5 minuti con Gesù

Commento al Vangelo del giorno a cura di P. Antonio Maria Carfì

12 Luglio 2023 - Mercoledì

12 Luglio 2023 - Mercoledì

 

Carissimi Amici, buongiorno a tutti! Dio è Amore!

Mettiamoci in ascolto della Parola di Gesù:

Dal Vangelo secondo Matteo - 10,1-7 -

In quel tempo, chiamati a sé i suoi dodici discepoli, Gesù diede loro potere sugli spiriti impuri per scacciarli e guarire ogni malattia e ogni infermità.
I nomi dei dodici apostoli sono: primo, Simone, chiamato Pietro, e Andrea suo fratello; Giacomo, figlio di Zebedèo, e Giovanni suo fratello; Filippo e Bartolomeo; Tommaso e Matteo il pubblicano; Giacomo, figlio di Alfeo, e Taddeo; Simone il Cananeo e Giuda l’Iscariota, colui che poi lo tradì.
Questi sono i Dodici che Gesù inviò, ordinando loro: «Non andate fra i pagani e non entrate nelle città dei Samaritani; rivolgetevi piuttosto alle pecore perdute della casa d’Israele. Strada facendo, predicate, dicendo che il regno dei cieli è vicino».

Il Vangelo di oggi racconta la chiamata dei Dodici Apostoli. Momento solenne e decisivo per la vita di questi uomini, ma anche per la missione di Gesù. Due riflessioni. La prima: perché Gesù che è il Figlio di Dio e dunque Dio per natura ha chiamato questo uomini? Non poteva fare tutto da solo?
Questa considerazione ci introduce nel mistero di un Dio Onnipotente che vuole avere “bisogno” degli uomini. E quindi anche di me e di te! Sì, poteva fare tutto senza di noi, ma così saremmo stati solo dei servi, devoti, sottomessi a Dio, mentre Dio è Amore ed è nostro Padre e la Sua volontà è quella di partecipare la Sua paternità a tutti gli uomini perché possiamo collaborare responsabilmente e liberamente al Suo progetto di salvezza per l’Umanità. L’Apostolo Paolo a tal riguardo scrive: «Un solo Dio e Padre di tutti, che è al di sopra di tutti, opera per mezzo di tutti ed è presente in tutti» (Efesini 4,6). Siamo figli e non schiavi! Facciamo parte della grande famiglia di Dio, come spiega ancora San Paolo: «Così dunque voi non siete più stranieri né ospiti, ma siete concittadini dei santi e familiari di Dio» (Efesini 2,19). È stupendo pensare che Dio voglia avere bisogno di noi e chiama ognuno di noi a collaborare con la Sua Provvidenza perché il Suo Regno possa essere conosciuto già su questa terra. Ognuno di noi a prescindere dalla vocazione personale.
La seconda riflessione riguarda l’aspetto umano dei chiamati: pescatori, gente semplice, non acculturata, perfino un pubblicano (Levi/Matteo), addirittura un traditore! Gesù non ci chiama perché siamo bravi e migliori degli altri. Al contrario: ci chiama perché conosce perfettamente le nostre debolezze, miserie, infedeltà, come conosceva benissimo quelle dei discepoli! Eppure li ha chiamati lo stesso perché col tempo imparassero a non fare più affidamento su sé stessi, sulle proprie capacità, ma su di Lui!
Ascoltiamo ancora San Paolo: «Considerate infatti la vostra chiamata, fratelli: non ci sono fra voi molti sapienti dal punto di vista umano, né molti potenti, né molti nobili. Ma quello che è stolto per il mondo, Dio lo ha scelto per confondere i sapienti; quello che è debole per il mondo, Dio lo ha scelto per confondere i forti; quello che è ignobile e disprezzato per il mondo, quello che è nulla, Dio lo ha scelto per ridurre al nulla le cose che sono, perché nessuno possa vantarsi di fronte a Dio» (1Corinzi 1,26-29). Quanto è consolante leggere queste parole perché ci liberano dall’ansia da prestazione nei confronti di Dio! Non bisogna avere chissà quali carismi per amare e servire Dio, è necessaria solo la fede. Quanta fede? Molta? Quella dei Santi? Sentite cosa dice Gesù a tal proposito: «Se aveste fede quanto un granello di senape, potreste dire a questo gelso: “Sràdicati e vai a piantarti nel mare”, ed esso vi obbedirebbe» (Luca 17,6). Basta un granellino di fede per fare miracoli! Fede intesa come impegno di amore con Dio che ci ama per primo! E ci rende partecipi della vita del Figlio! In cosa consiste la missione? Oggi diremmo: la nuova evangelizzazione? Semplicemente nell’annunciare che il Regno dei Cieli è vicino. Non si tratta ovviamente di indicare qualche luogo geografico particolare. Né di fare prediche o catechesi o convegni. Si tratta molto più semplicemente di vivere ogni giorno la carità verso Dio, sé stessi, il prossimo, il Creato! I gesti di amore che porremo in atto verso chiunque saranno eloquenti e diranno, pur senza proclami e pubblicità, che davvero il Regno dei Cieli è vicino! Sarà l’amore che vivremo tra di noi ad annunciare che Dio è in mezzo a noi, è dentro di noi, è il Signore della Storia che manda i discepoli di ogni tempo a fare l’unica cosa per la quale siamo stati creati: amare! Così allora il Regno smetterà di essere solo una promessa futura poiché cominceremo a vedere le sue radici già su questa terra, già in mezzo a noi e in noi! Ogni gesto di amore, anche il più piccolo ed insignificante e banale è epifania del Regni di Dio!

Caro Gesù,
spesso siamo convinti
che l’annuncio del Regno sia una questione
che riguarda solo i “professionisti” del Sacro:
sacerdoti, consacrati, catechisti…
Oppure persone particolarmente dotate di carismi,
di doni straordinari, di talenti non comuni.
Ma poi scorriamo la lista dei primi chiamati
e ci accorgiamo che sono uomini poveri, limitati,
dubbiosi anche loro, come noi!
Addirittura capaci di tradirTi e rinnegarTi!
E comprendiamo che la “chiamata” è rivolta a tutti
perché il Padre Tuo e Tu con Lui non siete solo divinità ultrapotenti,
siete l’Amore, infinitamente bello e misericordioso
e fremete dal desiderio di comunicarvi ad ognuno di noi!
Grazie allora perché sentiamo
che pronunciate anche il nostro nome
con infinita tenerezza e confidenza.
Grazie perché chiamate ognuno di noi a collaborare
al Vostro disegno di salvezza
contando non sulle virtù, ma sulle nostre povertà,
non sulle nostre forze, ma sulla nostra debolezza!
E ci sentiremo incoraggiati perché sappiamo
che possiamo contare sempre su di Te,
non sul nostro desiderio tiepido di servirTi,
ma sul Tuo desiderio ardente
di farci bruciare il cuore di amore.
E all’improvviso ci accorgeremo
che tutti qui piccoli gesti insignificanti
che facciamo ogni giorno,
se carichi di amore, hanno fatto fiorire
il Regno Tuo in mezzo a noi!
Lo sentiremo dal calore dell’amore che ci circonda,
ne saremo sicuri quando riusciremo a chiamarci tutti “fratelli”.

 

Buona giornata a tutti! La Mamma Celeste ci benedica e sorrida sempre!

Appuntamenti

Orari

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10.30
18.00


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La Fraternità accoglie quanti desiderano unirsi
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