Carissimi Amici, buongiorno a tutti! Dio è Amore!
Mettiamoci in ascolto della Parola di Gesù:
Dal Vangelo secondo Luca - Lc 8,19-21
In quel tempo, andarono da Gesù la madre e i suoi fratelli, ma non potevano avvicinarlo a causa della folla.
Gli fecero sapere: «Tua madre e i tuoi fratelli stanno fuori e desiderano vederti».
Ma egli rispose loro: «Mia madre e miei fratelli sono questi: coloro che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica».
In continuazione col Vangelo di ieri ritorna il tema dell’“ascolto”. Gesù stabilisce il criterio per considerarsi parte della Sua famiglia: non i legami di sangue, ma l’ascolto innamorato della Sua Parola permettendo ad essa di farsi “carne” nella nostra vita. In altri termini, il vero discepolo di ogni tempo è colui/colei che forma il proprio pensiero alla scuola della Parola di Dio.
Significative sono le parole di San Paolo: «Infatti chi mai ha conosciuto il pensiero del Signore in modo da poterlo consigliare? Ora, noi abbiamo il pensiero di Cristo» (1Corinzi 2,16). Dobbiamo permettere alla Parola, attraverso l’ascolto e la preghiera meditativa, di formare nelle nostre coscienze il pensiero di Cristo affinché i gesti, le parole, i progetti, i sentimenti… tutto nasca e prenda forma dalla Parola di Gesù che, come ricordavamo anche ieri, “opera” nel cuore dei credenti (cfr. 1Tessalonicesi 2,13). Infatti le esigenze più radicali del Vangelo – amare i nemici, benedire chi ci maledice, fare del bene a chi ci odia, porgere l’altra guancia, pregare per chi ci fa soffrire – sono premesse dall’esortazione di Gesù: «Ma a voi che ascoltate, io dico» (Luca 6,27). Solo chi “ascolta” Gesù e Gli permette di parlare al cuore diventa capace di amare come ama Lui!
Ecco perché questo brano, impropriamente usato dai Protestanti come una prova del fatto che Gesù “prende del distanze” dalla Madre, in realtà mette in evidenza il ruolo di Maria non solo come Madre di Gesù, ma anche come prima Discepola del Figlio il cui compito è stato e sarà sempre quello di ricordarci l’importanza fondamentale dell’accoglienza del Figlio nell’obbedienza alla Sua Parola. Non è forse il testamento spirituale di Maria a Cana di Galilea? In quell’evento Maria ha lasciato alla Chiesa e a tutti gli uomini di buona volontà l’esortazione più importante: «Qualsiasi cosa vi dica, fatela» (Giovanni 2,5).
Caro Gesù,
oggi guardiamo alla Madre Tua,
icona e modello
dell’ascolto obbediente e innamorato,
Maestra credente e credibile
del Silenzio orante
necessario per ascoltarTi col cuore.
Ti chiediamo la grazia
di fidarci di Te
e dei progetti del Padre Tuo
“come” ha fatto Lei!
Di accogliere la Parola
nel sacrario della coscienza
“come” ha fatto Lei a Nazaret!
Di farla diventare carne nella nostra vita,
“come” ha fatto Lei a Betlemme!
Di portarla al mondo
animati dalla stessa santa fretta
che ti fece correre da Elisabetta
per fare della nostra vita
un Magnificat alla misericordia di Dio,
“come” ha fatto Lei ad Ain Karim!
Di accompagnarTi
fin sotto le croci nostre
e dell’Umanità
“come” ha fatto Lei sul Calvario!
Di attendere con speranza certa
che la Tua Parola di Luce
trionfi sulle tante nostre morti
“come” ha fatto Lei
presso il Sepolcro Santo!
Di restare nel cuore della Chiesa
in attesa della Pentecoste
“come” ha fatto Lei a Gerusalemme!
Di farci ogni giorno
servi felici e fedeli della Parola
“come” ha fatto Lei per tutta la Sua vita,
per diventare anche noi
“sillabe” benedette
dell’immenso vocabolario di amore
col quale parli all’Umanità.
Buona giornata a tutti! La Mamma Celeste ci benedica e sorrida sempre!
