Segui la vita della Cittadella

Fuoco di carità

Fuoco di carità

L’amore è Fuoco. L’amore è una Persona. È lo Spirito Santo! Amore del Padre e del Figlio che si comunica a noi in ardore di divina carità. Una carità che infiamma le nostre anime, rendendole capaci di amare al di là di ogni barriera. Questo Amore è sceso sovrabbondante su di noi nella solennità di Pentecoste. Preceduta, alla Cittadella dell’Immacolata, da preziosi momenti di condivisione fraterna. Nella potenza di quello “stare insieme” che è condizione indispensabile per la venuta dello Spirito (cfr. At 2,1).

Carità tenera e delicata verso i piccoli. Gli ultimi. Gli “scartati” da questa società crudelmente efficientista. Che promuove sempre più una cultura di morte. Una cultura non solo anti-evangelica, ma anche anti-umana. Ecco allora la rivoluzione della carità cristiana. “Quello che è debole per il mondo, Dio lo ha scelto per confondere i forti” (1Cor 1,27). Gli ultimi diventano i primi (cfr. Mt 20,16). I più poveri diventano re (cfr. Sal 113,7-8). Accolti, serviti, amati. Giovedì 16 maggio tanti amici diversamente abili, accompagnati da famiglie e volontari, hanno riempito di gioia la Cittadella dell’Immacolata. Per un pomeriggio interamente dedicato a loro. Esplosione di allegria e festa nell’animazione iniziale, tra balli e canzoni.

Ma esplosione di gioia anche davanti a Gesù Eucarestia. Abbiamo consegnato a Lui i nostri pesi, simboleggiati da piccole pietre. Per ricevere in cambio una Parola di consolazione e speranza. Da Lui, l’unico che sa far germogliare fiori tra le rocce (cfr. Is 41,18-19). Poi la s. Messa, in cui p. Giuseppe Calogero ci ha ricordato che abbiamo tutti un posto in Paradiso (cfr. Gv 14,1-3). E che solo l’Eucarestia aumenta la nostra capacità di amare e servire i fratelli. Ancora una volta, la Cittadella si fa grembo di accoglienza per i “figli prediletti” di Maria. Che ci insegnano l’arte del vero amore. Fatto di semplicità e gratuità.

Carità festosa e contagiosa. Comunione profonda che nasce dal dono dello Spirito. Così, proprio alla vigilia della Pentecoste, ecco un momento di forte spiritualità, sfociato in gioiosa agape fraterna. Dopo l’incontro formativo mensile per i consacrati e i novizi laici, una suggestiva veglia di preghiera. In cui abbiamo invocato con forza lo Spirito Santo. Spirito di lode e di adorazione. Spirito di unità e fraternità. La gioia si è prolungata con la cena, animata dai Fratelli e dalle Sorelle con scenette, indovinelli e canzoni. Carità divina che scende tra le pieghe dell’umano. Rispondendo all’egoismo autoreferenziale del nostro mondo con le armi dell’amicizia e della solidarietà.

E all’alba successiva, la pienezza della gioia. Con la discesa dello Spirito Consolatore. Durante la Messa mattutina, un piccolo segno della natura ci ha aiutati a vivere ancora meglio il grande mistero. Una pioggia di fiorellini – la fioritura primaverile dei nostri ulivi – ha ricoperto tutta l’assemblea, al soffio di un vento prima leggero, poi più impetuoso. Immagine di quel vento che invase il Cenacolo (cfr. At 2,2). E di quella “pioggia di fuoco” che inebriò i discepoli, rendendoli coraggiosi annunciatori delle “grandi opere di Dio” (At 2,11). Tra i numerosissimi fedeli presenti, anche la “Comunità Maria”, con membri provenienti da varie località della Calabria. La presenza di Maria a Pentecoste è centrale. Lei, Sede della Sapienza, Sposa dello Spirito Santo e Madre della Chiesa nascente.

Nelle Messe pomeridiane, numerosi sono stati gli spunti di riflessione. P. Giuseppe Saraceno ha richiamato l’episodio della torre di Babele (cfr. Gen 11,1-9). Lì la superbia umana, frutto del peccato originale, aveva causato la divisione. Ora il dono dello Spirito, frutto della Redenzione, ristabilisce la comunione con Dio e tra gli uomini. P. Francesco si è soffermato invece sul dono del discernimento. Richiamando l’importanza di distinguere la voce dello Spirito Santo da quella del Maligno o del nostro io.

Nel pomeriggio un numeroso gruppo di Castrovillari (CS) ha visitato per la prima volta la Cittadella. Unanimi le risonanze positive dei pellegrini. Insieme al proposito di rinnovare presto questa indimenticabile esperienza. E anche noi, Piccoli Fratelli e Sorelle dell’Immacolata, abbiamo vissuto l’esperienza gioiosa dell’annuncio. Come i discepoli dopo la Pentecoste. Destinazione Taurianova (RC). Per condividere la bellezza di una vita totalmente donata a Dio, attraverso l’Immacolata. P. Antonio Carfì, nostro Vicario generale, è stato chiamato in qualità di mariologo da don Cosimo Ciano per relazionare al convegno “Lo sguardo di Maria. Divine pupille tra cielo e terra”. In occasione del 130° anniversario di un prodigio tutto intessuto di tenerezza materna: la statua della Madonna della Montagna, venerata a Taurianova, mosse i suoi occhi in più direzioni. Ricordandoci che Maria è viva! E che noi, suoi figli, siamo sempre sotto il suo sguardo. In collegamento anche Mons. Angelo Comastri, che ha offerto alcuni spunti di spiritualità mariana, profondi e concreti. Qualche giorno dopo, p. Francesco Iermito e p. Pasquale Triulcio sono stati invitati nella stessa città per una predicazione tutta speciale. Il Triduo in onore di s. Rita da Cascia. Ospitati con cordialità da don Vincenzo Feliciano, insieme ad altri Fratelli e Sorelle, nella parrocchia di san Giuseppe.

La Cittadella dell’Immacolata, piccolo faro di spiritualità mariana, continua ad attirare con la sua luce. E a portare questa luce a tanti fratelli. Sì. La Cittadella è cenacolo di preghiera e di fraternità. Ma è anche missionaria di gioia evangelica! Attraverso i tratti inconfondibili della tenerezza di Maria. Quello “stile mariano” dell’evangelizzazione che papa Francesco ha tanto raccomandato alla Chiesa: “Ogni volta che guardiamo a Maria torniamo a credere nella forza rivoluzionaria della tenerezza e dell’affetto” (Evangelii Gaudium, 288). Chiediamo allora al Signore, per intercessione dell’Immacolata, di rinnovare su di noi una quotidiana Pentecoste. Anche noi, come i discepoli, usciamo dal cenacolo insieme a Maria. Inebriati di gioia e di grazia. E portiamo a tutti il fuoco dell’Amore di Dio!

Orari

Sante Messe Domenicali

10.30
18.00


Preghiera quotidiana

La Fraternità accoglie quanti desiderano unirsi
alla preghiera comunitaria

6.30 Lodi e Santa Messa
(Lunedì ore 7.00)
12.00 Ora media e Santo Rosario
16.30 Vespri, Adorazione eucaristica e Santo Rosario

Logo bianco Cittadella dell'Immacolata