5 minuti con Gesù

Commento al Vangelo del giorno a cura di P. Antonio Maria Carfì

7 Settembre 2023 - Giovedì

7 Settembre 2023 - Giovedì

 

Carissimi Amici, buongiorno a tutti! Dio è Amore!

Mettiamoci in ascolto della Parola di Gesù:

Dal Vangelo secondo Luca – 5,1-11 –

In quel tempo, mentre la folla gli faceva ressa attorno per ascoltare la parola di Dio, Gesù, stando presso il lago di Gennèsaret, vide due barche accostate alla sponda. I pescatori erano scesi e lavavano le reti. Salì in una barca, che era di Simone, e lo pregò di scostarsi un poco da terra. Sedette e insegnava alle folle dalla barca.
Quando ebbe finito di parlare, disse a Simone: «Prendi il largo e gettate le vostre reti per la pesca». Simone rispose: «Maestro, abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla; ma sulla tua parola getterò le reti». Fecero così e presero una quantità enorme di pesci e le loro reti quasi si rompevano. Allora fecero cenno ai compagni dell’altra barca, che venissero ad aiutarli. Essi vennero e riempirono tutte e due le barche fino a farle quasi affondare.
Al vedere questo, Simon Pietro si gettò alle ginocchia di Gesù, dicendo: «Signore, allontànati da me, perché sono un peccatore». Lo stupore infatti aveva invaso lui e tutti quelli che erano con lui, per la pesca che avevano fatto; così pure Giacomo e Giovanni, figli di Zebedèo, che erano soci di Simone. Gesù disse a Simone: «Non temere; d’ora in poi sarai pescatore di uomini».
E, tirate le barche a terra, lasciarono tutto e lo seguirono.

Iniziamo con una considerazione che nasce immediata: ma perché duemila anni fa le folle facevano ressa intorno a Gesù per ascoltare la Sua Parola ed oggi invece questa Parola rimasta a noi nei testi Sacri non interessa più a nessuno? Anche molti cristiani posseggono la Bibbia, ma si trova in qualche libreria della casa, forse un po’ impolverata, in mezzo a tanti altri libri che contengono solo parole umane… Eppure la Bibbia è la più importante, decisiva, drammatica ed entusiasmante al tempo stesso Lettera di Amore che Dio ha inviato all’umanità di ogni tempo. Ora, nonostante molte persone circondino Gesù, Lui vede oltre la folla due barche e la delusione e la fatica nel volto dei pescatori per tirare a terra reti desolatamente vuote.
È bello pensare che Dio non guardi l’umanità come una massa enorme ed informe di persone, poiché il Suo sguardo è rivolto alle nostre personalissime vicende terrene fatte di gioie e dolori, illusioni e delusioni, fatiche senza ricompense e tante nottate amare. Sì, quello di Gesù è uno sguardo personale per ognuno di noi! Poi accade qualcosa di anomalo: Gesù chiede a Pietro di tornare a pescare in pieno mattino (si pesca solo di notte) e lui si fida della Parola del Maestro e torna a mare. Qual è l’anomalia? Un pescatore si fida della parola di un falegname! Pietro ama già il Suo Maestro ed è l’amore che lo porta a fidarsi della Sua Parola.
Questo è il punto cruciale anche per noi. Sì, noi crediamo, preghiamo, abbiamo le nostre belle devozioni, ma a volte facciamo davvero tanta fatica nel fidarci di Lui. Eppure le pagine più belle e rivoluzionarie dei Vangeli hanno sempre questa premessa: «Ma a voi che ascoltate, io dico amate i vostri nemici, fate del bene a quelli che vi odiano, benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi trattano male. A chi ti percuote sulla guancia, offri anche l'altra; a chi ti strappa il mantello, non rifiutare neanche la tunica. Da' a chiunque ti chiede, e a chi prende le cose tue, non chiederle indietro.
E come volete che gli uomini facciano a voi, così anche voi fate a loro. Se amate quelli che vi amano, quale gratitudine vi è dovuta?» (Luca 6,27-32). Dall’ascolto della Parola accolta nei nostri cuori come ha fatto Maria nasce la forza per amare con il Cuore stesso di Gesù. Non si tratta di “sforzarci”, ma semplicemente di accogliere la Parola di Dio e di farla scendere nel profondo delle nostre coscienze, intelligenze, facoltà psichiche per permetterle di esprimere in noi e attraverso noi tutta la Sua potenza di amore. Infine, impariamo da Pietro un’ultima cosa importantissima.
Questo episodio è medicina che ci guarisce dalle nostre “ansie di prestazione” con il Signore. Spesso infatti pensiamo che Gesù cerchi i perfetti, i santi, quelli che hanno capito tutto di Dio ed hanno risolto tutti i loro dubbi esistenziali. Infatti Pietro si getta ai piedi di Gesù gridando: «Signore, allontànati da me, perché sono un peccatore». La risposta di Gesù attraversa i secoli e diffonde intorno a sé una dilagante e contagiosa fragranza di speranza: «Non temere; d’ora in poi sarai pescatore di uomini». Gesù non cerca i perfetti, i santi, gli arrivati, i professionisti del Sacro, non si innamora delle nostre bravure e capacità, ma ci chiede soltanto di fidarci di Lui e di affidarci alla Sua Parola.
E l’invito non è rivolto solo agli Apostoli e ai loro discendenti e alle persone consacrate, ma a tutti: essere pescatori di uomini non vuol dire solo chiamare alcuni a seguire Gesù “da vicino”. Essere pescatori di uomini deve essere il desiderio di ogni battezzato, cioè dare estrema attenzione alle piccole cose umane, “pescare” tutto ciò che di buone e bello c’è nell’uomo; significa dare valore all’umano. Gesù non ci insegna a diventare creature angeliche, spiritate, ma a partire sempre da ciò che è autenticamene umano. «D’ora in poi» dice anche a noi Gesù stamattina: c’è sempre un evento o un qualcosa che fa cambiare direzione, scelte, alzate di muri, mutismo etc. etc.. Sta a noi sapere cogliere la Presenza dell’Amante che si nasconde perfino dentro le nostre faccende quotidiane. E se lo ascolteremo e metteremo in pratica la Sua Parola vedremo nella nostra vita i miracoli di amore spenti che rifioriscono, di deserti nei quale ci raggiunge la Sua Presenza.

