5 minuti con Gesù

Commento al Vangelo del giorno a cura di P. Antonio Maria Carfì

15 Luglio 2024 - Lunedì

15 Luglio 2024 - Lunedì

Carissimi Amici, buongiorno a tutti! Dio è Amore!

Mettiamoci in ascolto della Parola di Gesù:

Dal Vangelo secondo Matteo - Mt 10,34 - 11,1

In quel tempo, Gesù disse ai suoi apostoli:
«Non crediate che io sia venuto a portare pace sulla terra; sono venuto a portare non pace, ma spada. Sono infatti venuto a separare l’uomo da suo padre e la figlia da sua madre e la nuora da sua suocera; e nemici dell’uomo saranno quelli della sua casa.
Chi ama padre o madre più di me, non è degno di me; chi ama figlio o figlia più di me, non è degno di me; chi non prende la propria croce e non mi segue, non è degno di me.
Chi avrà tenuto per sé la propria vita, la perderà, e chi avrà perduto la propria vita per causa mia, la troverà.
Chi accoglie voi accoglie me, e chi accoglie me accoglie colui che mi ha mandato.
Chi accoglie un profeta perché è un profeta, avrà la ricompensa del profeta, e chi accoglie un giusto perché è un giusto, avrà la ricompensa del giusto.
Chi avrà dato da bere anche un solo bicchiere d’acqua fresca a uno di questi piccoli perché è un discepolo, in verità io vi dico: non perderà la sua ricompensa».
Quando Gesù ebbe terminato di dare queste istruzioni ai suoi dodici discepoli, partì di là per insegnare e predicare nelle loro città.

Quello di oggi è davvero un Vangelo “strano”, che potrebbe ingenerare dei fraintendimenti. Quando Gesù afferma che non è venuto a “portare pace, ma spada”, non sta manifestando una sua indole violenta e guerrafondaia, rimasta a noi sconosciuta. Sta dicendo semplicemente che è venuto a recidere con la spada della Sua Parola ogni radice malata della e nella nostra vita; ogni compromesso di coscienza; ogni alleanza più o meno consapevole con il male!
La “spada” è la Sua Parola. Ascolta cosa dice l’Autore della Lettera agli Ebrei: «Infatti la parola di Dio è viva, efficace e più tagliente di ogni spada a doppio taglio; essa penetra fino al punto di divisione dell'anima e dello spirito, fino alle giunture e alle midolla, e discerne i sentimenti e i pensieri del cuore» (Ebrei 4,12). Solo la Sua Parola può fare chiarezza e guarire i nostri cuori da ogni ipocrisia e sgomento, da ogni desiderio non conforme alla volontà di Dio che è Amore e solo Amore! E questa certezza che Dio è Amore ci libera dalla paura che giudichi i nostri affetti, anche i più cari e sacri – genitori, sposi, figli – in antagonismo con l’amore che dobbiamo a Lui.
È vero che ha detto: “Chi ama padre o madre più di me, non è degno di me; chi ama figlio o figlia più di me, non è degno di me”. Ma che vuol dire davvero? Forse che l’Amore senza misura di Dio, per noi, inizia proprio con noi ad usare il bilancino? Come farei a misurare l’amore per i figli, per esempio? E perché, c’è forse una misura per l’amore di un genitore per i propri figli?
Gesù in realtà sta dicendo un’altra cosa, proviamo a parafrasarla: “Chi non ama il padre, la madre, i figli con il mio Cuore, non è degno di me”. Gesù non ci chiede di “amare di meno” i nostri cari, ma di amare di più, in modo totale, radicale, generoso e straripante, ma ci riusciremo davvero solo se li ameremo con l’Amore che Lui dona a noi gratuitamente! Questo è il senso! Lui sa quanto siano fragili i nostri sentimenti umani, volubili, cangianti, come vadano spesso in crisi… Ecco vuole educarci ad amare in un modo ancora più completo e totale. Sì, perché l’amore vero ha bisogno di totalità! Non ci credi? Ascolta cosa dice San Paolo nel celebre inno alla carità: «La carità […] tutto scusa, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta» (1Corinzi 13,7). O l’amore è tutto o non è niente!
Il passaggio successivo sarà la conseguenza di questo Amore di Dio accolto con fede nella nostra vita: “Chi avrà tenuto per sé la propria vita, la perderà, e chi avrà perduto la propria vita per causa mia, la troverà”. Sì, l’Amore vero ci guarisce dall’egoismo, dall’autoreferenzialità, dal metterci al di sopra di tutti diventando così dispensatori di sofferenze e indifferenze.
Quando ci lasciamo abitare e muovere dall’Amore di Dio non riusciamo più a trattenere nulla per noi, ma sentiamo il bisogno, la “vocazione” a vivere la nostra vita come un dono, con la conseguenza se provo a trattenere qualcosa in modo egoistico perderò ciò che ho solo l’illusione di possedere; se invece interpreto la mia vita come una possibilità di donare e donarmi allora avrò il centuplo già qui su questa terra (cfr. Marco 10,30) e tanta, ma proprio tanta pace nel cuore.

Caro Gesù,
è proprio vero:
la Tua Parola non solo rivela chi sei Tu,
ma ci fa comprendere chi siamo noi realmente!
Tu sei l’Amore che si dona,
che considera degno di sé
solo chi ama
non soltanto col proprio cuore umano,
ma col Tuo Cuore divino!
E noi siamo i destinatari del Tuo Amore folle.
Non sei venuto a pesare i nostri sentimenti,
a porti come antagonista rispetto
ai nostri affetti umani più cari.
Sei venuto piuttosto ad insegnarci
come amare i nostri amori
con un Amore ancora più grande,
purificato da meschinerie ed ipocrisie,
da convenienze ed egoismi
che spesso finiscono per logorare
e mandano in crisi anche i legami più sacri.
Aiutaci a comprendere che seguire Te
non significa caricarci le spalle
di pesi insopportabili
per le nostre spalle
sempre più insofferenti e fragili.
Significa invece incontrare l’Amore
che riempie il cuore
in un modo così straripante
che non possiamo tenerlo per noi,
ma sentiamo l’urgenza di donarlo.
Così le relazioni diventano vere, profonde,
così guariscono le ferite del cuore
che diventano feritoie,
spazi aperti da cui fluisce l’amore e il perdono,
la comprensione e la riconciliazione.
Così la Tua Parola non è più spada che uccide,
ma Eco divino che dà vita e pace
ad ogni relazione, ad ogni battito del nostro cuore.

Buona giornata a tutti! La Mamma Celeste ci benedica e sorrida sempre!

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