Le stagioni si susseguono. La natura segue il corso delle stagioni. Siamo a giugno. Il sole accarezza le spighe che biondeggiano. I campi si rivestono di luce. Tutto è dorato. Tutto è luce. Tutto indica che il grano è maturo e pronto per la mietitura. “Se il chicco di grano, caduto in terra, non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto” (Gv 12,24). Gesù ce lo ha insegnato. È la logica del morire per dare vita. È il mistero pasquale! Gesù, il chicco di grano, morto in croce per la nostra salvezza, ha portato frutto. Il pane della vita: l’Eucaristia!


L’Eucaristia è nutrimento. E il nutrimento è simbolo di ciò che mira a mantenere e sostenere la vita. Ecco perchè Gesù ci h dato questo Sacramento: per offrirci una fonte da cui attingere forza e vita. Abbiamo un corpo materiale, ma anche un’anima. Abbiamo una vita nella carne, ma anche una vita nello spirito. San Giovanni Paolo II in un’omelia disse: “L’amore all’Eucaristia ci insegna la giusta scala dei valori: a non mettere in primo piano le realtà terrene, ma i beni celesti; ad aver fame non solo del cibo materiale, ma anche di quello che dura per la vita eterna”. Volgiamo il nostro sguardo all’Eucaristia: il testamento dell’amore eterno di Dio per l’uomo.

Domenica scorsa in tutta la chiesa è stata celebrata solennemente la festa del Corpus Domini. Istituita a seguito di alcune rivelazioni private, nel XIII secolo, alla santa badessa agostiniana Giuliana di Retine nella diocesi di Liegi, Belgio.

“Santa Giuliana racconta che le appariva la luna in tutto il suo splendore, ma come una sfera incompleta. Gesù stesso le rivelò il significato: nella luna era raffigurata la Chiesa, e la sua incompletezza indicava la mancanza di una festa liturgica, nella quale i fedeli avrebbero potuto adorare l’Eucaristia”. Ce lo ha spiegato p. Francesco nel corso delle celebrazioni eucaristiche.



Numerosi i fedeli che hanno partecipato a questo tempo di grazia. Dopo la Messa del mattino, momenti di preghiera di adorazione del SS. Sacramento con meditazioni e canti. Alla sera una processione eucaristica tra i viali della Cittadella, accompagnati dalla bellissima immagine che ci ha proporsto p. Francesco: “L’ostensorio è Maria che ha nel grembo Gesù e che passa in mezzo a noi”. Sì, avvolti dalla presenza della Vergine Immacolata abbiamo onorato Gesù, proclamando la sua Maestà. Gesù accompagnato da una schiera di consacrati e consacrate. Gesù seguito dai pellegrini. Un meraviglioso corteo, e petali di rose gettati a terra prima del suo passaggio. Vogliamo dare tutto a Lui. Ogni onore e gloria!





“Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà fame e chi crede in me non avrà sete, mai!” (Gv 6, 35). La Cittadella è il luogo per nutrire la propria anima. Per poi nutrire gli altri. “Voi stessi date loro da mangiare” (Mc 6, 37). I nostri Fratelli e Sorelle si dirigono in pellegrinaggio con due pullman di pellegrini. L’obiettivo: portare Gesù, il Cibo che sazia ogni vuoto interiore, ogni vuoto dell’anima. Questa volta la destinazione è Simeri Crichi (CZ). Ad accogliergli è Don Francesco Cristofaro, nostro amico e noto sacerdote evangelizzatore dei social. Una giornata di fraternità, di preghiera, arricchita dalla visita guidata nel borgo di Simeri. E infine la concelebrazione eucaristica, con la partecipazione delle autorità civili.




E anche questa settimana la Cittadella viene visitata da diversi gruppi. Momenti di grande gioia nella giornata di ritiro del Gruppo Famiglie della parrocchia Santa Maria degli Angeli di Bagnara. Dopo un anno di formazione incentrato sulla Parola, guidati da sor. Katia e sor. Adele, i nostri amici hanno dedicato del tempo alla riflessione e alla condivisione. Per poi concludere con l’agape fraterna e una festosa animazione.


E ancora il gruppo giovani ACR della Parrocchia Cattolica dei Greci, accompagnati dal loro parroco Don Nino Ventura e dagli educatori. Presenti anche l’associazione “Pane spezzato” di San Martino di Taurianova con il parroco Don Pino De Raco, e un numeroso gruppo di Castrovillari (CS).



Infine il gruppo ministranti della parrocchia Maria SS. del Soccorso, accompagnati dal parroco Don Gaetano Galatti e dal viceparroco Don Jean Francois Uwayezu. Dopo aver pregato con noi i Vespri e aver ascoltato la ricca catechesi di p. Giuseppe Saraceno, hanno celebrato la Messa. Per poi cenare insieme alla Fraternità, che li ha accolti con immensa gioia.

È la gioia che si diffonde. È la gioia, quella vera. Quella che ha promesso Gesù a chiunque lo segue. Ogni gioia è fonte di benedizione. E la Fraternità gioisce per la benedizione giunta da Papa Leone XIV a p. Santo Donato e a tutti i Piccoli Fratelli e Sorelle dell’Immacolata, in occasione del 25° anniversario di fondazione. È la gioia di chi ha donato la propria vita al servizio di Gesù per mezzo dell’Immacolata. È la gioia di chi ha lasciato tutto per il Tutto. È la gioia di chi, tuffandosi nel Cuore di Gesù, nel suo infinito Amore, sperimenta il Cielo già sulla terra.
