Carissimi Amici, buongiorno a tutti! Dio è Amore!
Mettiamoci in ascolto della Parola di Gesù:
Dal Vangelo secondo Matteo - 8,28-34 -
In quel tempo, giunto Gesù all’altra riva, nel paese dei Gadarèni, due indemoniati, uscendo dai sepolcri, gli andarono incontro; erano tanto furiosi che nessuno poteva passare per quella strada. Ed ecco, si misero a gridare: «Che vuoi da noi, Figlio di Dio? Sei venuto qui a tormentarci prima del tempo?». A qualche distanza da loro c’era una numerosa mandria di porci al pascolo; e i demòni lo scongiuravano dicendo: «Se ci scacci, mandaci nella mandria dei porci». Egli disse loro: «Andate!». Ed essi uscirono, ed entrarono nei porci: ed ecco, tutta la mandria si precipitò giù dalla rupe nel mare e morirono nelle acque. I mandriani allora fuggirono e, entrati in città, raccontarono ogni cosa e anche il fatto degli indemoniati. Tutta la città allora uscì incontro a Gesù: quando lo videro, lo pregarono di allontanarsi dal loro territorio.
Nell’episodio di ieri Gesù aveva placato la tempesta che aveva spaventato a morte i discepoli. Nel Vangelo di oggi, che è la continuazione di quello di ieri, Gesù opera il primo esorcismo (nella versione di Matteo) dimostrando la Sua infinita superiorità sul Male, vincendo così la radice di tutte le paure che è la paura di morire.
È uno dei numerosi scontri tra Gesù e le forze del Male che sono costrette ad obbedire alla potenza della Parola di Gesù, della Parola che è Gesù! Il diavolo – lo dice la radice greca stessa della parola dia-ballo – è colui che divide, che opera separazioni nel cuore dell’uomo: verso Dio, verso sé stesso, verso il prossimo, verso il Creato. Mentre l’ascolto della Parola unifica il nostro essere facendoci diventare “persone in relazione”, l’ascolto del Maligno e delle sue suggestioni ci fa regredire da “persone” ad “individui”. Ed è subito evidente che se la persona è aperta alla relazione come figlio e fratello di tutti, l’individuo per contro è colui che pensa solo a sé stesso, che vive ripiegato su sé stesso, in una parola è l’egoista per eccellenza.
L’intervento di Gesù in nostro favore sulle forze del Male tende dunque a restituirci la libertà che viene dalla verità (cfr. Giovanni 8,32), mentre il Maligno è definito nei Vangeli come il padre della menzogna. E in effetti la prima menzogna l’ha detta a sé stesso rifiutando il suo ruolo di creatura al cospetto del Creatore. In ogni caso, alla presenza di Gesù, il demonio deve confessare l’identità di Cristo: «Che vuoi da noi, Figlio di Dio?». È davvero singolare che in alcuni ambienti teologici contemporanei quasi si mette in discussione l’identità di Gesù e la sua valenza salvifica universale. Cosa dobbiamo fare? Dobbiamo andare a scuola dal Maligno per sapere chi è veramente Gesù? C’è ancora un altro aspetto inquietante e che deve interrogarci: il demonio sa chi è Gesù, lo conosce! E addirittura lo prega: «Se ci scacci, mandaci nella mandria dei porci».
Potremmo dire che ha fede in Lui? No, ovviamente, perché non basta “conoscere” Gesù, sapere chi è Lui: la fede comporta anche l’affidamento, la fiducia, l’adorazione, l’amore! Questo deve metterci in guardia da un rapporto con Gesù che si limiti al “sapere” chi è Lui, ma non diventa mai un impegno d’amore con Lui! Molti cristiani dicono di credere in Dio, ma in realtà sanno chi è, ma non lo servono, non lo amano, non cercano mai la Sua volontà, non riconoscono i Suoi doni e per questo non sanno ringraziare. Infine, un’annotazione amara. Nonostante Gesù abbia liberato due persone sofferenti ed infelici dal dominio del male ed abbia scacciato il Maligno non solo dalle persone, ma anche da quella zona, gli abitanti del luogo lo invitano ad andarsene! È la questione di sempre: il Bene non è compreso, è rifiutato, non accolto. È il mistero di quell’umanità che preferisce le tenebre alla Luce, l’odio all’Amore, il male al Bene, la morte alla Vita. Eppure Gesù morirà anche per loro!
Caro Gesù,
il Vangelo di oggi ci impressiona,
abbiamo paura del Maligno,
degli effetti della sua azione su di noi:
ci rende confusi, rabbiosi, ingrati, cattivi.
E tiriamo un sospiro di sollievo, dicendo a noi stessi:
menomale che non siamo indemoniati!
Sì, Ti ringraziamo per questo.
Tuttavia Tu nel Getsemani ci hai messi in guardia:
“Vegliate e pregate, per non entrare in tentazione.
Lo spirito è pronto, ma la carne è debole”.
Sappiamo che il Male non ha armi per colpirci,
altrimenti ci avrebbe già distrutti.
Si serve però delle nostre debolezze
per introdursi nelle nostre vite e devastarle.
Il nostro scudo è la Tua Parola:
su di essa si infrangono i colpi del Male
ed Essa stessa smaschera le suggestioni maligne.
Aiutaci ad innamorarci di Te e della Tua Parola:
sappiamo di essere sempre accolti da Te,
difesi dalla Tua misericordia.
Abbiamo compreso che Tu
conosci perfettamente le nostre debolezze,
e se il demonio se ne serve per farci del male,
Tu invece te ne servi per attirarci ancora di più a Te,
e farci diventare santi.
Grazie Gesù perché abbiamo capito
che le nostre povertà non sono un problema,
ma il modo che hai scelto per salvarci!
Aiutaci a consegnarle a Te con tutta la fiducia del nostro cuore
e il Male non potrà nulla contro i Tuoi Amici!
Buona giornata a tutti! La Mamma Celeste ci benedica e sorrida sempre!