Carissimi Amici, buongiorno a tutti! Dio è Amore!
Mettiamoci in ascolto della Parola di Gesù:
Dal Vangelo secondo Matteo - 13,54-58 -
In quel tempo Gesù, venuto nella sua patria, insegnava nella loro sinagoga e la gente rimaneva stupita e diceva: «Da dove gli vengono questa sapienza e i prodigi? Non è costui il figlio del falegname? E sua madre, non si chiama Maria? E i suoi fratelli, Giacomo, Giuseppe, Simone e Giuda? E le sue sorelle, non stanno tutte da noi? Da dove gli vengono allora tutte queste cose?». Ed era per loro motivo di scandalo.
Ma Gesù disse loro: «Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria e in casa sua». E lì, a causa della loro incredulità, non fece molti prodigi.
Gesù suscita scandalo là dove era più conosciuto, a Nazaret. Suscita scandalo presso i nazaretani perché pensano di conoscerne le origini, lo hanno visto crescere, giocare con i loro figli, imparare il mestiere. No, non può essere il Messia atteso perché antiche tradizioni rabbiniche insegnavano che del Messia non si sarebbero conosciute le origini, sarebbe giunto all’improvviso ed avrebbe liberato Israele dalla schiavitù dei Romani. Scandalizza dunque la Sua “normalità”, la Sua ferialità, il Suo stare in mezzo agli uomini in modo familiare.
Forse Gesù scandalizza anche noi oggi, dopo duemila anni! Perché vorremmo un Dio che intervenga continuamente in nostro favore, che sbaragli i nostri nemici, che faccia valere le nostre ragioni in tutte le sedi. Quasi ci delude l’umanità di Gesù, il Suo continuare a nascondersi nelle piccole cose. Basti pensare all’Eucaristia. Ai Suoi tempi di intervento nelle nostre vicende che non corrispondono quasi mai ai nostri tempi. Evidentemente abbiamo dimenticato quel brano del profeta Isaia: «I miei pensieri non sono i vostri pensieri, le vostre vie non sono le mie vie. Oracolo del Signore. Quanto il cielo sovrasta la terra, tanto le mie vie sovrastano le vostre vie, i miei pensieri sovrastano i vostri pensieri (55,8-9). Preferiremmo che ci facesse diventare subito come Lui piuttosto che vederlo fatto come noi, nell’Incarnazione e nella Pasqua. Ci farebbe comodo un Dio che esaudisse le nostre preghiere, che fosse pronto ad accogliere ogni nostra richiesta, che ci togliesse ogni croce e ogni fastidio, piuttosto che quel Gesù che ci esorta incessantemente: «Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi sé stesso, prenda la sua croce e mi segua» (Matteo 16,24).
In realtà proprio la Sua umanità, che tanto aveva scandalizzato i Suoi compaesani, è la prova e il segno di quanto siamo amati da Dio! Che per amore nostro si fa “come noi”! sì, perché questa è legge fondamentale dell’amore: farsi vicino alla persona amata, farsi come l’amato, dare la vita per chi si ama. Proprio la Sua umanità è il segno che Dio continua a camminare con noi e in noi, che conosce le nostre fatiche e povertà umane, che non ci giudica, ma che ci ama così come siamo! La conclusione del Vangelo è amara: «E lì, a causa della loro incredulità, non fece molti prodigi». Non è Dio che oggi non interviene più: è la mia incredulità che non mi consente di fargli realizzare anche in me le cose grandi che compie nei Suoi amici!
Tante cose belle e importanti non accadono non perché Dio si sia dimenticato di noi, ma perché noi non abbiamo abbastanza fede, non ci affidiamo veramente a Lui, pensiamo di poter risolvere le situazioni più difficili solo con i nostri ragionamenti, con la nostra esperienza. Dobbiamo dunque chiedere il dono di una fede grande. E se ci spaventa la grandezza per noi irraggiungibile della fede dei Santi, ci viene in soccorso ancora una volta la Parola di Gesù: «Se aveste fede quanto un granello di senape, potreste dire a questo gelso: “Sràdicati e vai a piantarti nel mare”, ed esso vi obbedirebbe» (Luca 17,6). Grande quanto un granello di senape, che è il più piccolo in natura!
Caro Gesù,
la Tua Parola oggi
suona per noi come un antidoto
contro la presunzione di sapere tutto di Te.
Presunzione che non è dei pagani,
ma di noi che ci consideriamo “vicini” a Te!
Aiutaci a lasciarci sorprendere sempre dalla Tua Parola.
Fa’ che restiamo affascinati dalla Tua “piccolezza”
prima ancora che dalla Tua potenza divina.
Fa’ che la nostra vita cristiana sia un pellegrinaggio continuo
dalla Grotta di Betlemme al Calvario e al Santo Sepolcro
per innamorarci della Tua Santa Umanità,
vissuta e donata a noi per Amore.
Fa’ che restiamo affascinati dal Tuo cammino accanto a noi
nascosto ancora oggi nelle piccole cose,
negli avvenimenti più insignificanti,
nelle persone che contano di meno
agli occhi di questo mondo digitale
sempre più impietoso con i fragili e i deboli,
che Tu invece continui a preferire,
a cercare e ad accogliere.
Fa’ Gesù che non ci scandalizziamo
se non ci esaudisci subito nelle nostre preghiere e attese
e secondo i nostri tempi!
Donaci una cosa ancora più grande:
la fiducia in Te che conosci il nostro vero bene
e resteremo forti e sereni anche nelle tribolazioni.
E non correremo il rischio di impedirti di fare cose grandi
a causa della nostra mancanza di fede.
Basterà da parte nostra un piccolo “sì” alla Tua volontà
come quello di Maria
per vedere con gli occhi del cuore
e gustare con la gioia dell’anima
la bellezza di un Dio che si è fatto piccolo
per far trionfare nel mondo la grandezza del Suo Amore!
Buona giornata a tutti! La Mamma Celeste ci benedica e sorrida sempre!