5 minuti con Gesù

Commento al Vangelo del giorno a cura di P. Antonio Maria Carfì

14 Marzo 2024 - Giovedì

14 Marzo 2024 - Giovedì

Carissimi Amici, buongiorno a tutti! Dio è Amore!

Mettiamoci in ascolto della Parola di Gesù:

Dal Vangelo secondo Giovanni - Gv 5,31-47

In quel tempo, Gesù disse ai Giudei:
«Se fossi io a testimoniare di me stesso, la mia testimonianza non sarebbe vera. C’è un altro che dà testimonianza di me, e so che la testimonianza che egli dà di me è vera.
Voi avete inviato dei messaggeri a Giovanni ed egli ha dato testimonianza alla verità. Io non ricevo testimonianza da un uomo; ma vi dico queste cose perché siate salvati. Egli era la lampada che arde e risplende, e voi solo per un momento avete voluto rallegrarvi alla sua luce.
Io però ho una testimonianza superiore a quella di Giovanni: le opere che il Padre mi ha dato da compiere, quelle stesse opere che io sto facendo, testimoniano di me che il Padre mi ha mandato.
E anche il Padre, che mi ha mandato, ha dato testimonianza di me. Ma voi non avete mai ascoltato la sua voce né avete mai visto il suo volto, e la sua parola non rimane in voi; infatti non credete a colui che egli ha mandato.
Voi scrutate le Scritture, pensando di avere in esse la vita eterna: sono proprio esse che danno testimonianza di me. Ma voi non volete venire a me per avere vita. Io non ricevo gloria dagli uomini. Ma vi conosco: non avete in voi l’amore di Dio. Io sono venuto nel nome del Padre mio e voi non mi accogliete; se un altro venisse nel proprio nome, lo accogliereste. E come potete credere, voi che ricevete gloria gli uni dagli altri, e non cercate la gloria che viene dall’unico Dio?
Non crediate che sarò io ad accusarvi davanti al Padre; vi è già chi vi accusa: Mosè, nel quale riponete la vostra speranza. Se infatti credeste a Mosè, credereste anche a me; perché egli ha scritto di me. Ma se non credete ai suoi scritti, come potrete credere alle mie parole?».

