5 minuti con Gesù

Commento al Vangelo del giorno a cura di P. Antonio Maria Carfì

24 Luglio 2025 - Giovedì

24 Luglio 2025 - Giovedì

Carissimi Amici, buongiorno a tutti! Dio è Amore!

Mettiamoci in ascolto della Parola di Gesù:

Dal Vangelo secondo Matteo - Mt 13,10-17

In quel tempo, i discepoli si avvicinarono a Gesù e gli dissero: «Perché a loro parli con parabole?».
Egli rispose loro: «Perché a voi è dato conoscere i misteri del regno dei cieli, ma a loro non è dato. Infatti a colui che ha, verrà dato e sarà nell’abbondanza; ma a colui che non ha, sarà tolto anche quello che ha. Per questo a loro parlo con parabole: perché guardando non vedono, udendo non ascoltano e non comprendono.
Così si compie per loro la profezia di Isaìa che dice:
“Udrete, sì, ma non comprenderete,
guarderete, sì, ma non vedrete.
Perché il cuore di questo popolo è diventato insensibile,
sono diventati duri di orecchi
e hanno chiuso gli occhi,
perché non vedano con gli occhi,
non ascoltino con gli orecchi
e non comprendano con il cuore
e non si convertano e io li guarisca!”.
Beati invece i vostri occhi perché vedono e i vostri orecchi perché ascoltano. In verità io vi dico: molti profeti e molti giusti hanno desiderato vedere ciò che voi guardate, ma non lo videro, e ascoltare ciò che voi ascoltate, ma non lo ascoltarono!».

Ben ritrovati a tutti. Dopo il pellegrinaggio in Turchia riprendiamo la nostra rubrica quotidiana. Chi siamo noi cristiani? Dovremmo imprimere a caratteri di fuoco nel nostro cuore questa Parola di Gesù: «Perché a voi è dato conoscere i misteri del regno dei cieli». Gesù non parla a noi per immagini, ma ci ha consegnato il contenuto della Rivelazione che è il frutto del Suo dialogo col Padre: «Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamato amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre mio l’ho fatto conoscere a voi» (Giovanni 15,15). Cosa ci ha fatto conoscere Gesù? Innanzitutto che Dio è Padre e dunque è Amore perché genera eternamente il Figlio nell’Amore dello Spirito Santo. Non esiste “Dio”! Questa è Parola difficile ed ambigua al tempo stesso perché in nome di “dio” si possono commettere nefandezze senza fine; si può perfino uccidere in nome di un “dio”. Pensiamo per esempio agli integralismi di ogni provenienza, ai cosiddetti kamikaze che uccidono (morendo a loro volta) per la loro “fede” … così diversi dai martiri che si lasciano uccidere per non rinunciare alla loro fede… Gesù stesso ci ha messo in guardia: «Vi scacceranno dalle sinagoghe; anzi, viene l’ora in cui chiunque vi ucciderà crederà di rendere culto a Dio. E faranno ciò, perché non hanno conosciuto né il Padre né me. Ma vi ho detto queste cose affinché, quando verrà la loro ora, ve ne ricordiate, perché io ve l’ho detto» (Giovanni 16,2-4). Gesù dunque ci ha rivelato che Dio è Padre e conseguentemente noi siamo Suoi figli! E con la Sua vita ci ha mostrato chi è il vero figlio di Dio. È colui che come Lui vive due dinamiche quotidiane. Primo: cercare sempre la volontà del Padre: «Il mio cibo è fare la volontà di colui che mi ha mandato e compiere la sua opera» (Giovanni 4,34). Secondo: fare della propria vita un servizio di amore, iniziando dalla propria casa: «Anche il Figlio dell’uomo infatti non è venuto per farsi servire, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti» (Marco 10,45). Capisci Fratello/Sorella che hai la bontà e la pazienza di leggermi: a me e a te è stato concesso di conosce i misteri del regno dei cieli, perché siamo figli, siamo amici di Gesù (cfr. Giovanni 15,15)! Immeritatamente e gratuitamente, siamo figli di Dio e amici del Figlio di Dio! È solo in quest’ottica diventa comprensibile il prosieguo: «Infatti a colui che ha, verrà dato e sarà nell’abbondanza; ma a colui che non ha, sarà tolto anche quello che ha». Chi costruisce la propria vita sulla fede/speranza/carità “ha” più di tutti perché ciò che costruisce sarà eterno. Lo annuncia l’Apostolo Paolo: «La carità non avrà mai fine» (1Corinzi 13,8). Invece chi costruisce la vita solo su cose anche belle, ma effimere si illude, perché prima o poi tutto avrà fine e spesso la ricchezza diventa occasione per diventare egoisti, insensibili ed indifferenti.
Ecco perché il Salmista ci mette in guardia: «Alla ricchezza, anche se abbonda, non attaccate il cuore» (Salmo 62,11). Infine, Gesù afferma qualcosa che ancora una volta manifesta la misericordia infinita di Dio. Infatti dopo avere sottolineato la durezza di cuore di molti che porta a rifiutare Dio, ci saremmo aspettati l’annuncio di un castigo senza pietà. E invece il Signore ci sorprende perché anziché la punizione arriva la guarigione: «perché non vedano con gli occhi, non ascoltino con gli orecchi e non comprendano con il cuore e non si convertano e io li guarisca!». Ecco la logica di Dio: guarire l’uomo e non perderlo, perché questa è la sua volontà: «che tutti gli uomini siano salvati e giungano alla conoscenza della verità» (1Timoteo 2,4). E concludiamo con un’ultima riflessione: «Beati invece i vostri occhi perché vedono e i vostri orecchi perché ascoltano». Sentiti avvolto dal cono di luce della beatitudine tutte le volte che ascolti la Parola di Dio proclamata nella Chiesa e guardi con gli occhi del cuore l'Eucaristia: un Dio che ti parla e si lascia adorare da te nel silenzio. Sì, perché solo i silenzi, quelli profondi del cuore sanno riconoscere l’Amore. E forse oggi non ne siamo più capaci perché siamo sommersi da immagini, reels, storie; dal chiacchiericcio a volte assordante dei nostri tanti villaggi globali e virtuali che ci hanno diseducato al silenzio, a quel luogo così intimo e profondo, là dove Dio raggiunge le nostre coscienze per parlarci e inondarci sempre e soltanto di Amore.

