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Pregare è amare

Pregare è amare

Lode gioiosa nel tempo della serenità. Grido d’angoscia nell’estremo pericolo. Supplica fiduciosa per i bisogni dei fratelli. In qualunque modo si esprima, la preghiera resta sempre uno sguardo verso il Cielo. Sguardo che si perde nel contemplare lo sconfinato amore del Padre. La tenerezza divino-umana del Figlio. La potente dolcezza dello Spirito Santo. Nel mare spesso tempestoso della vita, la preghiera è la nostra ancora di salvezza. È risposta d’amore all’Amore sconfinato di Dio.

La preghiera. Forza dell’uomo, capace di ottenere tutto da Dio. Arma potentissima che schiude i tesori della divina misericordia. Eppure, così dimenticata nella società contemporanea. Che la ritiene tempo perso. Noioso monologo. Sterile esercizio tra mille distrazioni. Che bello invece, in questo tempo di pausa estiva, riscoprirla come “brezza leggera” (1Re 19,12) che dà sollievo nella fatica quotidiana. Come linfa vitale che alimenta le energie. Colorando le nostre grigie giornate di azzurro Cielo. Specialmente all’interno della famiglia.

Preghiera di coppia: una realtà sconosciuta, “strana”. Da cui molti fuggono. Per vergogna, per pigrizia. O semplicemente perché non sanno quanto sia bella. “Pregare, voce del verbo amare”: questo il tema della catechesi di p. Antonio Carfì agli sposi. Che sabato 22 giugno si sono ritrovati numerosi alla Cittadella. Per ravvivare il fuoco del loro amore nel braciere ardente del Cuore di Cristo. “Aiutaci Gesù ad innamorarci della preghiera. Fa’ che possa diventare naturale e necessaria come respirare, mangiare, amare. Perché pregare e amare, in fondo, sono la stessa cosa”. Con questa invocazione si è aperto il tempo di coppia. Per una verifica concreta, sulla base della vita quotidiana.

I frutti? Un nuovo impegno nella preghiera in famiglia. A partire da… subito. Con l’adorazione eucaristica, nello splendido scenario della Divina Misericordia. Rinfrescàti da una brezza leggera. Immagine viva dello Spirito che guarisce, vivifica, stringe nell’unità. Insieme, davanti a Gesù-Sposo. Per chiedergli perdono. Per lodarlo. Per restare uniti. Perché solo “la famiglia che prega unita, resta unita” (s. Giovanni Paolo II). E, davanti a Lui, un segno importante: il rinnovo delle promesse nuziali. Per radicare ancora una volta l’amore reciproco nella fedeltà incrollabile del Suo Amore.

E per concludere, agape fraterna tutti insieme! Per assaporare la gioia della condivisione, in un clima di distensione e allegria. Nell’area pic-nic, una cena animata con giochi, balli e canzoni da Fratelli e Sorelle. Per gridare insieme la gioia della sponsalità con Gesù. Nelle diverse vocazioni, per la comune edificazione del Regno.

E tantissimi altri fedeli in questi giorni hanno goduto della bellezza della Cittadella. Nell’accoglienza, nella celebrazione dei sacramenti, nella gratitudine comune per l’anno pastorale appena concluso. Numerosi i gruppi: l’OFS della parrocchia Maria SS. del Rosario (Palmi), accompagnati da p. Paolo e p. Ilario; la terza Comunità Neocatecumenale della parrocchia Maria SS. del Rosario (Villa San Giovanni); i catechisti della parrocchia San Francesco di Paola (Lamezia Terme), accompagnati dal parroco p. Ivano; il Gruppo del Rinnovamento nello Spirito Santo della parrocchia San Giorgio extra (RC); i fedeli della parrocchia San Giuseppe (Taurianova), accompagnati dal parroco don Vincenzo. E ancora molti fedeli dalle province di Crotone e Catanzaro.

Il tutto coronato dalla liturgia. Che ha fatto risuonare con forza una Parola di speranza: "Taci, calmati!"(Mc 4,38). Con potenza Gesù placa la tempesta. Cioè tutto ciò che per noi è motivo di paura. “Gesù comanda prima al vento e poi al mare”, ha osservato p. Francesco. “Perché il vento era la causa primaria del mare agitato. Ricordandoci che è importante puntare dritto alle cause profonde del nostro turbamento; e non fermarci alla superficie”. Richiamando poi lo splendido testo di s. Bernardo, ci ha invitato a invocare Maria Stella del Mare: “Se insorgono i venti delle tentazioni e se vai a sbattere contro gli scogli delle tribolazioni, guarda la stella, invoca Maria!”. E proprio a Lei abbiamo rivolto il nostro sguardo, al termine della s. Messa. Recandoci in processione fino alla grotta di Lourdes. Per rinnovarle il nostro amore. E levare il nostro grido accorato e fiducioso per tutte le nostre necessità. A partire dalla causa, quanto mai urgente, della pace.

Sì, pregare è amare. Pregare è essenziale quanto respirare. Chiediamo al Signore di riscoprire, in questo tempo di vacanza, il gusto, la bellezza e la potenza della preghiera. Seguendo l’insegnamento del nostro amato s. Massimiliano Kolbe: “La preghiera è un mezzo sconosciuto, e tuttavia il più efficace per ristabilire la pace nelle anime, per dare ad esse la felicità, poiché serve per avvicinarle all’amore di Dio. La preghiera fa rinascere il mondo. La preghiera è la condizione indispensabile per la rigenerazione e la vita di ogni anima”.

Orari

Sante Messe Domenicali

8.30
10.30
18.00


Preghiera quotidiana

La Fraternità accoglie quanti desiderano unirsi
alla preghiera comunitaria

6.15 Lodi e Santa Messa (Lun, Mar, Mer)
6.30 Lodi e Santa Messa (Gio, Ven, Sab)
12.00 Ora media e Santo Rosario
16.30 Vespri, Adorazione eucaristica e Santo Rosario

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