Segui la vita della Cittadella

Noi: eredi di un grande santo

Noi: eredi di un grande santo

Una vita donata per amore. Nella gratuità di chi si lancia nel mare in tempesta perché sa che Gesù è là, a tendergli la mano. San Massimiliano Maria Kolbe: speciale patrono e testimone credibile per i nostri tempi difficili. “Solo l’amore crea”: questa la sintesi di tutta la sua vita. Un impegno firmato col sangue, effuso nel martirio d’amore. “Non dimenticate l’amore”: questo il suo testamento. Sempre vivo per tutti noi che ne seguiamo le orme, attratti dalla sua santità. Per noi, che siamo i suoi eredi spirituali.

Giorni di grande grazia quelli da poco conclusi alla Cittadella dell’Immacolata. Sotto il sole cocente dell’estate, una brezza leggera ristora gli animi ogni anno, tra il 14 e il 15 agosto. È il profumo delicato di Maria. Che ci inebria attraverso la santità di uno dei suoi più grandi innamorati: il martire di Auschwitz. Per lasciare subito spazio a Lei, sua Regina, nella solennità della sua Assunzione al Cielo.

Ma tutto, quest’anno, è iniziato con una tempesta. Quella descritta dal Vangelo di domenica 13 agosto (Mt 14,22-33). Acque oscure e agitate, su cui si staglia la figura luminosa di Gesù. E di Pietro, che afferra la sua mano, dopo aver rischiato di affondare per la sua mancanza di fede. Come ci ha fatto osservare p. Santo, «ciascuno di noi vive le proprie tempeste, frutto di ferite». Il modo migliore per affrontarle è non smettere mai di guardare Gesù. Che ci dirà, come a Pietro, “Vieni!”. E allora anche nella nostra anima il vento si placherà e subentrerà la pace.

Tutto questo ha vissuto s. Massimiliano Kolbe. Quante tempeste nella sua vita! Eppure le ha sapute affrontare. Con tre armi – ci ha ricordato p. Francesco nella Messa del 14 – infallibili: «la preghiera, il lavoro e la sofferenza». Un invito concreto ad una vita cristiana più profonda e autentica. Animata dalla preghiera. Spesa nel lavoro come strumento di santificazione propria e altrui. E donata generosamente, attraverso l’offerta di ogni sofferenza per la salvezza del mondo. «L’eredità di padre Kolbe siamo noi», ha continuato con entusiasmo p. Francesco. Richiamando il testamento spirituale del santo ed applicandolo non solo ai consacrati della Cittadella, ma anche ai numerosi amici laici che ne seguono la spiritualità.

«Sull’esempio di san Massimilano, fate della vostra vita un capolavoro!». Questo l’augurio di p. Santo Donato, Fondatore e Custode della Cittadella, ai suoi figli. Che hanno rinnovato i voti di povertà, castità e obbedienza, affidandosi totalmente alla Vergine Immacolata. Un momento sempre toccante per la numerosa assemblea. E, per noi consacrati, una ripartenza, densa di entusiasmo e gioia, in una vita tutta donata per amore.

Dopo la solenne concelebrazione, animata con massima cura, è stato il momento di fare fraternità. Estendendo la gioia del nostro essere famiglia a tanti amici e familiari che si sono fermati per condividere il pranzo e i giochi pomeridiani. Per poi riunirsi ai piedi dell’Assunta, di cui abbiamo cantato i Primi Vespri. Riempie sempre di meraviglia questa fusione tra la Vergine Santa e il suo servo fedele Massimiliano, salito al Cielo quasi “insieme” a Lei: proprio alla vigilia della sua Assunzione.

E il giorno seguente la lode alla Regina del Cielo si è fatta solennissima con la celebrazione della Messa vespertina, preceduta da un’intensa ora di preghiera. P. Santo ci ha portati a contemplare Maria come «la grande Credente, la Nuova Eva». La Donna fedele fin sotto la croce, associata alla gloria del Figlio come alla sua Passione. «La Madonna è viva! E Dio si serve di lei per collaborare alla salvezza dell’umanità perduta di oggi», come confermano le numerose apparizioni mariane riconosciute dalla Chiesa. La parola conclusiva è stata una sola: Paradiso! Una parola proclamata, con forza, da tutta l’assemblea. Perché a questo siamo chiamati. Questo ci ricorda la Donna vestita di Sole, che ci ha preceduti nella gloria. Per attenderci a braccia aperte nel Regno della Luce. In compagnia del nostro caro San Massimiliano Kolbe, «stella fulgidissima nel firmamento della santità».

Orari

Sante Messe Domenicali

10.30
18.00


Preghiera quotidiana

La Fraternità accoglie quanti desiderano unirsi
alla preghiera comunitaria

6.30 Lodi e Santa Messa
(Lunedì ore 7.00)
12.00 Ora media e Santo Rosario
16.30 Vespri, Adorazione eucaristica e Santo Rosario

Logo bianco Cittadella dell'Immacolata