5 minuti con Gesù

Commento al Vangelo del giorno a cura di P. Antonio Maria Carfì

19 Settembre 2024 - Giovedì

19 Settembre 2024 - Giovedì

Carissimi Amici, buongiorno a tutti! Dio è Amore!

Mettiamoci in ascolto della Parola di Gesù:

Dal Vangelo secondo Luca - Lc 7,36-50

In quel tempo, uno dei farisei invitò Gesù a mangiare da lui. Egli entrò nella casa del fariseo e si mise a tavola. Ed ecco, una donna, una peccatrice di quella città, saputo che si trovava nella casa del fariseo, portò un vaso di profumo; stando dietro, presso i piedi di lui, piangendo, cominciò a bagnarli di lacrime, poi li asciugava con i suoi capelli, li baciava e li cospargeva di profumo.
Vedendo questo, il fariseo che l’aveva invitato disse tra sé: «Se costui fosse un profeta, saprebbe chi è, e di quale genere è la donna che lo tocca: è una peccatrice!».
Gesù allora gli disse: «Simone, ho da dirti qualcosa». Ed egli rispose: «Di’ pure, maestro». «Un creditore aveva due debitori: uno gli doveva cinquecento denari, l’altro cinquanta. Non avendo essi di che restituire, condonò il debito a tutti e due. Chi di loro dunque lo amerà di più?». Simone rispose: «Suppongo sia colui al quale ha condonato di più». Gli disse Gesù: «Hai giudicato bene».
E, volgendosi verso la donna, disse a Simone: «Vedi questa donna? Sono entrato in casa tua e tu non mi hai dato l’acqua per i piedi; lei invece mi ha bagnato i piedi con le lacrime e li ha asciugati con i suoi capelli. Tu non mi hai dato un bacio; lei invece, da quando sono entrato, non ha cessato di baciarmi i piedi. Tu non hai unto con olio il mio capo; lei invece mi ha cosparso i piedi di profumo. Per questo io ti dico: sono perdonati i suoi molti peccati, perché ha molto amato. Invece colui al quale si perdona poco, ama poco».
Poi disse a lei: «I tuoi peccati sono perdonati». Allora i commensali cominciarono a dire tra sé: «Chi è costui che perdona anche i peccati?». Ma egli disse alla donna: «La tua fede ti ha salvata; va’ in pace!».

Due parole possono guidarci nell’accoglienza del Vangelo di oggi: “fede” e “amore”, o potremmo anche dire: “la fede nell’Amore”.
Se la nostra fede non è animata dalla carità rischia di essere come quella del fariseo di oggi: un’accoglienza fredda e senza segni di amore verso Gesù e che gli merita (e ci merita) il Suo rimprovero: «tu non mi hai dato l’acqua per i piedi; […]. Tu non mi hai dato un bacio; […]. Tu non hai unto con olio il mio capo».
È stupendo questo desiderio di Gesù di ricevere “attenzioni” da noi! Ci fa capire quanto sia personale ed intima la relazione con Lui. Spesso noi finiamo per impostare la nostra fede sulla preghiera di richiesta di tante cose di cui abbiamo bisogno, mentre la “peccatrice” del Vangelo di oggi ci fa capire che la cosa importante non è tanto chiedere qualcosa a Gesù (Lui sa già di cosa abbiamo bisogno: «Pregando, non sprecate parole come i pagani: essi credono di venire ascoltati a forza di parole. Non siate dunque come loro, perché il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno prima ancora che gliele chiediate» [Matteo 6,7-8]), ma “stare” con Lui e amarLo, senza troppe parole, piuttosto con gesti concreti. E questa concretezza ci viene offerta dalla certezza che in chi mi vive accanto c’è Gesù: «In verità io vi dico: tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me» (Matteo 25,40)!
Infine Gesù ci dona una grande rassicurazione: per vivere questa intimità non occorre essere “santi”, perché Lui è venuto a cercare i peccatori (cfr. Matteo 9,13). È necessaria solo una grande fede/fiducia nella Sua misericordia e Lui non ci respingerà mai, anzi darà valore a quei piccoli gesti di carità fatti a Lui attraverso gli altri per sentirci profondamente perdonati. E un giorno in Cielo faremo una grande scoperta che ci sorprenderà: il Paradiso non è pieno di “santi”, ma di “peccatori perdonati”.
Sono felice di pensarlo e di scriverlo perché vuol dire che ci sarà posto anche per me!

Caro Gesù,
la nostra fede
sta diventando sempre più fredda,
le liturgie più stanche,
le preghiere personali e comunitarie
assomigliano sempre più
a lunghe liste di lamentele
e Ti immaginiamo solo come
un “distributore” di grazie,
che spesso “non funziona”.
Sarà il caso di chiederci
se stiamo sbagliando qualcosa …
Tu sei l’Amore che cerca da noi
le piccole attenzioni,
quei gesti quotidiani
che danno colore e calore
alle nostre relazioni.
Il rapporto con Te deve essere fatto di fiducia,
di certezza che tutto Ti è caro
della nostra vita.
Ancora di più:
deve rasserenarci ed accendere il cuore
la certezza che non bisogna essere perfetti
per avvicinarsi a Te,
perché Tu sei venuto per i peccatori,
non per chi presume di essere giusto!
E un giorno faremo una scoperta sorprendente
e resteremo a bocca aperta
quando vedremo che il Paradiso
non è pieno di “santi”,
ma di “peccatori perdonati”.
E mentre lo scrivo,
il mio cuore esulta e sorride,
perché allora vuol dire
che ci sarà posto
anche per me…

Buona giornata a tutti! La Mamma Celeste ci benedica e sorrida sempre!

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