L’Aurora è vicinissima. La densa caligine dell’inverno si dirada dolcemente, per accogliere il soave tepore di una vita nuova. Una vita – l’unica vita umana – senza macchia. La Tutta Bella. Che col suo candido fulgore dissiperà per sempre le tenebre del male antico. Aprendo la strada al Salvatore. È Lei, Maria Santissima, l’Immacolata! Aurora di speranza per il nostro mondo avvelenato dal peccato. E la Cittadella, “tutta cosa e proprietà dell’Immacolata” (s. Massimiliano M. Kolbe), si prepara a festeggiare la sua Regina. Attraverso giorni intensi di preghiera, accoglienza, fraternità.
Sin dall’aurora la Cittadella ha aperto le porte a numerosi fedeli. Che ogni mattina si sono uniti a noi per la Messa conventuale, presieduta alle 06.15 da p. Santo Donato. A spezzare il torpore della notte, la musica festosa di un canto mariano. Che dà inizio, proprio mentre sorge il sole, alla celebrazione, animata con cura da tutta la Fraternità. Nelle catechesi della Novena, p. Santo ha commentato un testo classico che merita di essere riscoperto: il “Trattato della vera devozione a Maria” di s. Luigi Maria Grignion De Montfort.
Ecco le immagini più belle proposte dal santo e rivisitate in chiave attualizzante da p. Donato: Maria nuovo Eden. Maria Tabernacolo della Ss. Trinità. Maria scala che conduce a Dio. Maria grembo in cui l’anima rinasce misticamente alla grazia. E ancora, il cuore della vera devozione a Maria: l’impegno serio in un cammino di santità, nella piena conformazione a Gesù, nostro Modello. Una ricchezza sconfinata per noi consacrati e per tanti amici laici. E nella Messa pomeridiana, un interessante itinerario attraverso le Litanie Lauretane, offerto da p. Francesco e altri sacerdoti della comunità. Per approfondire alcuni dei titoli mariani più belli. E lasciare che la Madonna entri sempre più nel tessuto della nostra vita quotidiana.
Il mese di dicembre è iniziato con una data speciale: il Primo Venerdì del Mese, incastonato, come una perla preziosa, nel cuore della Novena all’Immacolata. E p. Francesco ha sottolineato l’unione inscindibile tra Madre e Figlio attraverso l’immagine dei Sacri Cuori. Riprendendo un ardito concetto di san Giovanni Eudes: “Il Cuore di Maria è il Cuore di Gesù”. Originale la lettura mariana della piaga del costato di Cristo: “L’unica piaga che non ha provocato sofferenza a Gesù, perché era già spirato. Ma che ha squarciato di dolore il Cuore della Madre”. Prima mistica transverberazione, vissuta poi da tanti santi nel corso della storia.
“Una voce, il mio diletto!” (Ct 2,8). Questo il titolo del ritiro per coppie di sposi guidato da p. Antonio Maria Carfì in collaborazione con alcune Sorelle. Un grido che richiama la grandezza dell’amore sponsale. Ma anche l’attesa dello Sposo, che ha avuto inizio proprio domenica 3 dicembre, con l’apertura dell’Avvento. La catechesi mattutina ha aiutato gli sposi a riconoscere le varie forme di “distorsione” che rischiano di ostacolare l’ascolto della Parola di Dio. L’unica che può salvare, sanare e continuamente ricreare la coppia nelle inevitabili difficoltà quotidiane. Riportando a quell’originario progetto di bellezza e santità con cui Dio ha pensato, sin dalla creazione, l’uomo e la donna.
E davanti a Gesù, vero Sposo di ogni coppia-sposa, i coniugi hanno rinnovato, con gioia e commozione, le promesse matrimoniali. Per poi accompagnare il Signore verso la cappella, con una piccola processione spontanea. E gustare in pienezza il suo Amore eucaristico nella s. Messa. In cui p. Antonio ha invitato ogni coppia ad essere intelligente, cioè a “leggere dentro” le situazioni della vita con la sapienza del Vangelo. Per non lasciarsi irretire dai tranelli che la nostra società secolarizzata tende continuamente alla famiglia.
Dopo la festosa condivisione del pranzo, è stata la volta della condivisione del cuore: un momento di risonanza da cui è emersa soprattutto la gratitudine al Signore per il momento di grazia condiviso. E gratitudine per la Cittadella dell’Immacolata, divenuta veicolo di questa grazia. Una piccola ma potente “Pentecoste familiare”. Che ha visto la partecipazione di circa sessanta le coppie di sposi. E che apre la strada ad un nuovo entusiasmante percorso di evangelizzazione familiare per la nostra Fraternità.
Altri gruppi hanno allietato la Cittadella in questi giorni: le “Legio Mariae” della diocesi, accompagnate da don Danilo Latella, che ha espresso parole di apprezzamento per il carisma della Cittadella; i bambini di Prima Comunione di Melia (parrocchia s. Gaetano Thiene), con il parroco p. Pasquale Triulcio; il Gruppo del Rosario, proveniente da Reggio Calabria. Restiamo gioiosi e trepidanti in attesa dell’Aurora! Che fra poche ore rischiarerà il cielo della Chiesa, del mondo e della nostra vita: “Chi è costei che sorge come l'aurora, bella come la luna, fulgida come il sole?” (Ct 6,10).