Carissimi Amici, buongiorno a tutti! Dio è Amore!
Mettiamoci in ascolto della Parola di Gesù:
Dal Vangelo secondo Matteo - Mt 13,18-23
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Voi dunque ascoltate la parabola del seminatore. Ogni volta che uno ascolta la parola del Regno e non la comprende, viene il Maligno e ruba ciò che è stato seminato nel suo cuore: questo è il seme seminato lungo la strada. Quello che è stato seminato sul terreno sassoso è colui che ascolta la Parola e l’accoglie subito con gioia, ma non ha in sé radici ed è incostante, sicché, appena giunge una tribolazione o una persecuzione a causa della Parola, egli subito viene meno. Quello seminato tra i rovi è colui che ascolta la Parola, ma la preoccupazione del mondo e la seduzione della ricchezza soffocano la Parola ed essa non dà frutto. Quello seminato sul terreno buono è colui che ascolta la Parola e la comprende; questi dà frutto e produce il cento, il sessanta, il trenta per uno».
Gesù stesso spiega la parabola del Seminatore che abbiamo ascoltato qualche giorno fa. Proviamo a trarne qualche insegnamento per la nostra vita. Il primo sguardo si concentra sulla libertà. Sì, è proprio Dio che parla e Dio è Amore e Amore vuol dire libertà. La Parola non si impone in modo automatico, non costringe all’obbedienza cieca. Chi parla ama e l’Amore non obbliga, non impone, ma si propone alla nostra libertà.
È bellissimo pensare innanzitutto che Dio ci parla e si relaziona con noi avendo un rispetto sommo delle nostre libertà, una delicatezza e discrezione uniche rispetto ai nostri tempi di accoglienza e comprensione. È potente la Sua Parola eppure non porta frutto se non l’accogliamo con rispetto e amore, come la Parola di un Padre che vuole solo il nostro bene, terreno ed eterno.
Questa Parola è così importante e decisiva che il Maligno la teme e fa di tutto per distrarci, per evitare che essa possa mettere radici in noi perché se questo avvenisse allora il pensiero di Cristo diventerebbe in noi la Roccia su cui possiamo costruire tutta la nostra vita; così infatti insegna San Paolo: «Ora, noi abbiamo il pensiero di Cristo» (1Cor 2,16).
La Parola ascoltata col cuore, meditata, pregata, forma in noi il pensiero di Gesù e il pensiero diventa poi azione. E se le nostre azioni hanno come radice la carità allora comprendiamo che tutta la nostra vita si accende, si motiva, si esprime nel linguaggio universale dell’amore.
Pertanto da una parte abbiamo la generosità straripante di Dio che offre la Sua Parola e dall’altra la nostra libertà che deve spingerci a lavorare sul nostro cuore per renderlo accogliente e togliere tutto ciò che potrebbe impedire alla Parola di essere feconda e portare frutti: l’orgoglio, la lussuria, il rancore, i tanti idoli che abbiamo nel cuore a cominciare dal nostro “io” obeso e presuntuoso…
E una cosa fondamentale dobbiamo chiederla: la fede che fa sì che sentiamo la Parola pronunciata proprio per noi. Così saremo radicati nel Terreno buono che è Gesù e porteremo frutti di vita eterna.
Caro Gesù,
abbiamo sempre bisogno di sapere
quanto produciamo e quanti frutti portano
i nostri sacrifici, i nostri sforzi.
Soprattutto sentiamo un bisogno insopprimibile
di pienezza, di soddisfazione, di gioia vera.
Eppure tante volte ci ritroviamo
col cuore e le mani vuote,
con pianti e rimpianti
che rendono faticoso il nostro cammino.
Dove trovare la pienezza?
Dove trovare il centuplo?
Dove poggiare i nostri passi
alla ricerca della felicità?
Solo sulla Tua Parola,
perché Tu sei il Terreno buono
che fa fruttificare anche i semi più sterili;
Tu sei Colui che pronuncia i nostri nomi,
sì, proprio i nostri,
con infinita tenerezza;
Tu sei Pioggia delicata e costante
che trasforma i deserti
in giardini profumati di vita,
in cui risuonano canti di gioia e di festa;
Tu sei l’Amico degli uomini
la cui Parola disperde
anche le tenebre più fitte;
Tu sei il Dio-con-noi
che trasforma le nostre solitudini
in occasioni per ritrovare sé stessi, nella verità.
Tu sei la Parola talmente potente
e carica di amore
che perfino sorella morte deve arrendersi.
Non Ti chiediamo più che tipo di terreno siamo,
chiediamo invece a Te la grazia
di innamorarci della Tua Parola
per stupirci di quanti frutti di vita
saremo capaci di produrre
se ci fideremo di Te.
Buona giornata a tutti! La Mamma Celeste ci benedica e sorrida sempre!