Caro Gesù,
lo ammettiamo:
anche noi frequentatori di chiese
spesso ci annoiamo
e quando ascoltiamo la Tua Parola
lo facciamo con sufficienza,
convinti di conoscerla già,
di averla già “sentita” altre volte.
Abbiamo perso lo stupore e la gioia
di chi ascolta una dichiarazione d’amore
rassegnandoci ad un cristianesimo
tiepido e distratto, come se
Ti facessimo un favore
nel partecipare alle Liturgie.
E Tu come sempre ci sorprendi
perché a noi, pellegrini fragili
assetati di felicità
indichi la fonte di ogni gioia:
«Beati invece i vostri occhi perché vedono
e i vostri orecchi perché ascoltano».
Sì, “beati” ossia felici noi
se guariti col collirio della carità e della fede
dalle cateratte dell’indifferenza
e della mancanza di senso
vediamo nell’Eucaristia la Tua presenza
che si prolunga nei fratelli/sorelle
che incrociamo lungo le vie della vita
e che si trascinano spesso
con passi stanchi e demotivati.
“Beati” ossia felici noi,
se apriamo gli orecchi del cuore
all’ascolto di una Parola,
l’unica che può raggiungere
le nostre paure e gli smarrimenti,
le solitudini e i deserti
perché ripete costantemente
le parole antiche
e sempre nuove dell’Amore:
«Io sono con voi tutti i giorni,
fino alla fine del mondo».
E in compagnia dell'Amore
nulla più ci fa paura!

Buona giornata a tutti! La Mamma Celeste ci benedica e sorrida sempre!

Liturgia

Orari

Sante Messe Domenicali

10.30
18.30


Preghiera quotidiana

La Fraternità accoglie quanti desiderano unirsi
alla preghiera comunitaria

7.00 Lodi e Santa Messa
12.00 Ora media e Santo Rosario
17.00 Vespri, Adorazione eucaristica e Santo Rosario

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