5 minuti con Gesù

Commento al Vangelo del giorno a cura di P. Antonio Maria Carfì

16 Giugno 2025 - Lunedì

16 Giugno 2025 - Lunedì

Carissimi Amici, buongiorno a tutti! Dio è Amore!

Mettiamoci in ascolto della Parola di Gesù:

Dal Vangelo secondo Matteo - Mt 5,38-42

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Avete inteso che fu detto: “Occhio per occhio” e “dente per dente”. Ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi, se uno ti dà uno schiaffo sulla guancia destra, tu pórgigli anche l’altra, e a chi vuole portarti in tribunale e toglierti la tunica, tu lascia anche il mantello.
E se uno ti costringerà ad accompagnarlo per un miglio, tu con lui fanne due.
Da’ a chi ti chiede, e a chi desidera da te un prestito non voltare le spalle».

Siamo ancora all’interno del grande Discorso della Montagna, che inizia con la proclamazione delle Beatitudini (capitolo 5 del Vangelo di Matteo). Siamo tutti chiamati a essere “beati” e se questa parola può risultare un po’ estranea alla sensibilità postmoderna possiamo tradurla con un sinonimo che probabilmente ci risulta più allettante: “felici”! La nostra vocazione è la felicità intesa come l’espressione di una coscienza che sente di avere fatto il vero bene, per sé e per gli altri. È su questo motivo di fondo che si articola il Vangelo di stamattina. L’Amore che Gesù ci partecipa è così grande che ci permette di superare le logiche umane del rispondere al male con un altro male – «Occhio per occhio» e «dente per dente» – e di reagire con l’unica forza creativa e rigenerante che è l’amore generoso che il Signore riversa nei nostri cuori con il dono dello Spirito Santo. Il male non si vince con un altro male, ma con un amore sovrabbondante e generoso capace di guarire le ferite inferte dal peccato (nostro e degli altri). È quello che è accaduto sulla Croce: Gesù non ha ucciso nessuno per imporre sé stesso, non ha sterminato chi lo rifiutava come Figlio di Dio, ma si è lasciato uccidere affinché la Verità fosse creduta non con la violenza, ma con l’amore! Ecco il senso dei detti di oggi dai quali traspare la straripante abbondanza dell’amore che guarisce e risana ogni ferita. Di questi detti probabilmente quello meno comprensibile e quello rispetto al quale sentiamo un moto istintivo di ribellione è quello relativo al “porgere l’altra guancia” perché ci sembra un atteggiamento da vigliacchi che potrebbe indurre chi ci colpisce a perseverare nel suo atteggiamento violento. In realtà Gesù specifica: «chi ti percuote sulla guancia ‘destra’». Perché questa sottolineatura? Perché il colpire sulla guancia destra con il manrovescio era il colpo che il padrone dava allo schiavo per aggiungere alla violenza anche lo sfregio del ribadire la propria posizione di dominio. Allora porgere l’altra guancia non è il gesto rassegnato e vigliacco di chi subisce il male, ma è un gesto che richiede una grandissima forza morale poiché sto dicendo a chi mi colpisce: “tu non stai colpendo uno ‘schiavo’, ma una persona ‘libera’ dagli istinti e dal desiderio di vendetta, libera dall’odio e dalle logiche della violenza”. Altro che un detto da rassegnati e deboli: per fare questo occorre una forza morale che può venire solo dall’Amore di Gesù in noi! E così per gli altri detti del Vangelo di oggi: fanno comprendere fino a che punto Gesù può dilatare il nostro cuore fino a renderlo capace di una generosità incomprensibile per il mondo, ma che rende beato/felice veramente chi accoglie nella vita di tutti i giorni la sfida dell’Amore e dell’amare come ama Gesù!

Caro Gesù,
Ti confessiamo candidamente
che quando ci troviamo dinanzi
a questa pagina evangelica
preferiremmo andare oltre,
senza leggerla,
perché ci sembra impossibile
da mettere in pratica!
Poi però ci fermiamo un attimo
e diciamo a noi stessi:
“Tu non puoi chiederci cose impossibili”.
E cominciamo a capire
che se non è nelle nostre forze,
ma Tu chiedi a noi di farlo,
è perché Tu stesso agirai dentro di noi.
E allora si spalanca
agli occhi del nostro cuore
un mondo nuovo!
Iniziamo finalmente a realizzare
che al di là delle forze umane
e dell’intelligenza
e delle nostre possibilità,
siamo abitati dal Tuo Amore
che ci plasma incessantemente
per restituirci la nostra vera identità:
quella dei figli di Dio!
E così il nostro cuore,
che tante volte sentiamo piccolo e meschino,
comincia a dilatarsi,
ad infrangere le barriere
dell’umanamente impossibile,
per scoprirsi capace
di amare come ami Tu.
E fiumi di pace e di felicità
ci invadono a tal punto
che porgiamo davvero
l’altra guancia accorgendoci
che non è la nostra ad essere colpita,
ma la Tua!
Perché Ti apparteniamo,
siamo davvero Tuoi.
E con la Tua presenza in noi
gridiamo al mondo
che solo l’Amore vince,
solo l’Amore crea.
Passa il bruciore alla guancia
e rimane la Tua carezza in fondo all’anima!
E ci sta bene così,
felici di essere Tuoi Amici!

Buona giornata a tutti! La Mamma Celeste ci benedica e sorrida sempre!

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Orari

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