5 minuti con Gesù

Commento al Vangelo del giorno a cura di P. Antonio Maria Carfì

15 Marzo 2024 - Venerdì

15 Marzo 2024 - Venerdì

Carissimi Amici, buongiorno a tutti! Dio è Amore!

Mettiamoci in ascolto della Parola di Gesù:

Dal Vangelo secondo Giovanni - Gv 7,1-2.10.25-30

In quel tempo, Gesù se ne andava per la Galilea; infatti non voleva più percorrere la Giudea, perché i Giudei cercavano di ucciderlo.
Si avvicinava intanto la festa dei Giudei, quella delle Capanne. Quando i suoi fratelli salirono per la festa, vi salì anche lui: non apertamente, ma quasi di nascosto.
Alcuni abitanti di Gerusalemme dicevano: «Non è costui quello che cercano di uccidere? Ecco, egli parla liberamente, eppure non gli dicono nulla. I capi hanno forse riconosciuto davvero che egli è il Cristo? Ma costui sappiamo di dov’è; il Cristo invece, quando verrà, nessuno saprà di dove sia».
Gesù allora, mentre insegnava nel tempio, esclamò: «Certo, voi mi conoscete e sapete di dove sono. Eppure non sono venuto da me stesso, ma chi mi ha mandato è veritiero, e voi non lo conoscete. Io lo conosco, perché vengo da lui ed egli mi ha mandato».
Cercavano allora di arrestarlo, ma nessuno riuscì a mettere le mani su di lui, perché non era ancora giunta la sua ora.

Nel capitolo 7 del Vangelo di Giovanni, viene messa in discussione la figura di Gesù come Messia. Lo contestano perché secondo la tradizione nessuno avrebbe dovuto conoscere le origini del Messia. E invece rinfacciano a Gesù di essere a conoscenza della Sua origine terrena.
La risposta di Gesù è forte e raggiunge anche noi con il suo eco di verità: “Certo, voi mi conoscete e sapete di dove sono. Eppure non sono venuto da me stesso, ma chi mi ha mandato è veritiero, e voi non lo conoscete. Io lo conosco, perché vengo da lui ed egli mi ha mandato”. Il problema anche per noi è proprio questo: l’illusione di conoscere Gesù! Gran parte del mondo conosce Gesù: chi lo crede un bravo uomo, chi un santone, chi un grande carismatico, chi un profeta, chi un impostore.
Anche oggi la Sua figura è la più discussa, la più amata e la più odiata. Ma Lui ci rivela una cosa fondamentale e stupenda: la Sua identità si può comprendere solo alla luce del Suo rapporto col Padre. È Lui, il Padre, che lo ha mandato sulla terra per amore nostro. L’Apostolo Giovanni ricorda con accenti intensi: “Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio Unigenito, perché chiunque crede in Lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna” (Giovanni 3,36). È Lui, il Figlio, che rivela a noi la Paternità amante del Padre e ci dice di Lui la cosa essenziale: è nostro Padre ed è Misericordioso!
Questa rivelazione implica delle conseguenze enormi. Innanzitutto nessuno può andare al Padre senza la mediazione del Figlio. Dice infatti Gesù: “Io sono la vita, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me” (Giovanni 14,6). Inoltre conoscere Gesù e il Suo rapporto col Padre significa riconoscersi tutti come fratelli! Così inizia infatti l’unica preghiera insegnata a noi dal Signore: “Voi dunque pregate così: Padre nostro…” (Mt 6,9).
Ecco allora su cosa si fonda la nostra fede: Gesù è l’inviato del Padre, è il Messia atteso da secoli, venuto a ridare la Vita all’umanità che l’aveva perduta a causa del peccato originale. Non è solo un Messia terreno, Egli stesso è Dio col Padre e con lo Spirito Santo. Mettiamo allora da parte tutte le nostre presunzioni di conoscere il Signore e apriamo il cuore alla gratitudine perché Lui, che è Dio, si è fatto come noi per amore nostro.
La conoscenza di Dio allora non è una questione meramente intellettuale o solo filosofica. Si tratta di venire in contatto con la vera carne del Cristo, che noi possiamo ancora incontrare nell’Eucaristia. Ma questa vera carne è anche la carne di ogni fratello e sorella in umanità, con i quali ormai Cristo si identificherà fino alla fine dei tempi. Lui stesso infatti ci dirà: “Ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere, ero straniero e mi avete accolto, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, ero in carcere e siete venuti a trovarmi. […] In verità io vi dico: tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me” (Matteo 25,36.40).
Ecco allora che lo ‘scandalo’ dell’identità di Gesù è completo. La via per trovarlo non è soltanto la mistica e la contemplazione orante. Anche ogni essere umano, dopo l’Incarnazione, è via per conoscere, amare e servire il Signore. Siamo dunque ancora sicuri di conoscere bene Dio? Il Signore ci liberi da questa tremenda presunzione e ci aiuti a trasformare le nostre relazioni in occasioni per conoscere Lui e il Suo Amore per noi.

Caro Gesù,
è Quaresima
ed è tempo tradizionale di penitenza e di riflessione.
Non si tratta solo di ‘batterci il petto’,
quanto soprattutto di ‘batterci il cuore’,
per scuotere tutta la polvere
che vi si è accumulata sopra
a causa della nostra poca conoscenza di Te.
Liberaci dalla presunzione di conoscerTi,
dalla malattia terribile di sentirci giusti
e ‘a posto’ dinanzi a Te.
Fa’ che la nostra vita
sia una ricerca di Te e del Tuo Amore
guidata dallo stupore e dal desiderio
di immergere le nostre ferite nel Tuo Cuore
per trasformarle in feritoie,
dalle quali non passa più il sangue e il dolore,
ma la Luce della Tua Pasqua.
E non oseremo più dire che Ti conosciamo,
ma che siamo conosciuti e amati da Te.
E la Tua Pace abiterà la nostra vita”.

Buona giornata a tutti! La Mamma Celeste ci benedica e sorrida sempre!

Appuntamenti

Orari

Sante Messe Domenicali

10.30
18.00


Preghiera quotidiana

La Fraternità accoglie quanti desiderano unirsi
alla preghiera comunitaria

6.30 Lodi e Santa Messa
(Lunedì ore 7.00)
12.00 Ora media e Santo Rosario
16.30 Vespri, Adorazione eucaristica e Santo Rosario

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