Caro Gesù,
viviamo ogni giorno immersi
in un mondo pieno di parole, discorsi, proclami.
Se Ti fai un giretto sui social Ti accorgerai anche Tu
che abbiamo un gran bisogno di comunicare, condividere,
parlare, farci conoscere.
Forse abbiamo paura della solitudine,
dell’anonimato, del silenzio,
di restare “indietro” rispetto ad un mondo che corre veloce,
troppo veloce per non correre tutti il rischio di essere superficiali.
Aiutaci a riscoprire la bellezza della Tua Parola,
l’unica capace di essere davvero lampada per i nostri passi,
luce sul nostro cammino.
L’unica che può riscaldare i nostri cuori
e farli ardere di un amore nuovo
come accadde ai discepoli di Emmaus.
L’unica capace di farci uscire dai nostri sepolcri
costruiti sulle paure, sui giudizi, sui rancori
perché indica continuamente orizzonti nuovi,
nuove strade fatte di pace e amicizia,
solidarietà e prossimità con tutti.
L’unica capace di rendere belle e buone le nostre parole umane,
perché nasce dal Tuo Cuore che è tutto Amore,
perché se le parole non nascono dall’amore
spesso diventano pietre taglienti,
che feriscono il corpo e l’anima.
Aiutaci a fidarci di Te, come ha fatto Pietro,
abile pescatore che si fida di un Falegname.
Che le nostre competenze e professionalità
e i grandi progressi che abbiamo compiuto
non ci rendano superbi e presuntuosi,
ma che tutto sia costruito sull’Amore Tuo per il Padre e per noi!
Sarà quel vocabolario che nasce dal Vangelo,
che ci aiuterà a costruire una nuova civiltà dell’Amore.

 

Buona giornata a tutti! La Mamma Celeste ci benedica e sorrida sempre!

Appuntamenti

Orari

Sante Messe Domenicali

10.30
18.00


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La Fraternità accoglie quanti desiderano unirsi
alla preghiera comunitaria

6.30 Lodi e Santa Messa
(Lunedì ore 7.00)
12.00 Ora media e Santo Rosario
16.30 Vespri, Adorazione eucaristica e Santo Rosario

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