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Tempo di grazia

Tempo di grazia

I colori della vegetazione estiva hanno fatto risplendere di nuova bellezza la Cittadella dell’Immacolata. Quasi a fare festa a Colei che abbiamo ricordato come Mediatrice di tutte le grazie. E tante sono state le grazie da Lei profuse con amore materno in questi giorni. Grazie che hanno coronato di gioia il mese di giugno per aprire con nuova gioia quello di luglio. È tempo di riposo, per dissetare lo spirito. È tempo di far memoria delle meraviglie di Dio. È tempo di grazia.
Nuova gioia e profonda gratitudine hanno illuminato la solennità dei santi Pietro e Paolo. Rallegrata quest’anno dalla ricorrenza dei dieci anni di sacerdozio di p. Carlo Maria Cuccomarino Protopapa, Cappellano della Casa Circondariale “Giuseppe Panzera” (plessi di Reggio Calabria e Arghillà). «In questi anni mi sono sentito trasportato dalla grazia di Dio»: questi i sentimenti espressi nella Messa conventuale del mattino. Festa grande per la nostra famiglia religiosa, allietata anche dagli anniversari di altri padri e dai 50 anni fra Raffaele Mansueto.

E il 30 giugno il Pio Sodalizio per le Anime del Purgatorio ha vissuto il suo ultimo incontro prima della pausa estiva. Con l’offerta preziosa di quell’olio che è segno di intercessione costante per i nostri cari defunti. P. Francesco ci ha ricordato che in Purgatorio si vive di speranza: «la speranza, che è già certezza, di contemplare il volto di Dio nella Gerusalemme celeste». Ed è soprattutto attraverso alcuni Salmi che possiamo unirci a questo ardente desiderio, pregando per anime purganti: “Perché ti rattristi, anima mia? Spera in Dio: ancora potrò lodarlo, lui, salvezza del mio volto e mio Dio” (cfr. Sal 42,12). Con una piccola processione abbiamo portato l’olio fino alla Cappella delle Anime del Purgatorio, sostando qualche istante in preghiera.

Ancora un’altra grazia: la graditissima visita del prof. Bruno Barberis, Professore Associato di Fisica Matematica presso l’Università di Torino, uno tra i massimi studiosi della Sindone a livello internazionale. Da lui abbiamo ricevuto non tanto una lezione accademica quanto una commovente testimonianza di fede. Una fede in costante e fecondo dialogo con la ragione. Una fede maturata proprio grazie al privilegio di un contatto ravvicinato con il misterioso telo che avvolse il corpo del Crocifisso. Non è un caso che questa visita abbia avuto luogo proprio nel primo giorno del mese di luglio, dedicato al Preziosissimo Sangue di Gesù. Lo stesso sangue di cui la Sindone è impregnata. Il prof. Barberis ha espresso grande apprezzamento nei confronti della Fraternità, definendola una “perla della Chiesa italiana” e gustando la bellezza della Cittadella, piccolo “Eden” per l’umanità del nostro tempo, in linea con la Nuova Evangelizzazione più volte ribadita da s. Giovanni Paolo II.

La gioia dell’accoglienza si è rinnovata con il Gruppo Famiglie della parrocchia S. Maria degli Angeli di Porelli (Bagnara), che ha vissuto un pomeriggio di ritiro tra catechesi, preghiera e agape fraterna, in compagnia dei consacrati che da anni accompagnano la loro formazione. Anche alcuni giovanissimi della parrocchia “Maria SS. di Porto Salvo” di Cannitello (Villa S. Giovanni) hanno concluso l’anno pastorale con un’intensa giornata alla Cittadella. Attraverso un cuore a cuore con Gesù nell’Adorazione eucaristica, e poi nell’allegria dello stare insieme.

Siamo così arrivati al 2 luglio. Tredicesima Domenica del Tempo ordinario, ma anche giorno della Madonna delle Grazie. Una ricorrenza molto sentita a livello popolare, che ci ricorda una grande verità teologica: Maria è, nell’unica mediazione di Cristo, mediatrice a titolo tutto particolare, in virtù della sua speciale partecipazione al mistero della Redenzione. Ella è per noi “madre nell'ordine della grazia, avvocata, ausiliatrice, soccorritrice, mediatrice” (cfr. Lumen gentium 61-62). Ce lo ha ricordato p. Francesco, che al termine della s. Messa ha rivolto alla Vergine Immacolata un atto di affidamento insieme a tutti i fedeli presenti.

Nella concelebrazione serale p. Santo ci ha invitato a portare sull’altare non solo le nostre situazioni personali ma i bisogni della Chiesa e dell’intera umanità. E p. Antonio Carfì, nella splendida omelia, ha spezzato per noi una Parola apparentemente dura: “Chi ama padre o madre più di me non è degno di me; chi ama figlio o figlia più di me non è degno di me; chi non prende la propria croce e non mi segue, non è degno di me” (Mt 10,37-38). Dio non ci chiede di amare di meno, ma di amare di più. O meglio, «di amare tutti con un amore nuovo. Amando nell’altro la presenza stessa di Dio». Sì, perché «nell’altro, chiunque egli sia, anche nella persona che ti ha fatto soffrire, abita in modo misterioso la presenza di Dio». Cosa significa allora amare? «Riconoscere nell’altro un dono di Dio». Ecco allora la grande promessa che ci fa Gesù invitandoci a seguirlo: «Se riconoscerai la Mia presenza viva nella tua vita, nel tuo cuore, nella tua storia, ti darò di amare come amo Io!». E ci trasformeremo in qualcosa di straordinario. Saremo «pezzettini di Eucarestia sparsi per il mondo, sacramenti dell’amore di Dio per chi ci sta accanto».

Una promessa e un impegno apostolico che per primi noi, Piccoli Fratelli e Sorelle dell’Immacolata, abbiamo preso sul serio. Sì, perché anche noi consacrati abbiamo bisogno di tempi forti di “ricarica spirituale” per vivere la nostra missione con amore sempre nuovo. Ecco perché proprio la sera stessa del 2 luglio ci siamo immersi in un clima di profondo ascolto, dando inizio agli esercizi spirituali guidati da don Giuseppe Forlai, eremita nella diocesi di Roma, direttore spirituale del Pontificio Seminario Romano Maggiore e autore di numerose pubblicazioni.

Benedetto il Signore, che per me ha fatto meraviglie di grazia in una città fortificata” (Sal 31,22). Sì, nella città di Maria, piccola fortezza di pace in un mondo assediato da tanta inquietudine, abbiamo sperimentato la grazia di Dio. Rigenerati dalla sua Parola. Ristorati dal suo amore che con più forza ha infiammato il nostro cuore. Pronti per donarci ai fratelli, ancora una volta, come docili strumenti nelle sue mani.

Orari

Sante Messe Domenicali

8.30
10.30
18.00


Preghiera quotidiana

La Fraternità accoglie quanti desiderano unirsi
alla preghiera comunitaria

6.15 Lodi e Santa Messa (6.30 Sabato)
12.00 Ora media e Santo Rosario
16.30 Vespri, Adorazione eucaristica e Santo Rosario

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