5 minuti con Gesù

Commento al Vangelo del giorno a cura di P. Antonio Maria Carfì

29 Agosto 2024 - Giovedì

29 Agosto 2024 - Giovedì

Carissimi Amici, buongiorno a tutti! Dio è Amore!

Mettiamoci in ascolto della Parola di Gesù:

Dal Vangelo secondo Marco - Mc 6,17-29

In quel tempo, Erode aveva mandato ad arrestare Giovanni e lo aveva messo in prigione a causa di Erodìade, moglie di suo fratello Filippo, perché l’aveva sposata. Giovanni infatti diceva a Erode: «Non ti è lecito tenere con te la moglie di tuo fratello». Per questo Erodìade lo odiava e voleva farlo uccidere, ma non poteva, perché Erode temeva Giovanni, sapendolo uomo giusto e santo, e vigilava su di lui; nell’ascoltarlo restava molto perplesso, tuttavia lo ascoltava volentieri.
Venne però il giorno propizio, quando Erode, per il suo compleanno, fece un banchetto per i più alti funzionari della sua corte, gli ufficiali dell’esercito e i notabili della Galilea. Entrata la figlia della stessa Erodìade, danzò e piacque a Erode e ai commensali. Allora il re disse alla fanciulla: «Chiedimi quello che vuoi e io te lo darò». E le giurò più volte: «Qualsiasi cosa mi chiederai, te la darò, fosse anche la metà del mio regno». Ella uscì e disse alla madre: «Che cosa devo chiedere?». Quella rispose: «La testa di Giovanni il Battista». E subito, entrata di corsa dal re, fece la richiesta, dicendo: «Voglio che tu mi dia adesso, su un vassoio, la testa di Giovanni il Battista». Il re, fattosi molto triste, a motivo del giuramento e dei commensali non volle opporle un rifiuto.
E subito il re mandò una guardia e ordinò che gli fosse portata la testa di Giovanni. La guardia andò, lo decapitò in prigione e ne portò la testa su un vassoio, la diede alla fanciulla e la fanciulla la diede a sua madre. I discepoli di Giovanni, saputo il fatto, vennero, ne presero il cadavere e lo posero in un sepolcro.

Il martirio del Battista ci consegna alcune luci necessarie per il nostro cammino. La prima è questa: l’odio è sempre fonte di male e di morte. Erodiade odia Giovanni perché denuncia il suo peccato! Dire la verità può costare caro, rischiamo di “perdere la testa”, ma non di “perdere Gesù” che è la Verità. Meglio perdere la vita che perdere l’Amore e l’Amicizia di Gesù.
Ce lo attestano ancora oggi in diverse parti del mondo tanti nostri fratelli cristiani che vengono emarginati, esclusi e spesso anche uccisi perché non rinunciano alla fede nel Signore. Potrebbero anche “far finta” di abiurare il cristianesimo, ma non lo fanno perché sono contrari ad ogni forma di finzione e preferiscono morire piuttosto che fingere. Questo è un grande insegnamento anche per noi e ci impone una riflessione: quanto noi siamo tiepidi nella nostra fede? Quanto facilmente proviamo ad “aggiustare” il Vangelo con alcune cose del mondo che non vogliamo lasciare? Quanto siamo facili ai compromessi di coscienza?
Il secondo insegnamento viene dalla figura di Erode il quale “vigilava” sul Battista e lo “ascoltava volentieri” … però poi, quando la lussuria grida in lui, lo fa uccidere! Erode siamo noi quando proviamo anche “simpatia” per Gesù, ci “piace” la Sua Parola, ma non permettiamo al Signore di entrare in profondità nei nostri cuori e nei nostri ragionamenti. E così appena arriva una tentazione più forte Lo abbandoniamo e ci lasciamo vincere dagli istinti.
Non basta fare qualche preghiera, per giunta spesso anche distratta e annoiata o partecipare a qualche rito religioso o professarsi cristiani con la bocca, mentre il cuore è lontano dall’Amore… È necessario impegnarsi personalmente con Gesù, accogliere la Sua Parola e il Suo Amore, lasciare che la fede in Lui dia forma ai nostri pensieri e alle nostre azioni, che il Suo pensiero sia la Fonte delle nostre decisioni e delle scelte, dalle più piccole alle più grandi. Solo così, pur rimanendo fragili, acquisiremo una convinzione e una motivazione interiore che ci permetterà di resistere alle tentazioni e di non lasciarci travolgere dagli istinti. E di scegliere sempre e soltanto la Vita e non la Morte che è così abile a travestirsi spesso dietro il piacere fine a sé stesso.

Caro Gesù,
anche noi spesso
“perdiamo la testa”.
Mille pensieri, passioni improvvise,
emozioni inaspettate…
e perdiamo la testa,
ossia sperimentiamo una dolorosa scissione:
la testa vuole una cosa,
il cuore ne chiede altre,
il corpo altre ancora in contraddizione
col cuore e la testa …
Siamo davvero un ginepraio di contraddizioni!
Cosa fare per guarire?
Dobbiamo “perdere la testa”, sì,
ma per Te!
Dobbiamo accogliere il Tuo Amore folle
l’unico capace di guarire
le nostre pazzie umane.
Dobbiamo aprire il cuore e l’intelligenza
al Tuo pensiero
che porta pace al cuore
e sapienza all’intelletto.
E così anche fratello corpo
diventerà docile perché saremo
padroni di noi stessi!
E sperimenteremo un’armonia interiore
che il “mondo” non conosce
perché continua a “perdere la testa”
per ciò che anziché dare vita e pace
ci uccide lentamente ogni giorno.
Ecco cosa dobbiamo fare:
“perdere” la testa per Te,
per “trovare” il senso pieno e vero della vita!

Buona giornata a tutti! La Mamma Celeste ci benedica e sorrida sempre!

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