermarsi sul modo accorato con cui Gesù si rivolge alla città santa: «Gerusalemme, Gerusalemme, tu che uccidi i profeti e lapidi quelli che sono stati mandati a te: quante volte ho voluto raccogliere i tuoi figli, come una chioccia i suoi pulcini sotto le ali, e voi non avete voluto! Ecco, la vostra casa è abbandonata a voi!». Per due volte di seguito Gesù pronuncia il suo nome rimproverandola di non aver voluto accogliere i tanti messaggi e messaggeri che Dio aveva inviato e per questo ora subirà la desolazione e la distruzione (che avverrà per mano dei Romani nel 70 d.C.). Ecco, alla parola Gerusalemme ora sostituiamo il nostro nome: “Antonio, Antonio”… Il Signore ci visita giornalmente e in molti modi, sta a noi saper discernere i Suoi passaggi e i messaggi che ci invia attraverso la Sua Parola, le persone che incontriamo, i fatti che ci accadono… Dobbiamo imparare a leggere la storia con gli occhiali della fede. E quando l’uomo rifiuta del tutto l’Amore di Dio allora si consegna alla desolazione, alla mancanza di senso, alla disperazione, alla violenza, alla guerra… Quando l’umanità rifiuta l’Amore c’è spazio solo per la morte, ontologica, morale, fisica… Quando l’Umanità non riconosce la paternità amante di Dio smette di essere “umana”. Ecco perché oggi osserviamo sulla Terra la presenza di tanti uomini, ma sempre meno… umanità… E nonostante questo Dio non ci abbandona!

Caro Gesù,
come è strano oggi
leggere che Ti raffiguri
ad una “Chioccia”
che si muoveva tra volpi e leoni!
È immagine che mi disorienta
perché mi aspetterei piuttosto
la figura di un Dio forte
e “muscoloso” e invincibile…
E poi scopro che la chioccia
ha delle caratteristiche tenerissime:
è sempre sollecita dei suoi pulcini,
li scalda, li copre, li nutre,
li protegge, li custodisce
e li chiama di continuo.
Pur essendo fragile e debole
è pronta ad affrontare
qualsiasi animale feroce
per difendere i suoi,
è pronta a dare la vita
per i suoi pulcini…
E allora mi innamoro
di questa immagine
che dice ancor più del pastore
e degli agnellini,
perché un agnello
non diventerà mai “pastore”,
mentre il pulcino e la Chioccia
sono della stessa natura.
E sento una grande intimità
fra Te, Chioccia divina,
e me, pulcino fragile…
E che fine poteva fare una Chioccia
in mezzo a leoni e volpi?
Già, pensavano di averTi ucciso,
mentre Tu davi la Vita per tutti;
pensavano di avere reso muta la Parola
mentre Tu lasciavi parlare
l’Amore che si dona in silenzio;
pensavano di affermare
il potere dei potenti,
mentre vinceva e vince solo
il potere dell’Amore.
Non mi rimane che restare
sotto le Tue ali,
dentro l’abbraccio
di una Chioccia crocifissa
che mi dona la Vita per sempre.

Buona giornata a tutti! La Mamma Celeste ci benedica e sorrida sempre!

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