Giacobbe generò Giuseppe, lo sposo di Maria, dalla quale è nato Gesù, chiamato Cristo.
Così fu generato Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. Giuseppe suo sposo, poiché era uomo giusto e non voleva accusarla pubblicamente, pensò di ripudiarla in segreto.
Mentre però stava considerando queste cose, ecco, gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa. Infatti il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo; ella darà alla luce un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati».
Quando si destò dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l’angelo del Signore.
Oggi la Chiesa pone alla nostra attenzione la figura di San Giuseppe, lo Sposo di Maria, colui che possiamo definire senz’altro: il Primo consacrato all’Immacolata! È una figura bellissima! Tanto silenziosa quanto piena di amore e delicatezza. I Vangeli non riportano di lui neanche una parola, è l’uomo del silenzio. Perché? Perché è chiamato a custodire il Figlio di Dio e l’Immacolata: gli Amori più grandi, affidati da Dio al suo cuore e alle sue cure. E dinanzi all’Amore che si fa carne e si lascia accogliere nel grembo di Maria si può solo tacere. L’Amore non ha bisogno di parole, ma solo del silenzio cordiale del cuore! L’Evangelista Matteo ci consegna solo una definizione di Giuseppe: era «giusto» (Matteo 1,19). Chi è la persona giusta per la Sacra Scrittura? È quella che cerca in ogni cosa la volontà di Dio. Eppure la prima cosa che Giuseppe fa dinanzi alla gravidanza misteriosa di Maria non è quella di denunciarla alla sinagoga (questo prevedeva la Legge), ma pensa piuttosto di “licenziarla” in segreto, ossia pensa di fuggire di notte per far credere a tutti che lui era il responsabile e liberare così Maria da un castigo terribile (la lapidazione). San Giuseppe è la prima persona che, per amore di Maria, fa il passaggio dalla giustizia dura, tipica dell’Antico Testamento, alla misericordia; sì, proprio quella misericordia che tanto piacerà a Gesù come stile di vita dei Suoi discepoli: «Andate a imparare che cosa vuol dire: Misericordia io voglio e non sacrifici. Io non sono venuto infatti a chiamare i giusti, ma i peccatori» (Matteo 9,13). Questo è solo il primo dei tantissimi frutti che nasceranno nel suo cuore per l’amore immenso che ha per Maria. Pensate alle conseguenze pratiche nella nostra vita. Ossia come l’amore per Maria può far sviluppare in noi gli atteggiamenti di apertura e di misericordia verso tutti, a cominciare dalle persone che vivono al nostro fianco. Giuseppe di Nazaret ci insegna che il vero amore per Maria non si dimostra solo attraverso qualche preghiera o qualche devozione particolare, ma nel prenderLa come nostra compagna di vita, nel permetterLe di parlare ai nostri cuori con la stessa delicatezza e tenerezza con cui parlava a Giuseppe durante le lunghe notti d’Oriente, quando insieme riflettevano su cosa ne sarebbe stato di questo Figlio. Giuseppe è il primo devoto di Maria della storia, il primo consacrato a Lei. La cosa più intelligente che possiamo fare oggi è quella di chiedergli di donarci il suo cuore per amare Maria come l’ha amata lui. Sì, dobbiamo chiedergli di ottenerci la grazia di vivere con Maria e come Maria, come ha fatto lui. E guardando alla sua paternità così attenta e delicata, ci viene voglia di chiedergli di donarci la sua sapienza e il suo coraggio per fare delle nostre famiglie il luogo dell’amore e del rispetto, dell’accoglienza della Vita e delle vite degli altri.
Caro Giuseppe di Nazaret,
scusaci se non Ti chiamiamo ‘San’,
forse è colpa del fatto
che Ti sentiamo così vicino e familiare
e abbiamo paura che i titoli creino distanze.
Ti ringraziamo per i Tuoi silenzi
carichi di ascolto e d’amore.
Ti chiediamo di insegnarci
la docilità e la disponibilità
ai progetti di Dio.
Il Tuo cuore era così puro
che non facevi alcuna fatica
ad assecondare le ispirazioni del Cielo.
Ti chiediamo soprattutto
i Tuoi sentimenti verso Maria,
perché Le hai consacrato tutta la Tua vita
senza tenerne per Te
neanche una briciola.
Sì, sentiamo che la Tua grandezza
è anche figlia di questo amore tenerissimo
e forte al tempo stesso.
Regalaci il Tuo cuore
per amare Gesù e Maria
come hai fatto Tu.
E faremo esperienza
della Tua compagnia
discreta e forte
nel viaggio verso il Cielo.
Buona giornata a tutti! La Mamma Celeste ci benedica e sorrida sempre!