5 minuti con Gesù

Commento al Vangelo del giorno a cura di P. Antonio Maria Carfì

23 Settembre 2023 - Sabato

23 Settembre 2023 - Sabato

 

Carissimi Amici, buongiorno a tutti! Dio è Amore!

Mettiamoci in ascolto della Parola di Gesù:

Dal Vangelo secondo Luca – 8,4-15 –

In quel tempo, poiché una grande folla si radunava e accorreva a lui gente da ogni città, Gesù disse con una parabola: «Il seminatore uscì a seminare il suo seme. Mentre seminava, una parte cadde lungo la strada e fu calpestata, e gli uccelli del cielo la mangiarono. Un’altra parte cadde sulla pietra e, appena germogliata, seccò per mancanza di umidità. Un’altra parte cadde in mezzo ai rovi e i rovi, cresciuti insieme con essa, la soffocarono. Un’altra parte cadde sul terreno buono, germogliò e fruttò cento volte tanto». Detto questo, esclamò: «Chi ha orecchi per ascoltare, ascolti!».
I suoi discepoli lo interrogavano sul significato della parabola. Ed egli disse: «A voi è dato conoscere i misteri del regno di Dio, ma agli altri solo con parabole, affinché
vedendo non vedano
e ascoltando non comprendano.
Il significato della parabola è questo: il seme è la parola di Dio. I semi caduti lungo la strada sono coloro che l’hanno ascoltata, ma poi viene il diavolo e porta via la Parola dal loro cuore, perché non avvenga che, credendo, siano salvati. Quelli sulla pietra sono coloro che, quando ascoltano, ricevono la Parola con gioia, ma non hanno radici; credono per un certo tempo, ma nel tempo della prova vengono meno. Quello caduto in mezzo ai rovi sono coloro che, dopo aver ascoltato, strada facendo si lasciano soffocare da preoccupazioni, ricchezze e piaceri della vita e non giungono a maturazione. Quello sul terreno buono sono coloro che, dopo aver ascoltato la Parola con cuore integro e buono, la custodiscono e producono frutto con perseveranza.

Non c’è bisogno oggi di spiegare la parabola giacché lo ha fatto Gesù stesso. Mi soffermo solo su alcune perle che ci consegna il Signore. La prima: «A voi è dato conoscere i misteri del regno di Dio». Questa affermazione mi riempie il cuore di gioia. A noi Gesù ha permesso di conoscere i misteri del regno di Dio, mentre al mondo parla con parabole.
A noi! A noi il Signore ha aperto il Cuore e ha rivelato che il mistero di Dio si può riassumere in una sola parola: «Dio è amore» (1Giovanni 4,16); ha rivelato la volontà salvifica del Padre verso tutti come annuncia San Paolo «[Dio] vuole che tutti gli uomini siano salvati e giungano alla conoscenza della verità» (1Timoteo 2,4). A noi ha rivelato di essere nato da Maria la Vergine e di essersi fatto come noi per farci diventare come Lui: figli di Dio e fratelli tra di noi. Ci ha rivelato che continua a restare con noi sino alla fine dei tempi: «Io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo» (Matteo 28,20). Ci ha rivelato che rimane con noi nell’Eucaristia: «Poi prese il pane, rese grazie, lo spezzò e lo diede loro dicendo: “Questo è il mio corpo, che è dato per voi; fate questo in memoria di me” (Luca 22,19). Ci ha rivelato che mangiare il Suo Corpo e il Suo Sangue ci introduce già nell’eternità: «Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo» (Giovanni 6,51). Ci ha rivelato che la morte è vinta per sempre: «Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà; chiunque vive e crede in me, non morirà in eterno» (Giovanni 11,25-26). A noi ha detto che per essere felici e conoscere una gioia piena e nuova bisogna amare come ama Lui: «Come il Padre ha amato me, anche io ho amato voi. Rimanete nel mio amore. Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore. Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena» (Giovanni 15,9-11).
È bello allora sapere che siamo amati da Dio in modo così profondo e personale che ha aperto il Cuore e ci ha fatto sapere che siamo amati da sempre e per sempre. Un’ultima perla. Non affanniamoci a cercare di capire se siamo il terreno buono della parabola. Solo Dio è “buono”. Il terreno buono in realtà è Gesù! È Lui che porta sempre frutto. Perché è il Figlio obbediente che vive solo per amore verso il Padre e verso di noi. Allora non dobbiamo tanto guardare a quanti frutti produciamo, ma solo se noi stessi siamo seminati nel “campo” che è Cristo. Dobbiamo solo preoccuparci di essere in Lui e allora porteremo frutti abbondanti di carità, perdono, misericordia, amicizia, solidarietà, prossimità verso gli ultimi anche se rimarremo umanamente piccoli e fragili.
Come insegna San Paolo: «Per lui ho lasciato perdere tutte queste cose e le considero spazzatura, per guadagnare Cristo ed essere trovato in lui, avendo come mia giustizia non quella derivante dalla Legge, ma quella che viene dalla fede in Cristo, la giustizia che viene da Dio, basata sulla fede: perché io possa conoscere lui, la potenza della sua risurrezione, la comunione alle sue sofferenze, facendomi conforme alla sua morte, nella speranza di giungere alla risurrezione dai morti. (Filippesi 3,8-11). Infine, l’ultima pennellata la diamo sull’importanza fondamentale della Parola di Dio per la nostra vita. Nella tipologia del primo esempio – la parola caduta sulla strada – Gesù spiega che il Maligno fa di tutto per strapparcela perché sa che gli uomini «credendo, siano salvati». Innamoriamoci della Parola di Dio, leggiamola, preghiamola, facciamone la lampada per i nostri passi e luce sul nostro cammino. Permettiamo a Cristo di comunicarci il Suo Pensiero attraverso la Sua Parola, accolta, amata, creduta, fatta carne in noi come nel grembo di Maria. E pur senza fare nessuna predica, solo dal nostro modo di vivere, saremo testimoni credenti e credibili dell’Amore.

Caro Gesù,
grazie perché a noi,
sì, proprio a noi,
hai voluto rivelare i misteri del Regno.
A noi perennemente dubbiosi,
diffidenti verso di Te,
arrabbiati tante volte con Te
perché Ti riteniamo responsabile
delle nostre sofferenze, dei nostri insuccessi.
E nonostante non ne siamo degni
ci dici cose meravigliose
con parole semplici, comprensibili da tutti!
Ci dici che ci ami talmente tanto
da avere offerto la Tua Vita per noi.
Ci dici che il Dio terribile e lontano,
giudice implacabile ed iroso
delle nostre fantasie religiose
è invece un Padre tenerissimo
e innamorato di noi,
che si prende cura di due passeri
come del cuore dei Suoi figli.
Ci dici che la Tua Bellezza
è racchiusa nella Tua Parola
e per questo il Maligno fa di tutto per rubarcela,
perché ha il potere di trasformare i nostri cuori,
da cuori di pietra in cuori di carne,
capaci di amare come ami Tu!
Capaci di far risplendere in noi
e intorno a noi la gioia di essere
Tua immagine e somiglianza.
Ci dici che sei così generoso
da seminare anche là dove sembra non ci sia speranza
perché Tu sei il Dio dell’impossibile.
Grazie per averci fatto capire
che la Tua Parola è bella, profonda,
calda, così calda che se accolta con fede
ha il potere di incendiare i nostri cuori
e renderli fecondi dell’unico frutto
che non appassisce mai: la carità!

 

Buona giornata a tutti! La Mamma Celeste ci benedica e sorrida sempre!

Appuntamenti

Orari

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10.30
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