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La gioia dell’amore

La gioia dell’amore

La Pasqua è gioia. Una gioia che nasce dall’amore. Da quell’Amore che ha vinto la morte. L’unico Amore che ha il potere di dare la vita eterna all’amato. Di questa gioia, di questo amore, di questa pienezza di vita abbiamo fatto esperienza alla Cittadella, in questa prime settimane del tempo pasquale. Grazie all’incontro con la Parola, che si fa missione gioiosa. Grazie alla presenza degli sposi, icona vivente dell’amore di Dio per noi. Grazie alla ricchezza della liturgia domenicale. Che ci ha mostrato gli apostoli pieni di gioia davanti al Risorto.

Dall’amore di una sposa fedele, la gioia di un incontro inaspettato. Questa la meravigliosa storia di Bruno Cornacchiola, il veggente delle Tre Fontane (Roma). Ce l’ha raccontata con precisione ed entusiasmo p. Francesco. Insieme agli amici dell’Associazione del Rosario Perpetuo, che si sono ritrovati alla Cittadella proprio venerdì 12 aprile, anniversario dell’apparizione (1947). Il tranviere romano anticlericale, incaricato di uccidere papa Pio XII e pronto a scrivere un sermone contro la Madonna, viene sorpreso proprio da Lei. La “Bella Signora”, vista poco prima dai figli mentre giocavano nei pressi di una grotta, gli si presenta come “Vergine della Rivelazione”. Mostrandosi con la Bibbia nelle mani. Proprio quella Bibbia che l’uomo voleva usare per avversare la Madre di Gesù.

Un richiamo forte a leggere la Scrittura accompagnati dalla sapienza della Chiesa. Ecco perché durante la Messa ogni fedele ha ricevuto il “seme della Parola”: un versetto biblico da meditare e trasformare in vita vissuta. Non tutti sanno però che la grazia straordinaria ricevuta da Cornacchiola è anche frutto anche delle preghiere della moglie Iolanda. Che qualche anno prima era riuscita a coinvolgere il marito nella pratica dei Primi Nove Venerdì del Sacro Cuore.

L’amore sponsale. Quanto è grande e quanto è potente agli occhi di Dio! Lui stesso infatti ha voluto elevarlo a sacramento, cioè segno visibile e concreto della sua presenza. L’abbiamo riscoperto ancora una volta sabato 13 aprile. In occasione dell’incontro mensile degli sposi per il percorso formativo “Nozze di Cana”. Stavolta a guidare la riflessione sono state le sette parole di Gesù sulla croce. Un’originale rivisitazione offerta da p. Antonio Carfì. Non un “tornare indietro” al Venerdì Santo, ma un rileggere le parole del Crocifisso alla luce della sua resurrezione. Che si fa sorgente di vita nuova per ogni coppia di sposi cristiani. Chiamati a vivere da “sposi risorti”, in unione sempre più intima allo Sposo glorioso.

“Ho sete!”. Questa una delle più potenti “parole della Croce”. P. Antonio ha declinato questo grido di Gesù in chiave sponsale: «Quante seti inascoltate nelle nostre famiglie! Il Signore ci invita a conoscere, prevenire, amare e dissetare la sete del partner. Attraverso una riscoperta sempre nuova dei linguaggi dell’amore, nella semplicità della vita quotidiana». Prezioso, dopo la catechesi, il “tempo di coppia”. Da vivere nella bellezza primaverile della Cittadella. Spazio ideale, lontano dalla frenesia della quotidianità, per ritrovarsi, guardarsi negli occhi, dialogare. E rileggere la vita di coppia alla luce dello Sposo.

E infine, l’incontro “cuore a Cuore” con Lui. Nell’adorazione la Parola si è fatta preghiera, richiesta di perdono, lode. E il passaggio di Gesù Eucaristico tra le coppie è stato consolazione, guarigione, forza. Per rituffarsi con più entusiasmo nella missione del matrimonio cristiano. Dall’amore risorto di una coppia, ecco la gioia sempre nuova di una vita matrimoniale risorta. Che si fa annuncio gioioso del Suo amore.

Sì, il Suo amore! Un amore che ha trionfato sulla morte. Spezzando le catene del male, della tristezza, della schiavitù, frutti velenosi del peccato. Un Amore vivo, in carne ed ossa, che si presenta ai discepoli attoniti nel fulgore delle sue piaghe gloriose. Questo lo straordinario incontro narrato nel Vangelo domenicale (Lc 24,35-48). Tra i numerosi fedeli presenti alla Cittadella, anche la Comunità Capi Scout RC4 (parrocchia san Francesco) e alcune famiglie di Reggio Calabria. «Pace, gioia e missione: ecco i frutti più belli della resurrezione di Gesù», ha osservato p. Francesco commentando la Parola. E soprattutto sulla pace si è soffermato p. Santo Donato, che nel presiedere la s. Messa mattutina ha invitato i fedeli a farsi intercessori di pace per le tante zone del mondo travagliate da guerre che minacciano di espandersi pericolosamente.

«Lei non ha capito nulla della vita. L'odio non serve a niente. Solo l'amore crea». Questa la frase che san Massimiliano Kolbe, con infinita dolcezza, consegnò al soldato delle SS che veniva a finirlo con un’iniezione di acido fenico. «L’odio divide, separa e distrugge. Al contrario, l’amore unisce, dà pace ed edifica». In questo mondo dove l’odio sembra trionfare sempre più, diventiamo annunciatori coraggiosi dell’amore! Di quell’unico Amore che dà pace. Che costruisce fraternità. Che ci dona la pienezza della gioia.

Orari

Sante Messe Domenicali

10.30
18.00


Preghiera quotidiana

La Fraternità accoglie quanti desiderano unirsi
alla preghiera comunitaria

6.30 Lodi e Santa Messa
(Lunedì ore 7.00)
12.00 Ora media e Santo Rosario
16.30 Vespri, Adorazione eucaristica e Santo Rosario

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