5 minuti con Gesù

Commento al Vangelo del giorno a cura di P. Antonio Maria Carfì

29 Novembre 2024 - Venerdì

29 Novembre 2024 - Venerdì

Carissimi Amici, buongiorno a tutti! Dio è Amore!

Mettiamoci in ascolto della Parola di Gesù:

Dal Vangelo secondo Luca - Lc 21,29-33

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli una parabola:
«Osservate la pianta di fico e tutti gli alberi: quando già germogliano, capite voi stessi, guardandoli, che ormai l’estate è vicina. Così anche voi: quando vedrete accadere queste cose, sappiate che il regno di Dio è vicino.
In verità io vi dico: non passerà questa generazione prima che tutto avvenga. Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno».

Ancora con una parabola Gesù stamattina spiega i misteri del Regno dei Cieli: immagini semplici, comprensibili per tutti, per aiutarci a comprendere realtà altissime ed inarrivabili per l’intelligenza umana. Oggi infatti ci invita ad aprire il grande libro della creazione per imparare dalla natura a saper cogliere i segni del divino: «Osservate la pianta di fico e tutti gli alberi»: dal loro germogliare comprendiamo che l’estate è vicina! Il Regno dei Cieli possiamo vederlo già in azione, già vicino a noi dalle piccole cose, dai gesti apparentemente banali e ripetitivi, dai segni minuscoli contenuti in un sorriso, in un aiuto inaspettato, in un semplice abbraccio. È bello, dopo l’inverno, osservare il risveglio della creazione: i colori che si accendono, le venature delle foglie che si riempiono di nuova linfa, i primi germogli verdi che indicano la vita nuova che sta per spuntare… Non è casuale che proprio un piccolo germoglio sarà il segno che Dio donerà per annunciare la rinascita di Israele: «Un germoglio spunterà dal tronco di Iesse, un virgulto germoglierà dalle sue radici» (Isaia 11,2). Tuttavia per leggere questo grande libro della creazione è necessario averne voglia e… tempo. Beh, sulla voglia probabilmente siamo tutti d’accordo, ma è sul “tempo” che nascono problemi: chi ha più tempo oggi per le piccole cose, per una passeggiata nella natura, per gustare il volo degli adorni o l’uccellino che volteggia intorno al nostro balcone… Altro che la natura: i nostri occhi sono ormai incollati su uno schermo di pochi pollici e ci illudiamo che l’essere iperconnessi sia l’antidoto contro angosce e paure… Diciamoci la verità: ci siamo fatti rubare il tempo da chi domina culture e pensiero, da chi ci vuole intruppare come polli da batteria da riempire di cose inutili per impedirci di pensare, di aver tempo per leggere… il libro della creazione e, dentro questo libro, scoprire le pagine più belle che dicono chi siamo davvero noi: figli di Dio, amati da sempre e per sempre! Non abbiamo più il tempo per capire chi siamo davvero e da dove veniamo e verso dove stiamo andando e che senso ha realmente la nostra esistenza umana che assomiglia tanto ad un’altra immagine biblica con la quale il salmista considera la vita dell’Uomo: «al mattino fiorisce e germoglia, alla sera è falciata e secca» (Salmo 90,6). Gesù ci invita a saper leggere il “codice di bellezza” che il buon Dio ha messo in ogni cosa poiché «tutto è stato fatto per mezzo di lui (il Verbo) e senza di lui nulla è stato fatto di ciò che esiste» (Giovanni 1,3). Tutto, ma proprio tutto è stato fatto avendo come principio dell’esistenza la Bellezza di Dio, la Sapienza del Verbo, l’Amore dello Spirito. Tutto! Tutto ci è stato donato perché attraverso ogni cosa possiamo entrare in comunione col Donatore! Il mio peccato inizia quando pretendo di vivere i doni di Dio senza più usarne per entrare in relazione con Lui. E allora del denaro ne farò un idolo, così come della sessualità e della salute e via via di tutti i doni del Padre nostro che è nei Cieli, ma il cui Regno, ancora una volta oggi ci viene ricordato «è vicino»! Non solo: in ogni cosa c’è una direzione, un verso, un’armonia perché «tutte le cose sono state create per mezzo di lui e in vista di Lui» (Colossesi 1,16). Sì: «in vista di Lui», perché tutto ritornerà alla Fonte della Vita. Proprio in questi giorni infatti ci siamo detti che la Storia non va verso “la fine”, ma verso “il Fine” che è Cristo Re dell’universo! Ma ancora un’altra cosa ci dice oggi Gesù: «osservate… tutti gli alberi». C’è un albero in particolare che siamo chiamati ad osservare ancora più da vicino: l’Albero della Croce. E dobbiamo leggerlo con gli occhi della fede, perché gli occhi solo umani, i nostri ragionamenti, ci porterebbero a leggere in quel Legno solo segni di morte e di fallimento e di sconfitta… Invece la fede ci fa cogliere altri piccoli segni di immensa speranza: la presenza della Madre che stava ai piedi della Croce, Addolorata, ma ricca di dignità e di fiducia, che non lancia al Cielo grida disperate e deluse, ma solo gemiti gravidi di amore e di speranza. Ancora: il grido, questa volta sì, un grido stupito e commosso di un centurione romano, il primo che riconosce nel Crocifisso ormai morto il Dio che dà la vita: «Davvero quest'uomo era Figlio di Dio!» (Marco 15,39). Non è forse un segno potente della vicinanza del Regno, anche dentro la morte del Figlio di Dio, il fatto che sarà un pagano a riconoscerne la trascendenza divina? Dove tutti umanamente vedevano solo morte, Dio invece cominciava a spargere semi di speranza e di vita nuova. Così è anche delle nostre croci personali. Il Maligno fa di tutto per farcele vivere come castighi e segni che Dio ci ha abbandonato, mentre Gesù ci invita ad indossare gli occhiali della fede per saper cogliere, pur dentro situazioni molto dolorose, la presenza di Dio Amore la cui Parola ha la forza di attraversare i secoli e i totalitarismi e le guerre e perfino i peccati dei seguaci di Gesù per raggiungere il cuore di ogni essere umano affinché la nostra vita non sia più costruita sulle sabbie mobili dei ragionamenti umani, ma sulla Roccia indistruttibile del Suo Amore.

