Carissimi Amici, buongiorno a tutti! Dio è Amore!
Mettiamoci in ascolto della Parola di Gesù:
Dal Vangelo secondo Matteo – 8,5-11
In quel tempo, entrato Gesù in Cafàrnao, gli venne incontro un centurione che lo scongiurava e diceva: «Signore, il mio servo è in casa, a letto, paralizzato e soffre terribilmente». Gli disse: «Verrò e lo guarirò».
Ma il centurione rispose: «Signore, io non sono degno che tu entri sotto il mio tetto, ma di’ soltanto una parola e il mio servo sarà guarito. Pur essendo anch’io un subalterno, ho dei soldati sotto di me e dico a uno: “Va’!”, ed egli va; e a un altro: “Vieni!”, ed egli viene; e al mio servo: “Fa’ questo!”, ed egli lo fa».
Ascoltandolo, Gesù si meravigliò e disse a quelli che lo seguivano: «In verità io vi dico, in Israele non ho trovato nessuno con una fede così grande! Ora io vi dico che molti verranno dall’oriente e dall’occidente e siederanno a mensa con Abramo, Isacco e Giacobbe nel regno dei cieli».
La fede nella Parola di Gesù: è questo l’insegnamento offerto dal Vangelo di oggi. Intanto vale la pena sottolineare l’amore del centurione per il suo servo e la preghiera che ne scaturisce perché ci ricorda quanto sia importante pregare per gli altri.
Diciamoci la verità: in genere siamo un po’ egoisti quando preghiamo perché andiamo dal Signore con la lista dei nostri bisogni personali (correndo il rischio di essere clienti di Dio e non credenti in Dio (cfr. riflessione del 15 novembre scorso). Sarà bene, almeno ogni tanto, mettere da parte le nostre richieste e presentare al Signore i bisogni di chi si raccomanda alle nostre preghiere, di chi sappiamo essere nella sofferenza perché siamo certi che Gesù non si lascia vincere in generosità. Lui stesso infatti ci ha detto: «Cercate invece, anzitutto, il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose [materiali, come il cibo e le vesti…] vi saranno date in aggiunta» (Matteo 6,33). E la cosa bella del Vangelo di oggi è che l’atteggiamento di un pagano suscita meraviglia in Gesù!
Sì, possiamo anche noi sorprendere il nostro Maestro e Signore sia in bene che in male. Infatti Gesù si meraviglia per la fede di un pagano che non lo conosce, mentre a Nazaret si era meravigliato (in negativo) per la mancanza di fede dei sui compaesani: «E lì non poteva compiere nessun prodigio, ma solo impose le mani a pochi malati e li guarì. E si meravigliava della loro incredulità» (Marco 6,5-6). Gesù si stupisce – si “sciala” diremmo noi in Calabria – quando trova in noi atteggiamenti ispirati dalla fede in Lui. Perché la fede, quella autentica, non è soltanto un “credere” che Dio c’è, ma un “credere” che Dio c’è e c’è per me, perché è mio Padre!
Un Dio che si prende cura della mia vita in tutte le sue pieghe e le sue piaghe e non solo nelle grandi occasioni. La parola “credere” deriva da un’antica etimologia latina: cor dare = dare il cuore a qualcuno, per cui l’atto di fede è al tempo stesso un atto di amore. E l’amore impegna la persona in tutti gli aspetti della sua vita. E la cosa straordinaria è che l’atto di fede impegna non soltanto me che lo compio, ma anche Lui che è impegnato con me per l’Amore che nutre per me!
La fede del centurione protagonista di oggi è esemplare per noi, perché è la fede nella Parola di Gesù: «Signore, io non sono degno che tu entri sotto il mio tetto, ma di’ soltanto una parola e il mio servo sarà guarito». Il servo è certo che basti la Parola di Gesù per guarire il suo servo e non sia necessaria la Sua presenza fisica! Ma quale insegnamento immenso c’è nella convinzione di questo pagano che oggi diventa addirittura un maestro per noi… che pensiamo di essere credenti!
Il suo atteggiamento consegna a noi l’efficacia della Parola di Gesù che ha il potere di intervenire nella nostra vita. Ne era profondamente convinto san Paolo: «Rendiamo continuamente grazie a Dio perché, ricevendo la parola di Dio che noi vi abbiamo fatto udire, l'avete accolta non come parola di uomini ma, qual è veramente, come parola di Dio, che opera in voi credenti». La Parola di Dio “opera” nel cuore di chi crede ossia trasforma il nostro cuore, ne smussa le angolature, lo rende capace di amare come ama Lui, ci sensibilizza nell’essere più attenti a chi ci vive accanto, guarisce i nostri egoismi, ci rende più autenticamente umani perché ci convince che siamo figli di Dio!
Sì, perché la Sua Parola non soltanto ci trasmette degli insegnamenti, ma ci dà la forza per viverli nel quotidiano, se questa Parola, come Maria, l’accogliamo con amore, la leggiamo in un clima di preghiera, la facciamo diventare lampada per i nostri passi e luce sul nostro cammino (cfr. Salmo 119,105). Perché è la Parola del Risorto che parla oggi alla nostra vita! È la Parola di un Dio che per mantenerla è morto sulla Croce per noi e posso e devo fidarmi di Qualcuno che ha dato la vita per me.
La Vergine Maria dia a tutti noi l’entusiasmo per dire ogni giorno, come ha fatto Lei: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua Parola» (Luca 1,38).
Caro Gesù,
a volte pensiamo
che per entrare in relazione con Te
sia necessario essere santi, perfetti,
avere capito tutto del Tuo mistero.
E poi leggiamo i Vangeli e restiamo stupiti
di come anche un pagano abbia la possibilità
di sorprenderTi, di strapparTi un sorriso di meraviglia.
Sì, perché ciò che tocca profondamente il Tuo Cuore
è la fede dei semplici,
quella fede piccola quanto un granello di senape
eppure capace di sradicare alberi
e montagne di dubbi dentro di noi.
E allora Ti preghiamo:
non abbiamo la fede della Tua Mamma,
o degli Apostoli o dei Martiri o dei Santi,
sentiamo di non esserne all’altezza.
Donaci stamattina la fede di un… pagano,
quella fede che Ti commuove
perché nasce dall’amore per qualcuno.
Quella fede che è sicura che la Tua Parola
può fare ancora oggi prodigi
dentro di noi e intorno a noi,
può sciogliere le durezze dei nostri cuori,
può guarirci dalla paura
di essere soli in questo mondo,
svegliarci dallo stordimento dei fiumi di parole
da cui siamo circondati
e in cui siamo immersi
per farci comprendere che la Storia è nelle Tue mani,
nelle mani e nel Cuore di un Dio
che ha solo Parole di Amore
e di Salvezza per i Suoi figli.
Buona giornata a tutti! La Mamma Celeste ci benedica e sorrida sempre!