Sono trascorsi 50 giorni dalla Pasqua. Un tempo forte. Un tempo di grazia che ci ha immersi nel mistero della Risurrezione. Una Risurrezione del corpo ma anche una Risurrezione nelle nostre vite. Siamo chiamati a risorgere con Cristo. A risorgere ad una vita nuova: una vita nello Spirito. “È lo Spirito che dà la vita” (Gv 6, 63). Gesù sale al cielo ma ci ricorda che non ci lascia soli: “Quando verrà lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità” (Gv 16, 13). La verità del significato e del senso della nostra esistenza. Un significato che trova la sua dimensione nel riconoscersi figli amati da Dio. Del fare esperienza dell’amore di Dio. Il passaggio da una religiosità per schemi tramandati alla pienezza della relazione. Con un Dio che è Padre, con un Dio che è solo ed esclusivamente Amore. È lo Spirito Santo l’Amore di Dio. Il simbolo tradizionale per lo Spirito Santo è il fuoco. Un fuoco che purifica e risana le ferite della nostra esistenza. Un fuoco che riscalda le notti gelide della nostra vita. Un fuoco che dona luce e illumina il nostro cammino.


“Sono venuto a gettare fuoco sulla terra, e quanto vorrei che fosse già acceso” (Lc 12,49). È l’invito di un Dio che desidera che il fuoco del suo amore sia acceso nei cuori delle sue creature. La Cittadella dell’Immacolata si apre a questo Amore. È un amore gioioso. È un amore che circola tra i membri che ne fanno parte. Venerdì 6 giugno i Piccoli Fratelli e Sorelle dell’Immacolata vivono una gioia speciale. Festeggiano il 43° anniversario di sacerdozio del loro Fondatore e Custode, Padre Santo Donato. L’elezione al sacerdozio. È la grazia di una vocazione al servizio, all’amore. La loro gratitudine e la loro preghiera si innalza al Cielo per il dono del suo “sì” alla vocazione, al servizio, all’amore. Un “sì” autentico del suo cuore al Cuore di Gesù. Un “sì” che, racchiuso nel Cuore Immacolato di Maria, diviene fecondo. Che ha dato vita alla meravigliosa realtà della Cittadella, dono per la Diocesi di Reggio Calabria-Bova e per tutta la Chiesa.



“Riceverete la forza dallo Spirito Santo che scenderà su di voi, e di me sarete testimoni” (At 1,8). Lo Spirito Santo ci guida in missione. Chi ha conosciuto Gesù sente una spinta interiore perché altri lo possano conoscere. La nostra Fraternità si muove ancora una volta, sospinta dal desiderio di annunciare Cristo. Con un numero cospicuo di pellegrini laici si va in pellegrinaggio dal nostro amato patrono calabrese, San Francesco di Paola. Una giornata di preghiera, di formazione spirituale e di fraternità. Nel pomeriggio tempo di svago tra i borghi di Pizzo Calabro. La gente resta affascinata dall’atmosfera di gioia che regna nel gruppo. Testimonianza autentica di un Dio vivo e vicino!




Pentecoste: il compimento della Pasqua. P. Francesco Iermito nel corso delle celebrazioni eucaristiche ci ha invitati a guardare lo Spirito Santo come un “dono stabile per la nostra vita. La Pentecoste è il segno che Dio non ci lascia mai soli, perché lo Spirito Santo è sempre con noi”. Ecco un messaggio che scuote ogni sensazione di solitudine esistenziale vissuta dell’uomo di oggi. E al termine della Messa pomeridiana un rito: lo spegnimento del cero pasquale. P. Francesco ce lo spiega: “Un segno che ci viene tolto perché adesso, infuocati dal dono dello Spirito Santo, dobbiamo essere noi la luce di Cristo che si irradia nel mondo”. San Paolo ci dice che uno dei frutti dello Spirito è la pace (cfr. Gal 5,22). Nel giorno di Pentecoste la nostra preghiera si fa accorata perché il fuoco dello Spirito Santo bruci ogni discordia presente nel mondo, e giunga la pace sino agli estremi confini della terra. Ecco che si accende il cero votivo per la pace, e viene portato in processione alla Cappella del Sacro Cuore. Perchè è il Cuore di Gesù la fonte della vera pace!




“Erano perseveranti nella preghiera, insieme a Maria, la madre di Gesù” (At 1,14). Lo Spirito Santo scende sulla Vergine Maria e gli Apostoli riuniti nel cenacolo in preghiera. Dove c’è Maria, lì c’è la presenza dello Spirito Santo. E la Cittadella, dimora della Tutta Santa, diviene questo cenacolo. Un cenacolo che si apre non solo alla formazione spirituale, ma anche umana e culturale. Sabato e domenica si è svolto un evento formativo di altissimo rilievo, dedicato alla Korean Hand Therapy (KHT), supervisionato dalla dott.ssa Emanuela Sorrenti, referente per la Calabria della EMI Italy Academy, Scuola di neuroterapia integrata impegnata nella diffusione di approcci terapeutici innovativi in Italia e all’estero.

A guidare il corso, il dottor. Jong Baik, uno dei massimi esperti internazionali di Korean Hand Therapy e docente presso varie università nel Regno Unito e negli Stati Uniti, impegnato da anni nella formazione di professionisti nel settore medico e terapeutico. I corsisti sono rimasti entusiasti della Cittadella, ambiente che favorisce una speciale armonia tra persona e natura, offrendo una solida e profonda spiritualità. Molti dei corsisti, provenienti da diverse culture e religioni, oltre allo stesso prof. Baik, hanno voluto partecipare ad alcuni momenti di preghiera comunitaria vissuti dalla nostra Fraternità. E ne sono rimasti profondamente colpiti, per la bellezza e la gioia che hanno percepito nell’essere accolti. 15,16, 17



E ancora, la Cittadella accoglie un gruppo di persone provenienti dalla Francia, che desiderano trascorrere un pomeriggio di ritiro guidati dai nostri Fratelli. Si realizza quanto ha detto Papa Leone XIV nel corso dell’omelia nel giorno di Pentecoste: “A Pentecoste gli Apostoli parlano le lingue di coloro che incontrano, e il caos di Babele viene finalmente pacificato dall’armonia generata dallo Spirito. Le differenze, quando il Soffio divino unisce i nostri cuori e ci fa vedere nell’altro il volto di un fratello, non diventano occasione di divisione e di conflitto, ma un patrimonio comune da cui tutti possiamo attingere, e che ci mette tutti in cammino, insieme, nella fraternità”.


Siamo tutti figli di Dio. Di un Dio che è solo ed esclusivamente Amore! In questo Amore vogliamo dimorare. Entriamo nel cenacolo del nostro cuore, dove spesso troviamo paure, scoraggiamento, ansia, solitudine. Entriamo nelle chiusure del nostro cuore con la Vergine Santa: “Vieni Spirito Santo, vieni per mezzo di Maria!”. E sarà per noi Pentecoste ogni giorno, ogni istante della nostra vita. La discesa di un fuoco d’Amore che risana, che riscalda, che fa nuove tutte le cose.