Caro Gesù,
lo sai che siamo immersi,
fino al collo ormai,
nella cultura dell’effimero,
del “ciò che è verissimo oggi”
e già domani non vale più…
Ci stanno convincendo
che il nostro pensiero umano
non vale nulla;
a forza di relativismo e nichilismo
vogliono farci credere
che tutto è “debole”,
natura e pensiero,
e che in fondo
non bisogna credere a nulla…
(tranne che a coloro
che dominano in modo occulto
e condizionano a forza di fake news
il pensiero globale).
E Tu con infinita pazienza
ci inviti a ripartire dalla lettura
del grande libro della Creazione
per rinnamorarci delle piccole cose,
delle gemme fragili
e pure potenti
che promettono vita nuova
e frutti saporiti.
Ci inviti ad osservare gli alberi,
quelli piccoli e quelli maestosi
che continuano a rendere bella
questa Terra… nonostante noi
cerchiamo di distruggerla ogni giorno
con l’inquinamento,
climatico e… mentale!
E tra questi alberi,
in particolare Uno,
quello della Croce
che agli occhi del mondo
sembra solo segno
di sconfitta e di morte,
mentre invece ci consegna
la più bella dichiarazione di Amore
che dà senso ad ogni cosa:
“Vi amo da… morire”
ci dice Gesù, Amico degli Uomini
e Amante della vita.
Sì, davvero, il Regno dei Cieli
è vicino, anche dentro le nostre croci.
Nulla finisce mai definitivamente:
tutto può sempre ricominciare
nel Nome dell’Amore.

Buona giornata a tutti! La Mamma Celeste ci benedica e sorrida sempre!

Liturgia

Orari

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10.30
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La Fraternità accoglie quanti desiderano unirsi
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6.15 Lodi e Santa Messa (Lun, Mar, Mer)
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16.30 Vespri, Adorazione eucaristica e Santo Rosario

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