5 minuti con Gesù

Commento al Vangelo del giorno a cura di P. Antonio Maria Carfì

24 Marzo 2025 - Lunedì

24 Marzo 2025 - Lunedì

In quel tempo, Gesù [cominciò a dire nella sinagoga a Nàzaret:] «In verità io vi dico: nessun profeta è bene accetto nella sua patria. Anzi, in verità io vi dico: c’erano molte vedove in Israele al tempo di Elìa, quando il cielo fu chiuso per tre anni e sei mesi e ci fu una grande carestia in tutto il paese; ma a nessuna di esse fu mandato Elìa, se non a una vedova a Sarèpta di Sidóne. C’erano molti lebbrosi in Israele al tempo del profeta Elisèo; ma nessuno di loro fu purificato, se non Naamàn, il Siro».
All’udire queste cose, tutti nella sinagoga si riempirono di sdegno. Si alzarono e lo cacciarono fuori della città e lo condussero fin sul ciglio del monte, sul quale era costruita la loro città, per gettarlo giù. Ma egli, passando in mezzo a loro, si mise in cammino.

Ciò che dice oggi Gesù lo ripetiamo anche noi spesso: “Nessuno è profeta in patria”, intendendo che non si è capiti dalle persone più vicine. Che cosa scandalizza i nazaretani della vita del loro “compaesano” Gesù? La sua “normalità”. L’essere cresciuto tra di loro senza mostrare segni di potenza straordinari, la sua vita ordinaria, scandita dagli stessi tempi e dalle stesse situazioni che vivono tutti gli uomini di ogni tempo: la famiglia, il lavoro, il riposo, la preghiera, le feste da vivere insieme, gli amici. Gesù ha vissuto tutto questo. Ma questa constatazione anziché scandalizzarci deve aprire il nostro cuore allo stupore e alla gratitudine verso Dio che si è fatto Uno di noi per condividere tutto di noi. Questa è legge immutabile dell’amore: quando si ama si vuole stare con la persona amata per condividerne la vita e si vuole il bene di quella persona e si è disposti a tutto pur di proteggerla. In queste leggi che sperimentiamo quotidianamente ritroviamo lo stile di Dio: il Natale (farsi come noi), la vita ordinaria a Nazaret (vivere come noi), la Pasqua (dare la vita per chi sia ama). Certo, noi preferiremmo un Dio che ci liberi con potenza dai nostri affanni e dalle fatiche di vivere: e invece Lui ci libera attraverso le tribolazioni che condivide con noi! La conclusione del Vangelo ci consegna un Gesù che passa oltre e prosegue il Suo cammino. Chiediamo la grazia di non farlo mai andare oltre le nostre esistenze e di seguirlo, dovunque vada, perché dove è Lui lì ci sarà sempre l’Amore vero.

Caro Gesù,
Ti vediamo passare
oltre l’indifferenza, l’odio,
l’incredulità e lo scandalo
che suscita ancora oggi la Tua Persona.
E sentiamo un fremito di paura:
che questo possa accadere anche a noi!
Che anche noi possiamo scandalizzarci di Te.
Sì, perché tante volte preferiremmo
che Ti manifestassi come un Dio
che sbaraglia i nostri nemici
e li umilia dinanzi a noi:
e invece ci chiedi di amarli e perdonarli!
Vorremo che ci facessi vivere una vita
sempre piena di sorprese e di cose nuove
e strabilianti ed emozionanti:
e invece nella vita ordinaria
ci fai amare ed apprezzare le cose piccole,
che non fanno rumore,
che non attirano l’attenzione,
ma che riempiono e riscaldano il nostro cuore.
Vorremmo che ci liberassi da tutte le sofferenze:
e invece nella sofferenza
ci consegni la Tua consolazione che rende beati.
E comprendiamo che in fondo
non è importante ciò che facciamo,
ma che in ciò che facciamo ci sia sempre Tu!
E vederti passare “oltre”
mette in noi oggi la fretta di seguirTi!
Aiuta anche noi
ad andare “oltre” i nostri immobilismi,
le paralisi e le paure che ci impediscono
di vivere e di amare e infondi nei nostri cuori
il desiderio di guardare il Tuo Volto,
di ascoltare la Tua Parola,
di non lasciarTi andare via, mai!
Perché Tu sei la Via, la Verità e la Vita.
Perché Tu sei il senso,
Primo ed Ultimo di ogni cosa.

Buona giornata a tutti! La Mamma Celeste ci benedica e sorrida sempre!

Liturgia

Orari

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8.30
10.30
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6.15 Lodi e Santa Messa (Lun, Mar, Mer)
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16.30 Vespri, Adorazione eucaristica e Santo Rosario

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