Carissimi Amici, buongiorno a tutti! Dio è Amore!
Mettiamoci in ascolto della Parola di Gesù:
Dal Vangelo secondo Giovanni - Gv 15,18-21
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli:
«Se il mondo vi odia, sappiate che prima di voi ha odiato me. Se foste del mondo, il mondo amerebbe ciò che è suo; poiché invece non siete del mondo, ma vi ho scelti io dal mondo, per questo il mondo vi odia.
Ricordatevi della parola che io vi ho detto: “Un servo non è più grande del suo padrone”. Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi; se hanno osservato la mia parola, osserveranno anche la vostra. Ma faranno a voi tutto questo a causa del mio nome, perché non conoscono colui che mi ha mandato».
“Faranno a voi tutto questo a causa del mio nome, perché non conoscono colui che mi ha mandato”.
Il problema è la non conoscenza di Dio! È questo il vero peccato del mondo: non conoscere Dio come Amore! Gesù è il Figlio la cui missione è stata quella di annunciare al mondo malato – di ieri, di oggi e di sempre – che il Padre che lo ha mandato è Amore, solo Amore. Qualunque tentativo di avvicinarsi al mistero di Dio senza percorrere questa Via, Verità e Vita che è Gesù, il rivelatore del Padre, sarà un tentativo vano; qualunque sforzo di ‘definire’ Dio all’infuori della categoria dell’Amore è destinato a fallire o a produrre surrogati di Dio!
Tutte le religioni parlano di divinità: sono quegli dèi che l’uomo stesso si è costruito per paura dell’infinito e della morte; divinità che richiedevano dei sacrifici, in alcune culture anche umani. Ma nell’ebraismo/cristianesimo c’è una novità assoluta: non è l’uomo che cerca un dio o si costruisce un dio: è Dio stesso che va in cerca dell’Uomo! È l’Amore che cerca l’amato; cerca noi che siamo fragili, poveri, immersi nel peccato e nella confusione. Non chiede sacrifici a noi, ma è Lui che si sacrifica per noi!
Con il mistero dell’Incarnazione e della Pasqua, Dio ci ha rivelato il Suo mistero: è il Padre che attraverso il Figlio, nello Spirito Santo, va incontro ad ogni essere umano per donare la Sua Vita, la Sua Amicizia, la Sua incomprensibile benevolenza. Lo ha detto Gesù nel Vangelo di qualche giorno fa: non è venuto per condannare, ma per salvare. E tuttavia il mondo continua ad opporsi a questo Amore! In ogni epoca, ad ogni latitudine. L’Amore continua a non essere conosciuto e amato da molti. Ecco perché chi cerca di annunciarlo andrà sempre incontro alle persecuzioni: “Se il mondo vi odia, sappiate che prima di voi ha odiato me. Se foste del mondo, il mondo amerebbe ciò che è suo; poiché invece non siete del mondo, ma vi ho scelti io dal mondo, per questo il mondo vi odia”.
Il Signore rivelandoci il Suo Amore non ci ha ‘tolti dal mondo’ poiché continuiamo a vivere la nostra esperienza terrena. Ma fa in modo che non siamo ‘del mondo’ cioè ci educa a rifuggire dalle logiche del mondo. Quali sono? Quelle di sempre: ipocrisia, agire per interesse, servirsi degli altri, portare rancore, essere orgogliosi ed egoisti, aspirare al potere per dominare gli altri, amare sé stessi più che amare gli altri… Questo, e tanto altro, è il ‘mondo’. E se non stiamo attenti corriamo il rischio di cadere di nuovo in queste trappole mortali; sì, mortali, perché feriscono l’essere umano nel suo bisogno fondamentale: amare ed essere amato nella verità! Ecco perché Gesù ci ha lasciato il Suo Comandamento: “Amatevi come io ho amato voi”.
Solo l’Amore dà senso alla vita degli uomini. Solo l’Amore riscalda il cuore ed impedisce di morire per il gelo dell’indifferenza. “Solo l’Amore crea”, diceva san Massimiliano Kolbe nell’inferno di Auschwitz. Solo l’Amore salva dal buio della morte. Solo l’Amore dilata all’infinito gli orizzonti del nostro sguardo!
Cosa dobbiamo chiedere oggi al Signore? La perseveranza! Il non voltarci indietro dopo aver messo mano all’aratro! Il dono della coerenza con ciò che crediamo e amiamo perché il mondo farà di tutto per distrarci, per ammaliarci, per farci recedere dal seguire Gesù. E lo farà in tutti i modi e con tutte le astuzie finissime suggerite dal Maligno.
Occorre fortificare la vigilanza con la preghiera, con l’Eucaristia, con la Confessione frequente. Perché, non so se ve ne siete accorti, ma il mondo di oggi è fondamentalmente pagano e di cristiano è rimasto ben poco. Gesù ci ha avvisati. Ma una cosa è certa: Lui è il Vincitore. “Vi ho detto questo perché abbiate pace in me. Nel mondo avete tribolazioni, ma abbiate coraggio: io ho vinto il mondo!” (Giovanni 16,33).
Caro Gesù,
abbiamo capito che la fede non è un ombrello
che ci mette al riparo dai rovesci della vita.
Seguire Te, non è un cammino trionfale,
fatto fra ali di folla plaudente.
Tu ci hai detto la verità:
credere in Te significa essere coinvolti
in una vera e propria storia d’amore.
E l’Amore è fatto di coerenza e fedeltà,
di fiducia e rischio,
di desiderare di essere con l’Amato e come l’Amato.
E il Tuo Amore non è amato!
Ecco perché, se vogliamo davvero seguirTi
dove vuoi portarci Tu
e non dove vorremmo andare noi,
è necessario essere pronti ad andare controcorrente,
ad essere presi per pazzi e per sognatori,
a rinunciare alle lusinghe del ‘mondo’,
a sposare la Tua logica
del fare della vita un dono, anche ai nemici;
a rivestire il nostro stile di vita quotidiano
di misericordia, perdono e compassione.
Il ‘mondo’ farà di tutto
per farci piangere lacrime salate e di sangue,
ma Tu continuerai a ripeterci:
‘Beati gli afflitti perché saranno consolati’.
E crediamo con tutto noi stessi
che il Tuo Amore avrà l’ultima parola sulla storia.
Buona giornata a tutti! Vi abbraccio con amicizia. La Mamma Celeste ci benedica e sorrida sempre!