Carissimi Amici, buongiorno a tutti! Dio è Amore!
Mettiamoci in ascolto della Parola di Gesù:
Dal Vangelo secondo Luca - Lc 12,49-53
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Sono venuto a gettare fuoco sulla terra, e quanto vorrei che fosse già acceso! Ho un battesimo nel quale sarò battezzato, e come sono angosciato finché non sia compiuto!
Pensate che io sia venuto a portare pace sulla terra? No, io vi dico, ma divisione. D’ora innanzi, se in una famiglia vi sono cinque persone, saranno divisi tre contro due e due contro tre; si divideranno padre contro figlio e figlio contro padre, madre contro figlia e figlia contro madre, suocera contro nuora e nuora contro suocera».
In questi giorni abbiamo riflettuto sul tema della vigilanza e dell’importanza che Gesù vi annette e che ricorda ai discepoli di ogni tempo. Si è parlato dell’attesa di un “padrone” che assume poi al suo ritorno le sembianze dello “sposo” che passa a servire coloro che troverà svegli al suo ritorno.
Oggi l’identità di questo personaggio viene definita in modo ancora più chiaro e probabilmente ancora più sorprendente: è il Fuoco ardente che vuole incendiare il mondo col Suo Amore! Quel Roveto ardente dinanzi al quale Mosè farà esperienza di Dio che lo ha scelto per essere il liberatore d’Israele dalla schiavitù dell’Egitto (cfr. Esodo 3,1-22) adesso è una Persona: Cristo Gesù, vero Dio e vero Uomo venuto sulla Terra per essere il Liberatore dalla schiavitù del peccato e della morte di cui l’esperienza di Mosè era una figura. Gesù che è venuto per immergersi nella nostra morte: «Ho un battesimo nel quale sarò battezzato». Mistero che Lui stesso non vede l’ora di portare a compimento per noi: «Come sono angosciato finché non sia compiuto!».
Questo Gesù Fuoco d’Amore grida al mondo e anche a noi oggi che non vedeva l’ora di morire per noi! Ma come è possibile? E come è possibile restare indifferenti dinanzi a questa dichiarazione d’amore? C’è da impazzire di gioia e di gratitudine dinanzi a questo mistero! Tutte le religioni infatti insegnano che “le divinità” esigono i sacrifici da parte degli uomini e nell’antichità si è arrivati perfino a praticare i sacrifici umani. Gesù è venuto a rivelarci il vero Volto e il vero Cuore di Dio: è il Cuore del Padre che ama noi Suoi figli e per salvarci dalla morte ha mandato il Suo Figlio Unigenito: «Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna» (Giovanni 3,16).
Non è l’Amore a chiedere sacrifici ai Suoi figli; è Lui che si sacrifica per noi fino al dono supremo della Sua Vita nel mistero pasquale. Non ci chiede di “morire per Lui”, ma è Lui che muore per noi!
È l’Amore che affronta la morte per vincerla per sempre: «Per questo il Padre mi ama: perché io do la mia vita, per poi riprenderla di nuovo. Nessuno me la toglie: io la do da me stesso. Ho il potere di darla e il potere di riprenderla di nuovo. Questo è il comando che ho ricevuto dal Padre mio» (Giovanni 10,17-18). È questo il Dio che aspettiamo per incontrarLo, e come dicevamo ieri, non solo quando partiremo per la Vita eterna, ma già adesso tra le pieghe e le piaghe della nostra quotidianità, della nostra umanità bella, ma fragile.
Ecco perché grande deve essere la nostra vigilanza per sapere cogliere i passaggi di questo Fuoco nella vita di tutti i giorni. È questo il Fuoco che rende credibile la nostra testimonianza facendoci uscire da quella tiepidezza che è peggio dell’ateismo, come ci avverte il Veggente dell’Apocalisse: «Ma poiché sei tiepido, non sei cioè né freddo né caldo, sto per vomitarti dalla mia bocca» (Apocalisse 3,16). È quel Fuoco che accende e rende veri e responsabili i nostri amori terreni e li fa diventare epifania dell’Amore che Lui ha per noi. È quel Fuoco che brucia tutte le imperfezioni e ci dona quella gioia piena che Gesù desidera ardentemente farci vivere: «Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena» (Giovanni 15,11). È quel Fuoco che bussa ogni giorno alla porta della nostra coscienza per essere accolto ed insegnarci un modo nuovo di fare festa, visto che le nostre feste umane sono così fragili: «Ecco: sto alla porta e busso. Se qualcuno ascolta la mia voce e mi apre la porta, io verrò da lui, cenerò con lui ed egli con me» (Apocalisse 3,20). È il Fuoco Principe e Principio della pace che abiterà nei nostri cuori solo quando faremo delle scelte chiare: vivere il Vangelo e vivere per il Vangelo. Perché le nostre povertà e fragilità e perfino i peccati “sono come una goccia d’acqua gettata in un Braciere ardente” (Santa Teresina di Lisieux). Perché questo Fuoco non “spegne” le nostre passioni umane, ma le converte e le fa diventare forza per nuovi cammini di santità.
Caro Gesù,
spaventati ed infreddoliti
dai gelidi venti di guerra
che soffiano sul mondo
e dalle tante culture di morte
che raggelano il senso della vita,
sentiamo il bisogno
di riscaldarci al Fuoco
della Tua Parola.
E comprendiamo che poco Ti amiamo
perché poco Ti conosciamo.
Per questo la nostra fede è tiepida;
le devozioni stanche;
le preghiere
lunghe liste lamentose…
Spesso Ti pensiamo come un Dio severo
e corrucciato e lontano
e stanco di questa Umanità
folle e indifferente;
folle perché indifferente al Tuo Amore!
E allora a Te che sei Fuoco
chiediamo di accendere le nostre vite,
di trasformare la tiepidezza
delle nostre convinzioni religiose
nell’ardore di scelte fondate
sempre e solo sul Braciere del Tuo Amore.
A Te che sei Fuoco
che arde senza consumare
non chiediamo
di spegnere le passioni umane,
ma di convertirle,
perché diventino benzina
che incendia nuovi cammini di santità.
A Te che sei Fuoco che infiamma i cuori
chiediamo di trasformare
i nostri amori umani
spesso interessati ed egoisti,
perché diventino forti e responsabili,
fecondi di scelte generose.
A te che sei Fuoco
chiediamo di insegnarci ad usare
il legno delle nostre croci
per alimentare il fuoco nuovo
della consolazione e della speranza,
dell’appartenenza a Te
che dal Roveto Ardente della Tua Croce
continui ad attirare, riscaldare
illuminare e salvare l’umanità di ogni tempo.
Buona giornata a tutti! La Mamma Celeste ci benedica e sorrida sempre!