5 minuti con Gesù

Commento al Vangelo del giorno a cura di P. Antonio Maria Carfì

18 Marzo 2024 - Lunedì

18 Marzo 2024 - Lunedì

Carissimi Amici, buongiorno a tutti! Dio è Amore!

Mettiamoci in ascolto della Parola di Gesù:

Dal Vangelo secondo Giovanni - Gv 8,1-11

In quel tempo, Gesù si avviò verso il monte degli Ulivi. Ma al mattino si recò di nuovo nel tempio e tutto il popolo andava da lui. Ed egli sedette e si mise a insegnare loro.
Allora gli scribi e i farisei gli condussero una donna sorpresa in adultèrio, la posero in mezzo e gli dissero: «Maestro, questa donna è stata sorpresa in flagrante adultèrio. Ora Mosè, nella Legge, ci ha comandato di lapidare donne come questa. Tu che ne dici?». Dicevano questo per metterlo alla prova e per avere motivo di accusarlo.
Ma Gesù si chinò e si mise a scrivere col dito per terra. Tuttavia, poiché insistevano nell’interrogarlo, si alzò e disse loro: «Chi di voi è senza peccato, getti per primo la pietra contro di lei». E, chinatosi di nuovo, scriveva per terra. Quelli, udito ciò, se ne andarono uno per uno, cominciando dai più anziani.
Lo lasciarono solo, e la donna era là in mezzo. Allora Gesù si alzò e le disse: «Donna, dove sono? Nessuno ti ha condannata?». Ed ella rispose: «Nessuno, Signore». E Gesù disse: «Neanch’io ti condanno; va’ e d’ora in poi non peccare più».

È un brano conosciuto soprattutto per quel detto divenuto popolare: “Chi è senza peccato scagli la prima pietra”. Gesù ci fa capire col Suo atteggiamento da che parte sta e da che parte dobbiamo stare noi nella vita. Dalla parte dei peccatori, degli ultimi, dei rifiutati, degli emarginati della vita, dei condannati senza appello. Non è venuto per condannare, Gesù, ma per salvare.
Il Suo gesto di chinarsi è stupendo. Mentre tutti stanno ritti, pronti a scagliare le pietre verso l’adultera, Lui si china, ossia si mette allo stesso livello della donna. Mentre tutti guardano la donna dall’alto in basso, in segno di superiorità e disprezzo, Gesù si mette allo stesso livello della donna per guardarla negli occhi.
In realtà, questo abbassamento di Dio verso l’uomo/donna peccatori era già iniziato nell’Incarnazione, quando il Verbo si è fatto carne. Già lì, in quella grotta di Betlemme, Dio aveva occupato l’ultimo posto e da quella culla provvisoria guardava già tutti dal basso verso l’alto, non il contrario! Gesù è il Dio che guarda negli occhi il peccatore per fargli sentire l’Amore che salva.
Chissà cosa avrà visto la donna in quello sguardo. Tutti finora l’avevano guardata solo per desiderarla, solo per avere il suo corpo. A Gesù invece interessa solo il suo cuore. A Gesù interessa solo il nostro cuore! E quella donna, all’improvviso, per la prima volta, si sente veramente amata. Sente ritrovare in quello sguardo indescrivibile la sua dignità perduta. E poi le parole di assoluzione: “Nessuno ti ha condannata?... Neanch’io ti condanno; va’ e d’ora in poi non peccare più”.
Gesù ci dice che la forza per non peccare più non viene dalla paura di essere scoperti o dal castigo. La forza è figlia invece dell’amore! Solo se faccio esperienza della misericordia di Dio posso intraprendere la lotta contro il mio peccato perché la forza mi verrà da Lui e sarà la forza del Suo Amore. Sarà l’Amore il principio guida della mia vita e non la paura.
E noi, da che parte stiamo? Siamo quelli che hanno le pietre in mano? Forse le pietre sono le nostre parole dure dette contro qualcuno o forse gli sguardi impietosi e senza misericordia lanciati a qualcun altro? Forse siamo armati dei giudizi, più taglienti delle pietre? Siamo forse tra quelli che amano nascondersi tra la folla e si fanno forti della maggioranza? Facciamo parte anche noi della schiera moderna dei ‘leoni da tastiera’ che si nascondono dietro uno schermo e sono quelli che sanno tutto di tutti e si fanno giudici perfino di Dio?
Se vogliamo fare esperienza della Bellezza di Dio chiediamo la grazia di riconoscere i nostri peccati, di non essere giudici di nessuno, di non guardare mai più nessuno ‘dall’alto in basso’. ChiediamoGli di fare esperienza del sapore salato delle lacrime di pentimento e degli occhi arrossati dalla polvere della vita per imparare a gustare la gioia dell’amicizia di Gesù e vedere la realtà come la vede Lui, per scoprire orizzonti nuovi di salvezza oltre il nostro peccato e quello degli altri.

Caro Gesù,
prima di incontrarTi
camminavo con uno zaino pieno di pietre,
da lanciare contro chiunque non mi fosse piaciuto.
Ma quando sono caduto a terra
per il peso di quello zaino
e ho inciampato sulle pietre
che io stesso avevo tirato,
lì ho incontrato il Tuo sguardo pieno d’amore,
Al posto delle parole taglienti come lame di fuoco
che provocano ferite a volte inguaribili,
ho preferito la Tua Parola
che è balsamo e unguento sulle piaghe della vita
e vino profumato per la sete d’amore di ogni uomo.
Invece di illudermi di essere giusto e infallibile
ho scoperto la gioia di riconoscere il mio peccato
che attira su di me la Tua misericordia.
E ho fatto una scoperta che mi ha lasciato senza fiato:
il Paradiso non è pieno di Santi…
ma di peccatori perdonati!
E allora c’è posto anche per me!

Buona giornata a tutti! La Mamma Celeste ci benedica e sorrida sempre!

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