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25 anni di dono

25 anni di dono

25 anni fa fioriva un germoglio. Una pianticella nuova nel grande albero della Chiesa. Un timido bocciolo che negli anni è cresciuto. E anche grazie al gelo e al vento si è fortificato. È il carisma dei Piccoli Fratelli e Sorelle dell’Immacolata, consegnato nel 2000 al nostro Fondatore p. Santo Donato. Dopo 25 anni, la nostra Fraternità è diventata un giovane albero. Che continua a produrre fiori e frutti. Per celebrare questo nostro Giubileo, che provvidenzialmente coincide con il grande Giubileo della Speranza, abbiamo voluto lasciare un piccolo segno. Un musical. Che ha attirato al Catonateatro, il 30 luglio, numerosissimi spettatori. Un omaggio al nostro amato santo patrono: s. Massimiliano Maria Kolbe.

“Fare della vita un dono”. Un titolo che è sintesi di tutta la spiritualità kolbiana. È il titolo dell’opera rock di Daniele Ricci, noto compositore di musica sacra contemporanea e nostro caro amico. Già nel 2014 la nostra Fraternità l’aveva messa in scena. Con grande successo e con più repliche: dal Catonateatro all’Arena di Palmi al Teatro “Francesco Cilea” di Reggio Calabria. E ora, in occasione del nostro piccolo Giubileo, non poteva mancare una seconda edizione. Con un taglio completamente nuovo.

Stavolta alla versione prettamente storico-narrativa del 2014 abbiamo preferito un taglio metastorico: presentare un padre Kolbe vivo, oggi, in mezzo a noi. Ecco perché ai costumi d’epoca abbiamo sostituito abiti contemporanei. Privilegiando la partecipazione dei giovani. Tanti giovani, che hanno recitato come comparse in sinergia con i membri della Fraternità. Sì, perché noi, Piccoli Fratelli e Sorelle dell’Immacolata, siamo in qualche modo la continuità della presenza di Kolbe oggi, in questo frammento di Italia Meridionale dove s. Massimiliano sognava di fondare una delle sue Cittadelle.

E allora in scena... tutti insieme! Religiosi, religiose, giovani, adolescenti e bambini. Segno eloquente di speranza in questo Giubileo della speranza. Non a caso, proprio in concomitanza con i giorni di grazia del Giubileo dei Giovani a Roma. In piena comunione con la Chiesa universale! Giovanissimo anche il corpo di ballo: le ragazze e i bimbi della Scuola di Danza “Isadora Dance” di Villa s. Giovanni, di Greta Garozzo, in collaborazione con Ilenia Santagati.

Giovane, coinvolgente e di alto livello la musica. Tutta suonata e cantata dal vivo. Con coro e orchestra composta da Sorelle e Fratelli in compagnia di tanti amici laici, sotto la direzione della nostra sor. Francesca Schiavone. Giovani i narratori, che hanno accompagnato il pubblico, scena dopo scena, canzone dopo canzone, alla scoperta della figura straordinariamente attuale di s. Massimiliano. La nostra sor. Mariaconcetta Aronica ci ha aiutati a seguire passo passo il cammino storico di p. Kolbe, dall’infanzia all’eroica offerta della vita. E il nostro amico Francesco Modafferi, attraverso brevi brani poetici – composti sempre dalle nostre Sorelle – ha facilitato l’attualizzazione del messaggio kolbiano. Ricollegandolo a quel complesso mondo di emozioni, sentimenti, desideri, paure che si agitano nel cuore dell’uomo contemporaneo. Sulla scia di un tema sempre attuale e tipicamente giovanile: il sogno.

Il tutto corredato da una scenografia videografica fatta di immagini e video ad alta risoluzione, proiettati sul maxischermo che fa da sfondo al palcoscenico. In perfetta linea con lo stile comunicativo di oggi: l’immagine. Che, se sapientemente armonizzata con testo e musica, è il veicolo più efficace per lasciare impressi nella memoria contenuti ed emozioni. Ad interpretare s. Massimiliano, il nostro p. Gaetano Lombardo. Che ha davvero messo il “cuore nella voce” per dare “voce al cuore” di questo grande santo, il folle dell’Immacolata.

Ed ecco alcuni concetti-chiave che abbiamo scelto come Leitmotiv dell’intero musical. Il sogno, richiamato alternativamente dalle immagini della luna e del sole. La lotta tra bene e male, resa visivamente attraverso il contrasto tra bianco e nero. La presenza dolcissima e costante dell’Immacolata, resa dall’azzurro. Azzurre le luci, azzurro il manto che ricopre il giovane Raimondo e poi i suoi compagni lungo la dura esperienza della guerra.

Ma il manto si fa anche rosso. Per indicare il martirio che attende il giovane santo. Rosso come una delle corone che la Madonna gli offrì in quella visione dei suoi nove anni. Bianca l’altra corona, segno della purezza. Un bianco che trionferà, caricandosi di luce soprannaturale, nella scena della glorificazione di Kolbe in Paradiso. Infine, il mondo. Un globo terrestre offerto da Kolbe giovane all’Immacolata, e a Lei idealmente “restituito” in Cielo: “L’umanità, Immacolata, all’Altissimo ritorna con Te!”.

E allora si realizza il sogno. Il sogno di Kolbe. Ma anche il sogno di noi, Piccoli Fratelli e Sorelle dell’Immacolata. Che con la nostra presenza orante, accogliente e missionaria, vogliamo essere oggi, attraverso la Cittadella dell’Immacolata, una piccola ma autentica risposta alla preghiera ardente del nostro amato santo: “O Immacolata, noi Ti auguriamo con tutto il cuore e con tutta l’anima di prendere possesso al più presto e in modo totale dei nostri cuori e dei cuori di tutti e di ciascuno senza eccezione. Oh, regna su tutti noi e in tutti noi, poveri abitanti di questo globo terrestre che vola negli spazi del cielo, e regna non solo durante questo nostro pellegrinaggio terreno, ma anche per i secoli dei secoli, in eterno!” (SK 1037).

Orari

Sante Messe Domenicali

10.30
18.30


Preghiera quotidiana

La Fraternità accoglie quanti desiderano unirsi
alla preghiera comunitaria

7.00 Lodi e Santa Messa
12.00 Ora media e Santo Rosario
17.00 Vespri, Adorazione eucaristica e Santo Rosario

Logo bianco Cittadella dell'Immacolata