5 minuti con Gesù

Commento al Vangelo del giorno a cura di P. Antonio Maria Carfì

20 Dicembre 2024 - Venerdì

20 Dicembre 2024 - Venerdì

Al sesto mese, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te».
A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».
Allora Maria disse all’angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio».
Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l’angelo si allontanò da lei.

Dopo l’annuncio dell’angelo Gabriele a Zaccaria ora ascoltiamo l’annuncio a Maria. E cambia completamente la prospettiva. Innanzitutto se di Zaccaria ed Elisabetta si dice che erano «giusti davanti a Dio e osservavano irreprensibili tutte le leggi e le prescrizioni del Signore» (Luca 1,6), di Maria invece si dice che era «piena di grazia, il Signore è con te» (Luca 1,28). Con una sola, delicatissima pennellata Luca ci dice che sta avvenendo il passaggio dalla giustizia derivante dall’osservanza della Legge al regime della grazia: non è più l’uomo che deve sforzarsi di osservare regole e precetti, adesso è Dio stesso che scende verso noi uomini per inondarci di grazia e di grazie, come fa un Padre verso i Suoi figli più deboli e fragili che da solo proprio non ce la fanno. Per Zaccaria avviene a Gerusalemme, la città santa; per Maria accade a Nazaret, Galilea del nord, considerata terra impura per i continui matrimoni misti tra ebrei e i pagani confinanti. Appare a Zaccaria «alla destra dell’altare dell’incenso» (Luca 1,11) ossia nel luogo più santo del tempio, di fronte al Sancta Sanctorum, dove si custodivano le tavole della Legge; l’incontro con Maria avviene «da lei» (Luca 1,28): che cambio di prospettiva, dal Tempio fatto di pietra al nuovo Tempio, Maria, fatto di carne. Con Maria, Dio annuncia che vuole entrare nel cuore di ognuno di noi! È facile immaginare l’Angelo Gabriele trafelato e stupito. Ha percorso secoli di storia e attraversato generazioni e generazioni di uomini senza mai trovare un cuore disposto ad accogliere integralmente l’Amore di Dio. E proprio a Nazaret si conclude la ricerca “affannata” dell’Amore e trova risposta la domanda piena di dolore di Dio rivolta ad Adamo nell’Eden appena violato dal peccato: «Dove sei?» (Genesi 3,9). È finita la lunga corsa di Dio! Se Adamo ormai annebbiato dalle tenebre del peccato si nasconde, Maria potrà dire a nome di tutti: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola» (Luca 1,38). Per questo è facile immaginare l’emozione di Gabriele dinanzi all’Immacolata ed anche l’infinita gioia di Dio di trovare una creatura disposta a dialogare con Lui e a fidarsi di Lui senza più ombre né ripensamenti. È il momento in cui il Cielo discende sulla terra per abitare il cuore di una giovane vergine nazaretana, ‘la’ Vergine! È finito il lungo tempo dell’attesa del Salvatore da parte degli uomini. Ma è finito anche il tempo di attesa da parte di Dio, perché nella pienezza dei tempi ha trovato finalmente il Tabernacolo dove deporre il Verbo eterno perché si facesse vero Uomo come noi! Cos’è l’Annunciazione? È un atto d’amore. Non è un’imposizione divina, ma una vera e propria proposta d’amore che richiede, per avverarsi nella storia, il consenso di Maria. E Maria, donna intelligente, dialoga col divino. Forse sorprende che la sua prima parola non sia: “Sì, lo voglio”, ma piuttosto un’obiezione: “Come è possibile?”. La sua non è mancanza di fede, ma necessità da parte della creatura di sapere ‘come’ l’Unitrino realizzerà un progetto inaudito e mai avveratosi nella storia dell’umanità: l’Incarnazione, Dio che si fa Uomo come noi. E qui apprendiamo la prima cosa importante per la nostra vita. Spesso noi lanciamo verso il Cielo i nostri ‘perché’ che quasi mai trovano risposte e tornano indietro come boomerang che feriscono ulteriormente la nostra fragilità. I ‘perché’ infatti ci costringono a restare nel campo del razionale. Ma come si fa a spiegare razionalmente il mistero di Dio? Dio non si dimostra, ma si mostra con l’adesione al Suo Amore. La vera domanda da fare a Dio la insegna Maria: ‘Come’ e non perché. Ossia anche noi, come Lei, possiamo dire al Signore: ‘come’, Signore, continuare ad amare, a sperare, a lottare, a credere, quando tutto intorno a noi sembra negare la Tua esistenza, la Tua paternità amante verso gli uomini, la Tua misericordia? Se ai perché Dio non risponde, al come invece risponde col dono dello Spirito Santo: “Lo Spirito Santo scenderà su di te, su di te stenderà la sua ombra la potenza dell’Altissimo”. Maria ci insegna che solo con la partecipazione all’Amore di Dio riversato nei nostri cuori è possibile fare della nostra vita qualcosa di bello per Dio, per noi e per gli altri, pur in mezzo alle contraddizioni e al dolore, alle sconfitte e alle cadute. E poi, la risposta di Maria all’Angelo è il capolavoro di un cuore conquistato dall’Amore. Letteralmente suona così: “Oh sì, voglio con tutta me stessa che si compia in me la volontà di Dio”. Non è un ‘sì’ rassegnato come i nostri che ci permettono di seguire il Signore, ma quasi trascinando i piedi, con fatica e tante resistenze, come costretti e a volte riluttanti. Il Sì di Maria è il capolavoro del Suo Cuore immacolato. È l’adesione entusiasta di tutta la sua vita; ed incondizionata, poiché non chiede al Signore nessun’altra spiegazione. Le basta ormai solo sentirsi irresistibilmente attratta dall’Amore. E questo succede anche a noi quando, pur nella nostra piccolezza, sentiamo che un Amore più grande di ogni cosa, anche del nostro peccato e della morte, ci dà la forza e la gioia per vivere con coerenza la nostra appartenenza a Cristo.