Nel Suo presentarsi come il Messia atteso da secoli Gesù non si appoggia ad alcuna testimonianza umana, ma riferisce ogni cosa al Padre che lo ha mandato. Gesù è il Figlio che nel corso della Sua vita ha cercato sempre e soltanto la volontà del Padre Suo. Ed offre, a conferma della veridicità di quanto afferma, le opere da Lui compiute, i tanti miracoli che le profezie dell’Antico Testamento annunciavano sarebbero stati compiuti dal Messia. Eppure non è creduto! Che lezione per noi che spesso pensiamo che se il Signore ci facesse vedere qualcosa di straordinario gli crederemmo.
Ha ragione Blaise Pascal, un filosofo francese del 1600 che affermava: «Nessun miracolo è necessario per chi crede e nessun miracolo è sufficiente per chi non vuole credere». Dunque in gioco c’è la fede in Gesù Figlio di Dio!
E poi Gesù rivela la radice di questa mancanza di fede: «Ma voi non avete mai ascoltato la sua voce né avete mai visto il suo volto, e la sua parola non rimane in voi. Voi scrutate le Scritture, pensando di avere in esse la vita eterna: sono proprio esse che danno testimonianza di me».
Questo ammonimento vale anche per noi cristiani del terzo millennio. Chissà quante volte abbiamo ascoltato la Parola di Dio in Chiesa o l’abbiamo letta per conto nostro, ma non abbiamo mai ‘ascoltato’ la Voce che c’è dentro quella Parola. In altri termini, abbiamo ascoltato con gli orecchi, ma non con il cuore. Eppure è fondamentale questo ascolto perché Gesù ci fa capire che da esso dipende il ‘vedere’ il volto di Dio. Ossia, la Parola accolta nel cuore, meditata e vissuta ci fa riconoscere il Volto di Dio, cioè la Sua presenza nel nostro quotidiano, negli avvenimenti che segnano la nostra esistenza.
Non solo: fa vedere il Suo volto anche attraverso il nostro agire, le scelte, lo stile di vita. Il rimprovero di Gesù costringe soprattutto noi, frequentatori di parrocchie e di gruppi, ad un profondo esame di coscienza poiché afferma che apparentemente abbiamo familiarità con le Scritture, le conosciamo, le commentiamo, le spieghiamo, ma non riusciamo a fare esperienza viva del Risorto, del Vivente che parla oggi alla Sua Chiesa e al mondo intero.
Quali sono i segni di questa scollatura? Quelli di sempre, tante volte evidenziati dall’Apostolo Paolo nelle Lettere alle Sue comunità: invidie, gelosie, mormorazioni, critiche, giudizi, divisioni… L’elenco potrebbe ancora allungarsi aggiungendo le nostre personali miserie. Eppure anche questa mattina Gesù, pur scuotendoci, ci mostra uno spiraglio dal quale possiamo di nuovo riprendere il cammino con speranza, nonostante le tante cadute. Infatti afferma: «Ma voi non volete venire a me per avere vita». Sì, Gesù è Colui che dona la vita, una vita che non finisce, la vita definitiva che abbiamo già ricevuto nel Battesimo: dobbiamo solo scoprire di possederla già in noi perché essa dilata il nostro cuore, spezza le catene del male, ci rende veramente liberi per amare nella volontà di Dio.
Infine, Gesù lancia un’accusa che dovrebbe far tremare i nostri cuori quando si rivolge così ai Giudei: «Non avete in voi l’amore di Dio». E io? Ce l’ho davvero l’amore di Dio nel mio cuore? Da cosa posso capirlo? Dal numero di Messe cui partecipo, dalla quantità di Ave Maria che recito, da quante volte al giorno parlo di Dio? Dall’appartenenza a questo o a quel gruppo? O piuttosto la conferma mi viene dalla capacità di perdonare, di guardare gli altri ogni giorno con occhi nuovi, dal non giudicare le intenzioni del cuore degli altri, dal non puntare dita definitivamente accusatorie, dalla carità che vivo iniziando da coloro che vivono al mio fianco, dal non essere egoista…?
Chiediamo al Signore, in questo tempo di Quaresima che ci rimane, di illuminarci col dono dello Spirito Santo per fare un buon esame di coscienza e giungere alla Pasqua con il desiderio rinnovato di imparare a vivere e ad amare come piace a Lui!

Caro Gesù,
i Tuoi rimproveri oggi scuotono le coscienze
come una tempesta di vento
fa oscillare gli alberi di una foresta.
È vero: possiamo proclamare la Parola
senza ascoltarla col cuore.
Possiamo circondarci di icone e quadri che Ti raffigurano
senza mai conoscere davvero il tuo Volto.
Possiamo andare a Messa e pregare
e celebrare tanti riti
e fare tanti discorsi su di Te
senza avere in noi il tuo Amore.
E non abbiamo il Tuo Amore
quando il nostro “io” diventa il nostro “dio”;
quando l’orgoglio e la superbia
invadono con prepotenza
lo spazio del cuore riservato a Te;
se preferiamo le oscurità delle menzogne
alla chiarezza della verità;
se permettiamo all’indifferenza di congelare i sentimenti;
quando consentiamo alle paure
di paralizzare la nostra vita
e così finiamo per morire di paura
piuttosto che vivere di amore;
quando rifiutiamo di spendere i nostri giorni
come figli di Dio e fratelli di tutti!
Sì, perché in fondo, pur dicendoci “cristiani”
non abbiamo ancora davvero creduto
al Tuo folle Amore per noi.
L’unica follia capace di guarire le nostre pazzie umane.

Buona giornata a tutti! La Mamma Celeste ci benedica e sorrida sempre!

Appuntamenti

Orari

Sante Messe Domenicali

10.30
18.00


Preghiera quotidiana

La Fraternità accoglie quanti desiderano unirsi
alla preghiera comunitaria

6.30 Lodi e Santa Messa
(Lunedì ore 7.00)
12.00 Ora media e Santo Rosario
16.30 Vespri, Adorazione eucaristica e Santo Rosario

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