5 minuti con Gesù

Commento al Vangelo del giorno a cura di P. Antonio Maria Carfì

19 Giugno 2025 - Giovedì

19 Giugno 2025 - Giovedì

Carissimi Amici, buongiorno a tutti! Dio è Amore!

Mettiamoci in ascolto della Parola di Gesù:

Dal Vangelo secondo Matteo - Mt 6,7-15

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Pregando, non sprecate parole come i pagani: essi credono di venire ascoltati a forza di parole. Non siate dunque come loro, perché il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno prima ancora che gliele chiediate.
Voi dunque pregate così:
Padre nostro che sei nei cieli,
sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno,
sia fatta la tua volontà,
come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
e rimetti a noi i nostri debiti
come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori,
e non abbandonarci alla tentazione,
ma liberaci dal male.
Se voi infatti perdonerete agli altri le loro colpe, il Padre vostro che è nei cieli perdonerà anche a voi; ma se voi non perdonerete agli altri, neppure il Padre vostro perdonerà le vostre colpe».

Siamo dinanzi all’unica preghiera che Gesù ha insegnato ai Suoi discepoli. Ed è una preghiera che possiamo definire la sintesi dei Vangeli e dell’insegnamento di Cristo. Innanzitutto sorge dal profondo del cuore un sentimento di gratitudine verso Gesù perché ci ha rivelato una cosa fondamentale: Dio è Padre! È paternità generativa e amante! In effetti la parola “Dio” è parola particolarmente complessa e, a volte, ambigua perché in nome di questo “Dio” si possono fare cose straordinarie, gesti di carità e di solidarietà verso il prossimo, verso l’umanità che saranno ricordati nei secoli. Basterebbe pensare, per noi cristiani, ai nostri Santi: Madre Teresa, Padre Pio, Padre Kolbe e milioni di altri Santi conosciuti o meno che hanno arricchito la storia dell’Uomo con la loro fede diventata carità in azione. D’altra parte dobbiamo riconoscere che in nome di “Dio” ci sono persone che uccidono, che tagliano la gola, che si fanno saltare in aria. Ecco perché è fondamentale la rivelazione di Gesù: Dio è Padre e come tale è solo Amore senza principio e senza fine che genera e crea. È stupenda questa rivelazione perché ci permette di alzare gli occhi al Cielo e di non scorgervi più solo i nostri sogni o le nostre paure ed inquietudini, ma la presenza di un Padre che ci ama personalmente ed è il Principio senza principio di ogni cosa! È una preghiera terapeutica il “Padre nostro” perché con poche parole risponde alle grandi domande di senso che l’Uomo di ogni tempo si pone: “chi siamo?”, “da dove veniamo?”, “dove stiamo andando?”, “che senso ha la nostra vita?”. Grazie a questa preghiera insegnataci e consegnataci da Gesù ora siamo in grado di rispondere: “Chi siamo?”: siamo “figli”, questa è la nostra vera identità! Non siamo sulla terra per caso, ma per un disegno del Padre su ognuno di noi. “Da dove veniamo?”: dall’Amore del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo”. C’è in ognuno di noi una radice bella, ricca e feconda, sana e sanificante che attinge alla linfa vitale dell’Amore e ci fa sentire l’esigenza profonda, la “vocazione” potremmo chiamarla, universale ad amare ed essere amati. È quella linfa vitale che scorre in noi, resa chiara dalle Parole di Gesù: «Io sono la vite vera e il Padre mio è l'agricoltore» (Giovanni 15,1). “Dove stiamo andando?”: la nostra vita non va ineluttabilmente verso la morte intesa come “la fine” di tutto; ma va verso “il fine” di tutto che è Dio! È ciò che ci viene rivelato dal veggente dell’Apocalisse: «Io sono l'Alfa e l'Omèga, il Primo e l'Ultimo, il Principio e la Fine» (Apocalisse 22,13). “Che senso ha la nostra vita?”: siamo creati per amare ed essere amati e con il nostro amore facciamo fermentare – come il lievito fa con la pasta – quella piccola porzione di mondo in cui viviamo. Lo rivela Gesù stesso: «Il regno dei cieli è simile al lievito, che una donna prese e mescolò in tre misure di farina, finché non fu tutta lievitata» (Matteo 13,33). Preghiera stupenda dunque il “Padre nostro” che ci apre ad una nuova comprensione del mondo e di noi stessi rispetto agli altri perché se ognuno di noi può dire «Padre nostro» allora vuol dire che non siamo più estranei tra di noi, sconosciuti, perfino avversari e nemici, ma siamo “fratelli”, figli di un unico Padre! Infine, un’ultima annotazione sull’ultima parte della preghiera, dedicata al perdono. È singolare il fatto che l’unica richiesta “condizionata” sia quella relativa al perdono: tutte le altre richieste – l’avvento del Regno, la volontà, il pane – sono incondizionate ossia lasciate alla generosità di Dio verso di noi. Solo il perdono è condizionato dal fatto che lo riceveremo se anche noi perdoneremo a chi ci fa del male. Sembra una condizione dura ed estremamente esigente. In realtà ci fa capire cosa vuole fare il Padre di ognuno di noi: vuole divinizzarci, farci diventare “come” Lui, capaci di accogliere il Suo perdono per donarlo agli altri. È questa la condizione fondamentale per cominciare a costruire una nuova civiltà dell’amore.

Caro Gesù,
non finisci mai di sorprenderci!
Nell’insegnarci a pregare
ci riveli che siamo figli di Dio,
figli di quel Padre
che per amore nostro
ha sacrificato Te!
Allora possiamo finalmente guardare il Cielo
e non vederlo più
solo come un luogo
popolato spesso dalle nuvole bianche
dei nostri sogni
o dai nuvoloni minacciosi
delle nostre paure ed inquietudini.
Dopo questa preghiera sappiamo
che il Cielo non è più un luogo,
ma una Casa creata e abitata dall’Amore:
ed è bello sapersi
figli del Padre Tuo e nostro!
Grazie Gesù perché in poche parole
riveli il senso della nostra esistenza.
Sì, perché se siamo figli di Dio
allora il nostro esistere su questa Terra
ha una radice santa e bella
che ci santifica ogni giorno
nella costruzione del Tuo Regno,
in noi, tra di noi.
Grazie Gesù perché a noi
sempre indecisi su tutto
fai comprendere che esiste una “volontà”
fatta di amore, di pace,
giustizia e verità.
Grazie Gesù perché sai
che sono tante le fami
che tormentano i nostri giorni terreni
e ad esse offri un Pane
che dà la vita e la gioia vera,
perché non sfama solo il nostro stomaco,
ma raggiunge nostro cuore.
Grazie Gesù perché ci riveli
che il Padre perdona sempre
e la gioia di questo perdono ricevuto
ci rende capaci di perdonare come Lui
facendoci diventare “creatori”
di pace e di riconciliazione
per un mondo più giusto, più umano e fraterno.

Buona giornata a tutti! La Mamma Celeste ci benedica e sorrida sempre!

Liturgia

Orari

Sante Messe Domenicali

10.30
18.30


Preghiera quotidiana

La Fraternità accoglie quanti desiderano unirsi
alla preghiera comunitaria

7.00 Lodi e Santa Messa
12.00 Ora media e Santo Rosario
17.00 Vespri, Adorazione eucaristica e Santo Rosario

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