Caro Gesù,
oggi contempliamo con Te
la Tua giovane Mamma nazaretana.
Vorremmo chiederTi in prestito
il Tuo Cuore, per amarLa
come la ami Tu!
Con i Tuoi occhi contempliamo
la Sua bellezza delicata
e nascosta che ha attirato
su di Lei lo sguardo dell’Onnipotente.
Al Suo ‘Sì’ forte e determinato
affidiamo i nostri ‘sì’ fragili e incerti.
Alla Sua spontanea e innamorata adesione
alla volontà del Padre Tuo
affidiamo le nostre scelte calcolate.
Alla Sua disponibilità senza condizioni
al Vostro progetto di salvezza,
affidiamo le nostre resistenze
e i nostri tornaconti.
Alla leggerezza del Suo passo
affidiamo i nostri passi
spesso stanchi e trascinati.
All’entusiasmo della Sua sequela
affidiamo le nostre noie
e le nostre stanche abitudini religiose.
Alla leggerezza del Suo Cuore immacolato
e innamorato di Dio
offriamo le nostre paure
di amare e di rischiare per l’Amore.
Lo facciamo sereni
perché è la Tua Mamma
che dalla Croce hai donato
all’Umanità intera
perché imparasse da Lei
a dire sempre “sì” all’Amore.

Buona giornata a tutti! La Mamma Celeste ci benedica e sorrida sempre!

Liturgia

Orari

Sante Messe Domenicali

8.30
10.30
18.00


Preghiera quotidiana

La Fraternità accoglie quanti desiderano unirsi
alla preghiera comunitaria

6.15 Lodi e Santa Messa (Lun, Mar, Mer)
6.30 Lodi e Santa Messa (Gio, Ven, Sab)
12.00 Ora media e Santo Rosario
16.30 Vespri, Adorazione eucaristica e Santo Rosario

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