5 minuti con Gesù

Commento al Vangelo del giorno a cura di P. Antonio Maria Carfì

11 Novembre 2023 - Sabato

11 Novembre 2023 - Sabato

 

Carissimi Amici, buongiorno a tutti! Dio è Amore!

Mettiamoci in ascolto della Parola di Gesù:

Dal Vangelo secondo Luca – 16,9-15

In quel tempo, Gesù diceva ai discepoli: «Fatevi degli amici con la ricchezza disonesta, perché, quando questa verrà a mancare, essi vi accolgano nelle dimore eterne.
Chi è fedele in cose di poco conto, è fedele anche in cose importanti; e chi è disonesto in cose di poco conto, è disonesto anche in cose importanti. Se dunque non siete stati fedeli nella ricchezza disonesta, chi vi affiderà quella vera? E se non siete stati fedeli nella ricchezza altrui, chi vi darà la vostra?
Nessun servitore può servire due padroni, perché o odierà l’uno e amerà l’altro, oppure si affezionerà all’uno e disprezzerà l’altro. Non potete servire Dio e la ricchezza».
I farisei, che erano attaccati al denaro, ascoltavano tutte queste cose e si facevano beffe di lui. Egli disse loro: «Voi siete quelli che si ritengono giusti davanti agli uomini, ma Dio conosce i vostri cuori: ciò che fra gli uomini viene esaltato, davanti a Dio è cosa abominevole».

La ricchezza, il discernimento, le piccole cose, l’“essere” e non l’“avere”: questi sono i contenuti fondamentali del brano di oggi. Il tema di fondo è l’atteggiamento che i discepoli di Gesù di ogni tempo devono avere nei confronti della ricchezza. E per favorire questo atteggiamento Gesù ci consegna uno strumento: il discernimento per fare ogni giorno la scelta tra il Dio Vivente, Uno e Trino e il dio-denaro chiamato Mammona, uno-e-…quattrino! Da questa scelta operata nel quotidiano dipende la nostra vera gioia e quella di chi vive accanto a noi. Per aiutarci in questo discernimento siamo invitati a valorizzare le piccole cose.
È ovvio che la ricchezza in sé non è una cosa negativa: «alla ricchezza, anche se abbonda, non attaccate il cuore» annota il Salmista (Salmo 62,11). Il problema nasce quando facciamo della ricchezza un idolo e le conseguenze di questa scelta sono l’indurimento del cuore, l’avidità, il possesso egoistico, l’elevazione della parola mio/mia come misura di ogni cosa, come termometro del nostro benessere: più abbiamo cose e più ci illudiamo di essere felici. Per non dimenticare la paura di perdere ciò che abbiamo accumulato che finirà per dominare la nostra vita. Questo orientamento porterà a considerare il benessere e il progresso materiale come fine dell’uomo dimenticando che il fine dell’uomo… è Dio!
Il discernimento che ci è chiesto di operare ogni giorno non ci porta a disprezzare i beni materiali: anche essi provengono da Dio. Il discernimento ci chiede invece di imparare a condividerli! Da qui nasce qualcosa di meraviglioso: l’amicizia: «Fatevi degli amici con la ricchezza disonesta» esorta il Signore. Considerando che viene chiamata “disonesta” quando produce nel cuore dell’uomo possesso ed accumulo egoistico. Ecco allora la differenza: l’avidità crea il deserto in noi e intorno a noi e ci porta a vivere fuori dalla volontà di Dio; la condivisione invece crea una rete di relazioni amichevoli che forse svuoteranno un po’ le nostre tasche, ma riempiranno certamente i nostri cuori, perché l’Amore di Dio risplende in noi attraverso le nostre relazioni improntate al dono e all’accoglienza reciproca.
Fermo restando che non si tratta solo dell’aspetto strettamente economico dei beni da condividere, c’è molto di più: la benevolenza, la prossimità nel dolore, il rispetto della dignità altrui, lo spezzare le catene dell’isolamento personale e sociale… In altri termini, il nostro cuore è stato creato “per donarsi” e solo quando lo fa è davvero felice; mentre tutte le logiche legate al “possesso” sono portatrici di frutti di tristezza, di angoscia, di sospetto.
Lo strumento per sviluppare questa sapienza evangelica è provvidenzialmente alla portata di tutti: l’attenzione e la fedeltà alle piccole cose: «Chi è fedele in cose di poco conto, è fedele anche in cose importanti; e chi è disonesto in cose di poco conto, è disonesto anche in cose importanti». Dobbiamo allenarci quotidianamente a dare valore alle piccole cose che spesso nascondono in sé tesori straordinari: i “piccoli” gesti, un “piccolo” sorriso, una “piccola” attenzione, una “piccola” sensibilità verso gli altri… Questo allenamento ci guarisce dall’illusione di riservare le nostre energie per le “grandi occasioni”. Se non siamo allenati alla sensibilità verso le piccole cose non saremo pronti ad affrontare le grandi situazioni!
Questa “conversione” quotidiana nei confronti delle ricchezze materiali ci libererà dalle maschere che indossiamo anche davanti a Dio protestando il nostro essere giusti e ci farà fare il passaggio dall’avere all’essere. Essere che cosa? Figli di Dio, grati per i doni ricevuti e chiamati a condividerli con i fratelli e sorelle che incrociamo sul nostro cammino. Solo così il dio-mammona sarà sconfitto e trasparirà dai nostri volti e dai nostri gesti la vittoria del Dio Amore.

Caro Gesù,
quanto è bello sapere
che Tu e il Padre Tuo conoscete i nostri cuori.
Questo ci libera
dall’“ansia da prestazione” nelle nostre vite,
dal dovere dimostrare ciò che siamo,
dal dovere fingere di essere ciò che non siamo.
Ci aiuta a deporre più facilmente le maschere
che indossiamo per paura di non essere accettati
o perché in fondo siamo noi
che non accettiamo noi stessi…
Donaci la sapienza per dare
giusto valore ai beni materiali.
Donaci la possibilità di seminare
piccoli semi di bene
lungo i solchi dei nostri passi silenziosi,
per guarire un mondo
ubriacato dalle cose rumorose e spettacolari.
Donaci la forza di lavorare sui nostri cuori,
per liberarli dall’ansia
del possesso e dell’accumulo.
Donaci occhi grandi
per vedere meglio le piccole cose.
Donaci un cuore grande
per amare di più le piccole cose.
Donaci una passione grande
da spendere nelle amicizie
belle e disinteressate.
Donaci quella inebriante libertà del cuore
che nasce dalla consapevolezza
che tutto ciò che abbiamo
fa parte dei Tuoi doni,
per rendere contenti noi nell’accoglierli,
per renderci ancora più felici nel condividerli.

 

Buona giornata a tutti! La Mamma Celeste ci benedica e sorrida sempre!

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